Gran Premio di Milano, play it again Dylan (and Circus)!
La domenica di San Siro, oltre alla disputa delle Oaks, aggiunge anche un altro Gruppo 2 e parliamo del tradizionale Gran Premio di Milano, sui 2400 metri e da quest’anno aperto solo ai quattro anni e oltre.
Dispiace dire “l’avevamo detto…” (Leggi QUI) ma questa scelta di accorpamento oltre a essere pessima da un punto di vista selettivo non ha portato neppure un vantaggio qualitativo nelle presenze estere, anzi, questa, ahinoi, è una delle edizioni peggiori per qualità straniera, seppur nutrita nel numero.
Dobbiamo ringraziare un “cervello in fuga”, il nostro amato Dylan Mouth, che ha deciso di rientrare in patria scegliendo San Siro, e il suo collega di colori Circus Couture, se il Milano 2016 non è al livello di una Listed. Ripetiamo, ci piange il cuore parlare in termini negativi di una corsa che amiamo e sapete bene che abbiamo sempre cercato di difendere la qualità delle nostre Pattern, talvolta anche andando contro la stessa evidenza, ma questa edizione, ci spiace, è davvero qualitativamente povera.
Saranno in sette al via con una forte predominanza estera, ben cinque. Ecco il numero elevato è l’unico aspetto positivo visto che qualitativamente gli invader lasciano parecchio a desiderare.
Partiamo da Lovato (Lauro) e iniziamo segnalandovi che è ancora maiden a quattro anni… Infatti l’allievo di Schiergen in otto corse non ha mai vinto. A dire il vero ha però partecipato al Deutsch Derby dello scorso anno, al quale arrivava dopo un secondo in Listed a Brema molto stretto dietro Iraklion. Peccato che da lì in poi non si sia più ripetuto, affondando nel Derby, decimo, e poi raccogliendo tre secondi posti di fila in corse minori, di cui due dal rientro nel 2016. All’ultima ha ottenuto un sesto posto in Gruppo 3, le Oleander-Rennen, a metà maggio.
Andiamo un poco meglio con il quattro anni Novano (Samum) che in quattro corse disputate ha una vittoria e tre piazze, tra le quali un secondo in Listed lo scorso anno a maggio. Che dire, speriamo sia un soggetto tardivo.
Il terzo estero arriva dalla Francia e si tratta di Taratchi (Chichi Creasy) cavallo da handicap con un paio di sortite in Listed a Lione e Chantilly, quest’anno, dove non si è mai piazzato. Per il suo trainer Jess Parize il cavallo è in ottima condizione anche se la sfida non sarà facile, bontà sua…
Gli ultimi due invader sono più conosciuti sui nostri palcoscenici, anche perché l’ultima loro prova è avvenuta qui da noi e parliamo di Touch Of Genius e Victory Song.
Il primo è un figlio di Galileo ben pagato da puledro dalla connection Coolmore per la quale non ha mai debuttato. Acquistato da Vana ha spopolato nella nuova patria vincendo sia il Derby Cèco sia quello Slovacco. Nella prova milanese, il Cavalchina ha ben impressionato facendo vedere di essere un buon soggetto che ha bisogno di progressione, aspettavamo di vederlo nella Coppa d’Oro ma forse la moneta del Milano ha ingolosito il team ad alzare l’asticella. Soggetto di buon livello, vale sicuramente una piazza.
Il secondo è una vecchia conoscenza di San Siro dove ha corso oramai parecchie volte con discreti risultati. Victory Song è rientrato nella stessa condizionata di Touch finendo secondo a una e mezza. Finora il massimo risultato è stato un quarto nel St. Leger e la vittoria nella Coppa d’Oro. Pur avendo già vinto a 2400, nel Lombardia handicap, pensiamo possa fare meglio su distanze maggiori e la linea con Touch Of Genius dovrebbe chiuderlo abbastanza.
I veri protagonisti arrivano da casa nostra e più precisamente da casa Effevi, ma stavolta non sono entrambi allenati da Stefano, visto che se Circus Couture (Intikhab) è sì allenato a Cenaia, l’altro Effevi Dylan Mouth (Dylan Thomas) è invece di stanza in Inghilterra da Marco Botti.
Circus torna a cimentarsi sui 12 furlong dopo che aveva iniziato la carriera come un prospetto classico e soprattutto dopo uno sciagurato Repubblica che purtroppo ha visto sfuggire dalle sue mani un importante successo. L’impressione data al rientro nell’Ambrosiano è talmente bella che siamo felici di rivederlo per la prova del nove qui a Milano su una pista che ha dimostrato di gradire e dove i parziali iniziali non dovrebbero essergli sfavorevoli. Ci ricordiamo anche di quanto avesse fatto sudare il compagno Dylan nella sua ultima apparizione italiana nel Roma, dove Circus Couture ha molto da recriminare.
Questa rivincita dà alla sfida un interessante valenza ulteriore assieme al rientro del campione delle ultime stagioni, quel Dylan Mouth espatriato per cercare la consacrazione internazionale. Aver saltato la trasferta di Meydan ha stravolto la preparazione, facendo spostare il rientro fino a far decidere Marco Botti di tornare in Italia per il debutto stagionale. L’incognita della forma va calcolata bene, però se il team ha affrontato la trasferta vuol dire che il cavallo è pronto per dare battaglia.
Un Milano dunque che vive principalmente sulla sfida in famiglia e con alcune possibili sorprese ad alta quota. Basta per far tornare grande il Milano? Assolutamente no, ma noi ci speriamo sempre!
Antonio Viani@DerbyWinnerblog