Regina Elena 2015: è una sinfonia trionfante la musica di Sound Of Freedom!
Un’ora dopo il sigillo di Hero Look la Effevi e Stefano Botti hanno scritto la storia grazie alla straripante Sound Of Freedom, la splendida saura da Duke Of Marmalade che ha dominato il Regina Elena dall’alto di una classe superiore, messa in campo dopo un percorso da sogno alle spalle della leader Kocna.
Cristian Demuro, per la prima volta in sella alla figlia di Paint In Green, con la prima monta Effevi Fabio Branca che aveva scelto l’altra imbattuta Reset In Blue, ha portato subito in posizione la femmina, reduce dal rientro vittorioso e dal netto sigillo nel Seregno, per poi iniziare la lunga progressione a 600 dal palo.
Debellata la resistenza coriacea di una superba Kocna, Sound Of Freedom ha allungato con azione redditizia per poi subire un duro attacco da parte di Anchise, filtrata dalle maglie del gruppo dopo un’interpretazione perfetta da parte del top jockey francese Pierre Charles Boudot.
All’ultimo furlong Sound Of Freedom ha avuto ancora la forza per ripartire, staccando la coetanea per chiudere con quattro tonde lunghezze di margine e regalare così all’Effevi il secondo Elena dopo quello ottenuto nel 2012 con Cherry Collect, il primo a Cristian Demuro. 1.38.28 l’ottimo tempo finale, più veloce rispetto ai maschi del Parioli, con gli ultimi 600 di 33.28.
Al posto d’onore come detto una splendida Anchise, la quale ha perso pure un ferro all’attacco dell’ultimo furlong, onore a Re Mida Zarroli che ha presentato al top la figlia di Echo Of Light, rientrata con un ottimo quarto posto nel Prix La Camargo a Saint Cloud.
Una strepitosa Kocna (Aussie Rules), la più bella per condizione al tondino dopo la vincitrice (una palla di muscoli pronta ad esplodere), è rimasta in quota con immenso coraggio per strappare il terzo posto ai danni dell’attesa Reset In Blue (Fastnet Rock), l’altra pedina Effevi che ha un po’ deluso le attese dopo non esser riuscita a cambiare azione nel momento decisivo, rimanendo sul passo.
La baia sarà da rivedere su distanze maggiori e certamente il terreno scorrevole le ha frenato l’elegante azione mostrata a San Siro nel Degli Occhi. La grigia Linard (Aussie Rules), a segno nel Torricola, ha confermato la linea con Kyllachy Queen, correndo con onore per chiudere quinta ad un’incollatura da Reset In Blue, dimostrando di gradire qualche metro in più.
Big Violett (Haatef), ha corso in progresso rispetto al Torricola mentre la delusione è arrivata dall’attesa Testa O Croce (Orpen), l’allieva di Grizzetti, D’Auria e Riccardi che ha alzato ben presto bandiera bianca.
Al dissellaggio grande e logica soddisfazione nel team della vincitrice, con Cristian Demuro che ha commentato a caldo: “E’ una cavalla speciale, ha fatto tutto da sola, sembra avere le marce. Quando mi ha attaccato Anchise è ripartita di slancio come se la corsa fosse iniziata allora”.
Stefano Botti accarezza la saura e spende parole importanti: “Ha una classe notevole ed il fisico gioca a suo favore. Inoltre possiede una freddezza incredibile, sia in corsa sia al mattino, ha la testa della campionessa. Oggi ha dimostrato tutto il suo potenziale, adesso valuteremo il possibile programma, le Oaks sarebbero il logico obiettivo ma sappiamo tutti che il suo proprietario sogna di correre il Derby con una femmina”.
Proprio Sciur Villa non si nasconde dietro al suo sogno nel cassetto. “L’ho sempre sognato, chissà che non sia l’anno buono. Al momento forse mi fa sognare più lei di Hero Look, oggi mi ha impressionato, è iscritta anche al Diane, vedremo un po’, la porta aperta per il Derby la lasciamo in ogni caso”.
Sound fa sognare e riporta alla mente la fenomenale Archidamia, l’ultima femmina capace di vincere il Derby nel 1936. Freedom, liberi di sognare!
Edoardo Borsacchi@Edobor88Edoardo
28 aprile 2015 alle 15:13
[…] stellare per il team di Cenaia. Non solo i sigilli nel Parioli e nel Regina Elena, che come vi abbiamo raccontato negli articoli precedenti rappresentano un vero e proprio record, […]
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29 Maggio 2015 alle 13:36
[…] è Reset In Blue, la Fastnet Rock da Eurirs ha perso l’imbattibilità proprio all’ultima nel Regina Elena dove il miglio è parso un filo troppo corto per le sue caratteristiche, ma i tre furlong in più […]
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