crisi ippica

Il “sondaggione” su Capannelle!

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disperazione_2776061Oggi 11 settembre 2018 – permetteteci un doveroso ricordo per le vittime delle Torri Gemelle di New York – tutto tace nel campo ippico.
Sebbene quelli “informati” vaticinassero una partenza dei convegni di Roma in questa data, la verità è che oggi a Capannelle non si corre.
Facendo due conti ci troviamo a soli cinque giorni dalla data del primo convegno domenicale di rilievo di Roma.
Quello delle due Listed, l’Archidamia e il Repubbliche Marinare, e non abbiamo alcuna notizia ufficiale da Capannelle e dal Ministero sulla questione.
In questo clima di totale incertezza e per ascoltare la vostra opinione, abbiamo creato un sondaggio  dall’originale titolo

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Nuovo anno, nuova programmazione?

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2017Buon 2017 amici ippici e speriamo sia davvero un anno buono, diciamo che ci basterebbe differente da quelli che lo hanno preceduto nell’ultimo quinquennio almeno.

In verità se dobbiamo basarci sugli ultimi fuochi del 2016 le previsioni sono quantomeno funeste. I nostro esimi dirigenti hanno infatti scelto di non decidere riguardo al programma tecnico, pubblicando il primo atto 2017 a fine dicembre e riguardante il solo mese di gennaio – non sia mai che i nostri “esperti” riescano a partorire in un’unica tornata almeno un semestre come accade ovunque – per di più ricopiando pedissequamente quello del gennaio 2016.

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Per l’ippica ci voleva Caprotti!

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caprotti2In questi giorni abbiamo letto su giornali e media un’enorme quantità di articoli a ricordo della figura di Bernardo Caprotti, fondatore e leader di Esselunga, la catena di supermercati famosa in tutta Italia.

Non voglio entrare nel merito delle valutazioni sulla persona fatte dai vari giornalisti, alcuni ne hanno parlato bene altri meno, abbastanza normale quando ci si accosta a personalità peculiari come quella di Caprotti.
Quello però sul quale tutti si trovavano concordi era nel riconoscere in lui la figura del grande imprenditore di successo. Soprattutto, mi ha colpito un aneddoto ricorrente che viene molto spesso citato per spiegare che tipo di imprenditore fosse: “Caprotti, anziché perdere tempo a frequentare la «gente che piace», preferiva andare in incognito nei suoi supermercati, per osservare e conoscere meglio i suoi clienti. Una lezione d’impresa straordinaria”.

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