victory song
Gran Premio di Milano, play it again Dylan (and Circus)!
La domenica di San Siro, oltre alla disputa delle Oaks, aggiunge anche un altro Gruppo 2 e parliamo del tradizionale Gran Premio di Milano, sui 2400 metri e da quest’anno aperto solo ai quattro anni e oltre.
Dispiace dire “l’avevamo detto…” (Leggi QUI) ma questa scelta di accorpamento oltre a essere pessima da un punto di vista selettivo non ha portato neppure un vantaggio qualitativo nelle presenze estere, anzi, questa, ahinoi, è una delle edizioni peggiori per qualità straniera, seppur nutrita nel numero.
Dobbiamo ringraziare un “cervello in fuga”, il nostro amato Dylan Mouth, che ha deciso di rientrare in patria scegliendo San Siro, e il suo collega di colori Circus Couture, se il Milano 2016 non è al livello di una Listed. Ripetiamo, ci piange il cuore parlare in termini negativi di una corsa che amiamo e sapete bene che abbiamo sempre cercato di difendere la qualità delle nostre Pattern, talvolta anche andando contro la stessa evidenza, ma questa edizione, ci spiace, è davvero qualitativamente povera.
Maniezzi e Victory Song fuga per la vittoria nella Coppa d’Oro di Milano
Il convegno festivo di San Siro pur non essendo paragonabile agli omologhi esteri aveva comunque una sua rilevanza per la disputa della Coppa D’Oro di Milano, Listed, e per alcune interessanti prove. Partiamo dalla corsa principale, la maratona sui 3000, alla quale hanno partecipato otto soggetti perché all’ultimo, per un problema a un arto, veniva ritirato Sopran Nicolo.
Favorita appena sopra la pari la scuderia Incolinx che per l’occasione schierava due punte, il Milano Winner Benvenue e il secondo del Jockey Duca Di Mantova, una bella squadra Leggi il seguito di questo post »
