Parioli 2015, trionfo di Hero Look! Impresa record per la Effevi e Stefano Botti
Lo splendido pomeriggio romano imperniato sulla disputa delle prime classiche di stagione, il Parioli e il Regina Elena, si è tinto, come ci si aspettava alla vigilia, di gialloblu, grazie alla storica doppietta dell’Effevi di Felice Villa, capace di siglare sia la classica maschile sia quella femminile.
Era dal 1990 (l’Ajb con Atoll e Candy Glen) che lo stesso proprietario non riusciva nell’impresa mentre bisogna risalire addirittura fino al 1971 (Fulvio Passa per la Razza Spineta sellò sia Adelaide Adams sia Arnaldo da Brescia), per trovare stesso allenatore e stesso proprietario.
L’indimenticabile giornata di Sciur Villa è iniziata con il favoritissimo sotto la pari Hero Look, il potente Lope de Vega reduce dalla discussa retrocessione a tavolino patita nel Daumier, costatagli l’imbattibilità. L’imponente baio, visibilmente meno rotondo rispetto alla ricomparsa, ha sfruttato in pieno le fini doti di Fabio Branca (al secondo sigillo nel Parioli dopo quello ottenuto con Malossol nel 2012), capace di metterlo subito in corsa e in posizione dal due di steccato.
Sul ritmo letargico imposto in avanti dal Nuova Sbarra Winklemann (Rip Van Winkle), il sostituto dell’annunciato Verbinsky (venduto ad Hong Kong) che ha coperto i primi mille in un ridicolo 1.07, Hero Look ha atteso la retta per affacciarsi subito in prima linea dopo aver tirato un po’ nel tratto iniziale.
Stavolta il jockey sardo, consapevole dell’errore fatto nel Daumier, ha subito richiesto a maggior impegno il suo Hero, bisognoso di qualche metro prima di trovare la giusta azione. La potente falcata del Look Effevi si è fatta più incisiva con il passare dei metri e una volta liquidata la pratica Winklemann, coraggiosamente rimasto sul passo in quota, l’allievo di Stefano Botti si è allontanato sicuro verso il traguardo, controllando il mirabolante recupero dalla coda del gruppo di un ottimo Azari (Azamour), il portacolori dei Borsani allenato dalla Viggiù S.r.l che è arrivato ad una lunghezza e mezzo dal vincitore confermando l’enorme progresso rispetto al cauto rientro nel Gardone.
Il baio, molto meno rotondo rispetto alla ricomparsa, ha ribaltato completamente la linea con General Sherman, il Teofilo di Endo Botti rimasto sul passo al terzo, a tre quarti dal runner up. Il portacolori della Nuova Sbarra, bisognoso di ritmi selettivi, è stato senza dubbio il più penalizzato dal ritmo blando imposto in avanti da Martin Harley.
In progresso dal Pisa ha corso l’Intra Brex Drago, il quale ha confermato la linea del Criterium pisano dello scorso dicembre precedendo il Gasparini Gea And Tea, andato subito in pressione alla sella del leader, mentre l’atteso spagnolo Muqaawel, splendido al tondino per condizione, nonostante l’infinito viaggio di 1600 km da San Sebastian, ha pagato quello che si poteva temere alla vigilia: sull’erba la sua progressione risulta molto meno efficace rispetto al sintetico.
Da registrare purtroppo il brutto infortunio al laureato a tavolino del Daumier, Pelandrun, fratturatosi al pastorale del posteriore sinistro all’ingresso in retta. Per le corse ormai sembra impossibile recuperarlo ma speriamo che il suo team riesca a salvargli almeno la vita. Il sauro da Gladiatorus non meritava un epilogo del genere!
Hero Look ha comunque chiuso in 1.39.85 con gli ultimi 600 in 32.62. Per il vincitore, iscritto anche alla Poule di Longchamp (non alle Ghinee tedesche dove ha fatto forfait) da valutare il programma futuro, con il Derby che resta un opzione abbastanza improbabile. Il Vittadini di fine maggio contro gli anziani potrebbe invece prender corpo come ideale trampolino di lancio verso un tentativo francese nel Jean Prat del 12 luglio a Chantilly.
Per il runner up Azari, finito davvero bene con qualcosa da spendere, i 2200 metri del Nastro Azzurro sembrerebbero ideali, così come per il Generale della Nuova Sbarra e per il suo compagno di colori Winklemann, piaciuto non poco e ancora in piena maturazione agonistica.
L’Hero Effevi si è rifatto il Look e ha regalato alla Effevi l’unica classica della ricca bacheca che ancora mancava, il primo centro da trainer ufficiale anche per Stefano Botti, il Master di Cenaia che ha ricalcato le orme di papà Alduino, autore della doppietta classica nel 2005 con Ramonti e Silver Cup.
Edoardo Borsacchi@Edobor88Edoardo
28 aprile 2015 alle 15:13
[…] stellare per il team di Cenaia. Non solo i sigilli nel Parioli e nel Regina Elena, che come vi abbiamo raccontato negli articoli precedenti rappresentano un vero […]
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