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Premio Aggiunto 2015 ripristinato

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logo AnacCome trapelato dal Ministero alcuni giorni addietro, abbiamo la conferma che il Premio Aggiunto per l’anno 2015 è stato riportato al 50% del premio vinto. Rimangono invariate anche le modalità di erogazione degli anni precedenti.
Viene quindi confermato in toto il contenuto della lettera inviata dal Ministero a settembre e che abbiamo pubblicato su DerbyWinner.
Non era per nulla scontato questo epilogo, in molti, in buona fede, pensavano che alle lettere non sarebbero seguiti i fatti, visto che tante, troppe, volte l’ippica era rimasta delusa dai comportamenti dei governanti, stavolta non è stato così. Leggi il seguito di questo post »

Ecco il documento del Ministero!

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Come vi avevamo annunciato nel precedente post, il premio aggiunto per i cavalli italiani torna alla percentuale consueta, il 50% del premio vinto.
Nell’articolo vi avevamo anche detto che aspettavamo la conferma scritta da parte del Ministero. Eccola qua in esclusiva per i nostri affezionati lettori, speriamo che possa farvi piacere.
Come detto, questo è il primo passo compiuto dal Ministero per cercare di trovare una soluzione ai tanti problemi ippici, speriamo che ne seguano altri. Siamo consci che il periodo non è facile per nessun settore, ma siamo sempre convinti che se ci sarà la buona volontà e l’unione d’intenti la nostra ippica riuscirà a salvarsi e anzi a prosperare.
Un ringraziamento particolare a tutto lo staff di ANAC e SGA per la loro gentilezza ed efficienza.

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Esistono (ne abbiamo le prove)

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segnali da marteAllora esistono e ci ascoltano, magari sono solo lontani qualche anno luce e quindi i nostri appelli ci mettono tempo ad arrivare. Finalmente però abbiamo le prove della loro esistenza.
Gli alieni? Cosa avete capito? Non stiamo parlando degli alieni, ma dei ministeriali.
A parte gli scherzi, abbiamo detto e scritto in ogni modo che questa gestione politica dell’ippica faceva acqua da tutte le parti e non solo non aveva trovato rimedi alla crisi che soffoca il settore, ma per di più l’aveva aggravata attuando delle scelte autolesionistiche per il settore e l’economia nel suo complesso.
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