La top ten mondiale 2014
Dopo la top ten italiana soltanto per i lettori di DerbyWinner ecco quella mondiale, con i dieci momenti più emozionanti del 2014 da rivivere insieme. Una classifica ancor più difficile da stilare, perché sono stati ben più di dieci i successi che ci hanno fatto esaltare ma noi ci abbiamo provato lo stesso e allora riviviamoli insieme partendo dal gradino più basso… buona lettura!
10°: Hong Kong Mile, Sha Tin 14/12/2014, ABLE FRIEND
Nel meeting internazionale di Hong Kong uno dei pezzi migliori è stato senza dubbio il cambio di marcia imperioso del locale Able Friend nel Mile, con il cinque anni da Shamardal, pazientemente interpretato da Joao Moreira, assoluto dominatore in retta grazie ad una rasoiata di rara efficacia. Dall’ultima posizione in un amen l’allievo di John Moore si è portato sui primi ai 300 per poi lasciare fermi i rivali e chiudere in totale controllo con quattro lunghezze di margine e almeno due categorie in mano. Una prestazione monstre che ha spinto gli handicapper mondiali a valutarlo con un 125 di rating, al pari di Treve, un gradino sotto al miglior miler della stagione, Kingman, al quinto posto della classifica mondiale. Un Friend da urlo!
9°: Duty Free, Meydan 29/03/2014, JUST A WAY
Il cinque anni giapponese di Naosuke Sugai ha chiuso il 2014 in testa alle classifiche mondiale dall’alto di uno strepitoso 130 di rating, forse un pò eccessivo ma il baio da Heart’s Cry, dopo aver dominato il Tenno Sho, si è presentato a Meydan nel Duty Free sparando una prestazione davvero incredibile. Un’accelerazione mostruosa nelle mani di Yuichi Fukunaga che è valsa il dominio per oltre sei lunghezze ai danni di Vercingetorix e Dank. Dopo qualche mese è arrivato anche il successo in patria nello Yasuda Kinen, quindi il tentativo nell’Arc, corso con onore ma chiuso all’ottavo posto, prima di arrendersi soltanto ad Epiphaneia nella Japan Cup e di chiudere la lunga stagione con il quarto nell’Arima Kinen. Way to Paradise, Just in cima al Mondo!
8°: Arima Kinen, Nakayama 28/12/2014, GENTILDONNA
Il capitolo conclusivo di una femmina d’oro, una campionessa incredibile che ha voluto chiudere con il botto la sua fenomenale carriera fatta di ben sette Gruppi I. Alla cinque anni di Sei Ishizaka mancava soltanto l’Arima Kinen che puntualmente è arrivato, in una stagione che l’aveva vista trionfare soltanto in marzo a Meydan nello Sheema Classic. La baia da Deep Impact ha beneficiato finalmente di una monta pulita da parte di un jockey nipponico, tale Keita Tosaki, che forse potrebbe non essere il solito bagaglio da legare in sella facendosi il segno della croce. Tatticamente impeccabile il nostro nuovo eroe ha messo in condizione di sprintare da vicino la sua campionessa, apparsa per un attimo in difficoltà ma poi di nuovo pronta ad allungare in retta per precedere To The World, Gold Ship, Just A Way e il laureato della Japan Cup, Epiphaneia. Applausi a scena aperta per la cavalla più ricca di sempre, una GentilDonna unica e di classe.
7° Investec Derby, Epsom 07/06/2014, AUSTRALIA
Un predestinato! Il sauro Australia, figlio di Galileo, a segno nel Derby, e della campionessa Ouija Board, laureate delle Oaks sulla pista del Surrey, non poteva che illuminare il primo sabato di giugno con lo scatto risolutore nell’Epsom Derby, corso da nettissimo favorito. Il nostro Andrea Atzeni ce l’ha messa tutta con il grigio Kingston Hill per fermarlo, ma la pioggia caduta poco prima delle corse non è stata sufficiente a colmare un gap tecnico tra i due che probabilmente a fine stagione si sarebbe azzerato. Ma il Derby di Epsom 2014 resterà nella storia come il Derby di Australia, come il Derby di Aidan O’Brien, il primo nella storia a riuscire nell’impresa di timbrare per tre volte consecutive il Blue Ribbon (Camelot e Ruler Of The World gli altri due), il quinto per il Maghetto, il secondo per il figlio Joseph. Australia passeggerà al Curragh in un Derby farsa, conquisterà le Juddmonte International a York, prima di arrendersi al grigio The Grey Gatsby nelle Irish Champion. Un infortunio in preparazione al Bristish Champions Day costringerà il sauro, valutato 126 di rating internazionale, al prematuro ritiro in razza.
