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L’analisi del week end: dal July a Parigi
Il July meeting di Newmarket è andato in archivio con due fantini sugli scudi ed un allenatore che ha dominato la scena, soprattutto con i puledri, chiudendo con quattro vittorie in testa alla classifica dei trainers. Tra i jockey hanno chiuso in parità, con quattro centri ciascuno, lo scatenato Ryan Moore, che ha montato soltanto due giorni, e Richard Hughes. RyanAir si è letteralmente caricato in spalla l’O’Brien Table Rock nelle Sir Henry Cecil Stakes, fulminando nei pressi del palo il favorito Pretzel. Venerdì ha infilato invece tre successi consecutivi, partendo da un handicap sui 1400 metri conquistato con la solita freddezza in sella a Nakuti, per arrivare a colpire nelle Duchess of Cambridge con l’ottima Arabian Queen, l’allieva di David Elsworth che ha rubato letteralmente il tempo alla favoritissima francese High Celebrity, in sella alla quale Maxime Guyon è rimasto troppo lontano dalla testa su un terreno che non permetteva certo grandi recuperi.
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July Cup con ospite d’onore
Eccoci alla giornata conclusiva del July meeting e finalmente arriva un clima se non estivo almeno accarezzato da un po’ di sole. La giornata inizia con un handicap sul miglio per tre anni vinto dal Godolphin Golden Town.
In attesa della seconda facciamo un salto ad Ascot dove andavano in scena le Summer Mile, per anziani sul miglio e di Gruppo 2, dove il “nostro” Guest of Honour ha davvero onorato il pronostico che lo vedeva favorito. Il cinque anni allenato da Marco Botti a metà della dirittura finale ha trovato una soluzione all’interno che lo ha portato alla vittoria. I complimenti di DerbyWinner all’allenatore, già nostro gradito ospite (QUI), al proprietario Giuliano Manfredini e anche all’allevatore il Signor Stimola. Una connection tutta tricolore, che dimostra quindi come il nostro settore sappia creare buoni cavalli, basta che gli si lascia la possibilità di farlo…
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