184 milioni per un volo nel futuro!
4,6 Milioni per il 2,5%…
Avete letto bene, questa è la valutazione data lunedì sera, nel ring di Keeneland, della percentuale in offerta, appunto il 2,5%, del campione vincitore sabato notte della Breeders’ Cup Classic e futuro stallone FLIGHTLINE.
Giusto per inquadrare meglio quanto successo:
Fred Seitz che ha speso questa cifra iperbolica si è assicurato “solo” un quarantesimo del valore de cavallo, che, a questo punto è facile, è stato valutato qualcosa come 184 MILIONI DI DOLLARI!
Per recuperare questa cifra bisognerebbe che il figlio di Tapit montasse a 300.000$ e coprendo producesse 154 (sarebbero 153,3333 a voler essere pignoli…) nati l’anno per 4 anni, not so easy direbbero dall’altra parte dell’Atlantico.
Per farvi meglio comprendere la portata di quanto successo: American Pharoah , laureato della Triplice Corona Americana, debuttò a 200mila e generò 158 foal il primo anno, mentre Justify, anch’esso detentore della Triple Crown, partì a 150mila dollari ed ebbe 176 prodotti nati.
Ma tralasciando questi divertissement matematici, quanto avvenuto ci fa comprendere il valore e l’importanza dell’industria (sì industria!!) ippica americana. Un mercato che certamente rappresenta un altro pianeta, o forse addirittura un altro universo, rispetto al nostro, ma di cui sarebbe comunque utile studiarne a fondo i fondamentali, non per replicarli qui da noi, ma per comprendere quali leve stanno decretando il loro successo.