Un ottimo Dylan Mouth supera il test del Milano. Adesso inizia la scalata verso le King George!
L’allievo Mouth Dylan ha superato l’esame a pieni voti!
Prendendo a prestito il lessico scolastico, visto che si approssima il periodo degli esami ce lo concederete, possiamo ben dire che il Gran Premio di Milano di ieri, oltre a essere un Gruppo 1, era principalmente un test per capire il livello del campione della Effevi in vista di un nuovo tentativo in trasferta.
La vittoria di ieri, dobbiamo dire che era nelle aspettative, alla vigilia avevamo scritto che il figlio di Dylan Thomas era non soltanto il favorito della corsa ma anche l’unico vero faro della corsa, invero abbastanza scarna.
Prima della partenza la coppia Effevi, in aggiunta alla prima punta era presente anche Celticus, era quotata appena sotto a un quarto a dimostrazione della grande fiducia. Il contro favorito, come da previsioni, era il grigio franco marocchino Billabong che poteva giocarsi poco sopra il quattro. Gli altri, tranne Cleo Fan a sette, erano semplici comparse.
All’apertura delle gabbie Celticus si portava velocemente al comando a fare da pacemaker, con Dylan Mouth installato subito dietro. Billabong correttamente seguiva il favorito con all’interno il Marcialis Victis Hill, mentre Cleo Fan chiudeva il gruppetto. Il battistrada continuava la sua spinta anche lungo la curva e entrava in retta con almeno un paio di lunghezze di vantaggio su Fabio Branca e Dylan che dopo l’intersezione delle piste iniziava la sua progressione che lo vedeva raggiungere e superare Celticus al paletto dei 400 con Billabong a distanza di due lunghe. Questo divario rimaneva invariato fino ai duecento quando il figlio di Gentlewave iniziava ad accusare la fatica perdendo terreno mentre il bottiano continuava in bella spinta fino in prossimità del palo che passava da facile vincitore con cinque di vantaggio su Billabong, mentre al terzo rimaneva uno stoico Celticus davanti a Duca Di Mantova. Solo quinto Cleo Fan.
Una vittoria chiara e senza discussioni, non appena Branca ha chiamato Dylan all’impegno, l’Effevi ha risposto presente e soprattutto ha confermato di essere migliorato molto sotto l’aspetto della maturità in corsa e la facilità d’impiego, che l’anno passato era uno dei pochi suoi nei comportamentali.
Buona la prova dello straniero di Bary che ha dimostrato di essere un buon soggetto che a nostro parere può valere anche qualcosa in più della Listed vinta in Francia, però ieri non poteva fare nulla di più che il valletto del vincitore, troppa la differenza di classe.
Ottimo Celticus soprattutto se pensiamo al percorso dispendioso. Arrivare ancora terzo dopo aver spinto fin dall’inizio è un gran risultato. Benino anche il Duca della Incolinx che prende l’ultima moneta correndo su un terreno per nulla gradito. Alla fine ha confermato bontà e limiti. Malino Cleo Fan che speravamo potesse fare di più, ma che ha rafforzato la sensazione che il figlio di Mujahid possa arrivare fino ai 2000 e non oltre, quantomeno al massimo livello. Gli altri non sono stati in gara.
Tornando al vincitore, dopo il Royal Ascot dello scorso anno, l’allievo di Stefano Botti ritenterà quindi ancora la strada dell’ippodromo inglese, stavolta però il 25 luglio, per le King George. Prova durissima, la più difficile mai affrontata, però come giustamente ci diceva il suo proprietario Felice Villa è la scelta da fare, in Italia ha dimostrato di essere di gran lunga il migliore sulla distanza classica e altre corse non ve ne sono almeno fino al Jockey Club, che comunque aggiungerebbe poco.
Le King George sono come un ottomila da scalare in pieno inverno, però sono il gradino che va tentato per valutare il cavallo. Inoltre nella vita di un proprietario, a maggior ragione per un grande proprietario come il Sciür Villa, ci deve anche essere spazio per sogni e speranze e quale sogno è più bello di vedere il proprio cavallo rivaleggiare con i migliori nel contesto più bello del pianeta?
Non ha prezzo e noi saremo almeno metaforicamente tutti ad Ascot a tifare con lui, perché questa è l’essenza dell’ippica: sfidare i migliori.
Antonio Viani@AntonioViani75