galoppo
A San Siro un arrivederci con i Botti
Splendida giornata a San Siro, quanto a programma, non certo per il meteo tutt’altro che estivo. Fin dalla prima corsa si è entrati nel vivo con il Mantovani Listed race sui 1500 metri per femmine di due anni, dove i cavalli Made in Italy si mettevano in mostra grazie alla bottiana Money Drop (Martino Alonso) che, dopo aver seguito l’andatura imposta in partenza dalla Zarroli Mefite, all’ingresso della retta di pista media l’apparigliava e la superava andando a vincere con sicurezza su Cherry Gold e Belle River compagne di allenamento per Giada Ligas. Un’ottima vittoria per la Dioscuri che alla seconda uscita in carriera, dopo la vittoria al debutto davanti ad Arte Volante, si è dimostrata davvero un prospetto interessante per gli impegni autunnali.
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Francia: Malleret e Saint Cloud
La domenica francese si è aperta con una pioggia fitta e le nuvole che coprivano le montagne, insomma difficile credere di essere in estate qui in montagna. Fortunatamente le corse in Francia iniziano presto e proponevano un ottimo convegno a Saint-Cloud. Nell’attesa del gruppo 1, il Prix de Saint-Cloud, mi sono gustato il bel Malleret di gruppo 3, per femmine di 3 anni, che ha visto vincere Soumillon in sella all’Aga Khan Dolniya, che ha sfruttato il lavoro come battistrada della compagna di allenamento Mintaka e negli ultimi 400 metri ha piazzato lo sprint vincente finendo con ¾ di lunghezza di vantaggio sulla seconda, la Ammmerland di Fabre Savanne, che ha preceduto di un’incollatura la supplementata Lavender Lane.
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Omaticaya per sognare e la domenica francese
Il coraggio di provarci, la voglia di misurarsi all’estero, il cuore e la grinta di una cavalla che finora, fatte eccezioni per l’Aloisi dello scorso anno e del fattaccio della gabbia aperta in ritardo nel Carlo Chiesa, non ha mai sbagliato un colpo.
La grintosa Omaticaya, dopo lo splendido posto d’onore colto nel Papin a due anni, torna a varcare le Alpi per tentare il colpaccio francese, stavolta a Deauville, dove sabato pomeriggio scenderà in pista nel tradizionale Ris-Orangis, gruppo 3 per velocisti di tre anni e oltre sui 1200 metri. La pupilla di Vincenzo Fazio e Manila Illuminati, reduce dal sigillo nel Tudini, è partita martedì dalla Capitale alla volta della Normandia, facendo tappa a Torino.
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Derby Story #1: Cayenna e Armando. Torino 1985
Ecco a voi il primo racconto di DerbyWinner. Speriamo che vi piaccia e che leggendolo vi venga voglia di raccontarci anche voi le vostre avventure legate al nostro fantastico sport. Ringraziamo il nostro anonimo ippico appassionato che ci ha regalato questa storia.
Cayenna e Armando. Torino 1985.
Ci avrò messo un minuto a tornare da Torino, ieri sera.
Ero solo in macchina ma, dopo quello che mi era appena successo, bastavo e avanzavo.
So many congratulations
La domenica di San Siro proponeva un convegno imperniato sulle rivincite delle nostre classiche, un appuntamento da veri appassionati. Purtroppo la folle programmazione italiana (non sarebbe ora di tornare agli enti tecnici?) rende giornate di questo tipo quasi delle fastidiose interruzioni tra convegni di minima. Non è però il momento per approfondire il tema della magagne tecniche italiane, ne parleremo più avanti, non temete.
La prima Listed della giornata era l’Italia sui 2400 metri in pista grande, con cinque contendenti, corsa che rappresenterebbe la rivincita del Derby e oggi dovrebbe avere la funzione di Prix de Paris nostrano. Abbiamo assistito a un’edizione incentrata sugli allievi dei Botti, con Cospirator che, fin Leggi il seguito di questo post »
Royal emotion
Anche l’edizione 2014 del meeting di Royal Ascot è andata in archivio. Un’edizione che ha visto l’ennesima conferma del successo del sistema ippico britannico. Una realtà capace di condensare il meglio dell’ippica internazionale, anzi meglio dire globale vista la presenza di rappresentanti di ogni continente, in cinque giorni. Se un allenatore a stelle e strisce come Ward, sostiene che il Royal Ascot è meglio delle Breeders’ vuol dire che davvero ad Ascot hanno sviluppato la ricetta perfetta. Difficile scegliere la giornata migliore perché ogni convegno ha avuto uno o più vertici e i temi da trattare sono tanti, ne scelgo solo cinque, come il numero delle giornate del Royal Ascot e utilizzerò il fil rouge delle foto per presentarveli, scusandomi in anticipo per le omissioni e anzi vi invito fin da ora a scriverci quali secondo voi siano state le istantanee più belle e le storie più interessanti, così da creare un album completo ed eterogeneo.
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Royal Ascot – Day five.
Quando si arriva all’ultimo giorno del Royal Ascot ogni volta si prova la stessa sensazione di quando stai per fare le valigie perché devi tornare via da una vacanza indimenticabile. Un velo di tristezza invade il vero ippico perché sa che finirà uno spettacolo unico e che dovrà aspettare 365 giorni per rivivere le stesse emozioni. Un meeting speciale come quello di quest’anno ancora di più, con tanti campioni in copertina e un dominatore tra gli allenatori, quel John Gosden che ha raccolto ben quattro successi in settimana, due dei quali in Gruppo I, le St James’s di Kingman e le Prince of Wales di The Fugue. Leggi il seguito di questo post »
Deutsch Star.
Sea the Stars sta vivendo una primavera spumeggiante. Ebbene sì, Devono ammetterlo anche quelli che dopo l’annata dei due anni avevano dei dubbi sulla sua riuscita come stallone, la frase ricorrente per loro era: “con quel book di femmine coperte, sta proprio deludendo”. Non vogliamo fare i saputelli ma forse era bene aspettare almeno l’annata dei primi tre anni per dare un giudizio. Infatti, il campione della famiglia Tsui, dopo aver vinto le Oaks inglesi con la figlia Taghrooda ecco che ci sforna pure un favorito per il Derby, ok non quello inglese, ma quello che si disputa ad Amburgo, corsa non da poco in ogni caso visto che si tratta di un gruppo 1 che ha visto in passato vincere e piazzarsi cavalli che si sono poi dimostrati ottimi nel prosieguo della carriera e anche come stalloni, vedi Novellist, Monsun, Pastorius, Lando e Shirocco tra gli ultimi.
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Royal Ascot è il galoppo.
Royal Ascot è il galoppo.
Potremmo finire l’articolo dopo solo cinque parole e saremmo riusciti in maniera perfetta a condensare in così pochi vocaboli l’essenza del nostro sport. Esagerato? No, per niente.
Innanzi tutto a favore del meeting di Ascot, quest’anno in scena dal 17 al 21 giugno, gioca il fatto che si svolge nel paese che ha dato i natali allo sport dei purosangue.
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