6°: Deutsches Derby, Amburgo 06/07/2014, SEA THE MOON
Una delle prestazioni più impressionanti, quantomeno per il distacco, della stagione rimane senza dubbio quella di Sea The Moon nel Derby tedesco, affrontato da favoritissimo e dominato con ben undici lunghezze di vantaggio. Il baio da Sea The Stars, arrivato da imbattuto alla classica teutonica, ha condotto per larga parte del percorso nelle mani del champion jockey Christophe Soumillon, per poi scartare all’ingresso in retta e cercare lo steccato opposto sotto le tribune. Nonostante i metri persi il portacolori della Gestut Gorlsdorf ha continuato ad allungare in piena spinta ridicolizzando i rivali. I bookies europei sono rimasti impressionati dal pupillo di Markus Klug, installato addirittura favorito per l’Arc de Triomphe. Le brutte voci circolate sul suo conto prima del Grosser Preis Von Baden Baden, per il quale era stato impegnato il nostro Cristian Demuro, purtroppo si sono confermate in pista, con Sea The Moon che ha perso l’imbattibilità, sconfitto nettamente dal quattro anni Ivanhowe, costretto poi a dire addio all’Arc de Triomphe e successivamente all’intera carriera per un fastidioso infortunio che ha spinto il suo team a metterlo in razza. Un Sea di rimpianti…
5°: Qipco Champion Stakes, Ascot 18/10/2014, NOBLE MISSION
Una delle vittorie più emozionanti della stagione è arrivata nelle Champion Stakes, con l’epilogo che in molti avrebbero voluto. Il fratellone di Frankel che ripercorre le orme del suo illustre parente, trascinando le gremite tribune di Ascot dalla sua parte nello strenuo duello proseguito per tutta la retta con il redivivo Al Kazeem. L’emozione di Lady Cecil, il ricordo dell’indimenticato Maestro, l’altra pagina emozionale di James Doyle chiamato a misurarsi contro il fido e compagno di tante battaglie Al Kazeem. Un’incollatura per la gloria, il terzo Gruppo I di una carriera che sta prendendo i contorni di un solidissimo performer destinato a maturare ancora per diventare campione, sotto le insegne di mamma Kind e di quel mostro di suo fratello. Sono Noble mi manda Frankel e vorrei diventare un Champion, MissionE compiuta!
4°: King George VI and Queen Elizabeth Stakes, Ascot 26/07/2014, TAGHROODA
Una prestazione superba quella di Taghrooda nelle King George, un recupero da posizione defilata contro anziani e coetanei, che ha portato la baia da Sea The Stars sul tetto del Mondo per un giorno, lanciandola nella storia al pari di Dahlia e Pawneese, l’ultima tre anni a trionfare ad Ascot più di trent’anni fa. Seconde King George per Sheikh Hamdan Al Maktoum, dopo Time Charter nel 1983, e pensare che proprio lo Sceicco aveva fatto cambiare idea a John Gosden, il quale era più propenso, dopo il netto sigillo nelle Oaks di Epsom, per tentare il bis nelle Oaks irlandesi. La grintosa Taghrooda delle King George si è poi sciolta sotto l’attacco violento di Tapestry nelle inutili Yorkshire Oaks, prima di chiudere la carriera con una prestazione tutto cuore e classe nell’Arc de Triomphe, chiuso al terzo posto alle spalle di Treve e Flintshire ma dal penalizzante 15 di steccato. Well done Tag, sempre negli occhi le King George!
3°: Qipco Sussex Stakes, Goodwood 30/07/2014, KINGMAN
Sul podio non poteva non esserci il miglior miler mondiale della stagione dall’alto del suo 126 di rating. Alzi la mano chi non ha rivissuto per un attimo le stesse emozioni che sapeva regalarci il mostruoso Frankel, quando scattava imperioso e con un cambio di marcia fulminante, il tre anni Kingman, il Re di John Gosden e Khalid Abdullah che nelle Sussex di Goodwood, dopo aver perso in maniera casuale e beffarda da Night Of Thunder le 2000 Ghinee, aver passeggiato nelle Irish 2000 Guineas e ribaltato l’allievo di Hannon nelle St James, ha conquistato il Duel On The Downs contro un altro Hannon, l’anziano Toronado campione in carica, con una punta di velocità impressionante. Personalmente la prestazione più altisonante del figlio di Invincible Spirit che pochi giorni più tardi chiuderà la Triple Crown e purtroppo anche la carriera agonistica con il facile assunto francese nel Jacques Le Marois, entrando nella storia come l’unico a riuscire in quest’impresa. Un’infezione alla gola impedirà al baio volante di chiudere in bellezza nelle QEII di Ascot ma rimangono i quattro Gruppi I, quel capezzino incrociato di peluche che tanto ci ricordava il suo illustre compagno di colori e l’attesa per una carriera da fenomenale stallone.
2°: Qatar Prix de l’Arc de Triomphe, Longchamp 05/10/2014, TREVE
Al secondo posto è arrivato il momento della Regina mondiale del galoppo, la quattro anni Treve, a segno per la storica seconda volta nell’Arc de Triomphe. Un miracolo, un capolavoro di training di Criquette Head e di tanti sacrifici da parte dell’intero team, capaci di rimettere in piedi una campionessa ferita, con la portacolori di Sheikh Joaan, presentatasi al Mondo intero ad inizio stagione come una delle cavalle più forti di sempre sulle ali del dirompente primo Arc in bacheca e ancora fresco nella memoria collettiva. Il rientro nel Ganay, con la sconfitta patita da Cirrus des Aigles, aveva lasciato strascichi pesanti e non solo per aver perso l’imbattibilità. Il programma stabilito a inizio stagione è rimasto però identico con la trasferta al Royal Ascot nel mirino da tempo, per le Prince Of Wales. La figlia di Motivator è apparsa in grave difficoltà chiudendo terza a distacco da The Fugue, ricoprendosi di ombre e punti interrogativi. Criquette invece, contro tutto e tutti, ci ha sempre creduto, anche dopo la ricomparsa soft nel Vermeille, chiuso al quarto posto. La difesa della corona nell’Arc è dunque arrivata con una cavalla maiden e piena di ombre, presto spazzate vie, in pista, come sanno fare i grandi campioni, dal consueto cambio di marcia esplosivo, ancora una volta nelle mani di Thierry Jarnet. Percorso pulito alle spalle dei primi e allungo perentorio per sottrarsi dal connazionale Flintshire, poi a segno ad Hong Kong, e dalla britannica Taghrooda, con i Jap a spasso per la pista. Una festa francese, un miracolo transalpino nel segno della famiglia Head, Alec e Criquette, una Treve tornata quasi forte come a tre anni, una Treve destinata in un primo momento ad entrare in razza ma poi ancora in corsa per la storia, una storia che resterebbe indelebile e unica: il terzo Arc! Forza championne!
1°: Prix Ganay, Longchamp 27/04/2014, CIRRUS DES AIGLES
Vogliamo premiare con questo primo posto un leone indomabile che risponde al nome di Cirrus Des Aigles, il castrone da Even Top allenato e plasmato da Corinne Barande-Barbe, un campione che ha da poco spento le nove candeline e ancora non ne vuol sapere di smettere. Tra i suoi sei Gruppi I della carriera scegliamo quello nel Ganay 2014 perchè arrivato al termine di un furibondo ed emozionante duello con la reginetta dell’Arc Treve, alla ricomparsa ma arrivata da imbattuta e con le insegne della cavalla più forte del pianeta. Soumillon contro Frankie, il vecchio guerriero contro la quattro anni stellare, un duello infinito a fruste alzate risolto per un’inezia, per una corta incollatura dal castrone di Corinne che ha iniziato a ricoprire di ombre la reginetta Treve. In quella dirittura, che vi consigliamo di vedere e rivedere, c’è la fotografia di un leone indomabile come Cirrus, un campione mai domo, sempre pronto a combattere, un campione che se non fosse stato castrone avrebbe certamente vinto almeno un Arc. Un baio dal cuore più grande di lui, un viaggiatore provetto, un esempio da portare quando si vuol spiegare che l’animale è un atleta a tutti gli effetti. Dopo lo splendido successo nel Ganay, lo ripetiamo il più bello forse della sua lunga e vincente carriera, è arrivato anche l’Ispahan, prima di dominare le Coronation ad Epsom nonostante un fastidioso infortunio che costrinse Soumillon a scendere e a rientrare a piedi con il cavallo zoppicante. Quattro mesi di sosta e il rientro nel “suo” Dollar, scippato dai commissari per una comunque evidente deviazione. Infine il quarto tentativo nelle Champion, il quarto nell’Hong Kong Cup, e adesso il sogno di proseguire, da vecchio guerriero anche a nove anni, nel segno della grinta, della caparbietà e del cuore. Siamo con te Cirrus leone indomabile!
Edoardo Borsacchi@Edobor88Edoardo