L’Estate per un tenace Brex Drago. Il Bersaglio incorona lo sprinter Falest
La giornata del Milano era impreziosita da due Listed molto incerte.
La prima, il Premio d’Estate sul miglio per tre anni, aveva richiamato sei buoni soggetti con un pronostico davvero difficile che però alla chiusura del betting vedeva il Nuova Sbarra, training Grizzetti-Riccardi, Winklemann favorito a 2,61, appena sotto all’Intra Brex Drago a 2,68, con il duo Effevi, Clockwinder e Mirador del Rio, appena sopra il 3, a 6 Gea And Tea e a 16 l’importato Waaleef.
Il favorito prendeva presto il comando, venendo attaccato dal Gasparini Gea And Tea a inizio retta, mentre Brex Drago decideva di uscire all’esterno all’intersezione delle piste con Dario Vargiu che portava il suo allievo all’assalto dei primi due. Ai duecento finali pareva che il figlio di Rip Van Winkle potesse avere la meglio, ma Brex Drago non smetteva di provarci e proprio appena prima del palo metteva la testa davanti al Nuova Sbarra. Il terzo era per Gea And Tea che si salvava dal ritorno di Waaleef.
Prova confortante per il figlio di Mujahid dell’Intra che pare essere tornato ai buoni livelli dello scorso anno dopo un apio di passaggi a vuoto. Impressionante soprattutto la grinta mostrata – merito da dividere con un Vargiu caldissimo in giornata – per superare Winklemann che fino ai cento pareva poterla portare a casa, forse sul tracciato capitolino il finale avrebbe arriso al grizzettiano.
Sul suo standard Gea And Tea che ha confermato le sue doti, così come Waaleef. Male i due Effevi mai davvero in corsa.
Nell’altra Listed, il Bersaglio per velocisti, vittoria che arriso ancora al vecchio, sei anni, Falest che bissa il successo del Tudini in Gruppo III. Da un capo all’altro il figlio di Refuse To Bend ha condotto da cavallo più dotato, mantenendo e difendendo la corda dagli attacchi prima di Art Of Dreams e poi di Alatan Blaze e Harlem Shake, che han cercato di ricucire il gap che l’allievo di Crisanti aveva creato attorno all’altezza del paletto dei 1000. Nulla da fare il più forte è Falest, con Bossa in sella, e per i due avversari era possibile solo prendere le piazze. Male l’ospite francese Fanoos che finiva sesta.
In giornata anche il Tagliabue, bell’handicap dove ha prevalso la Rencati Fadiganoo, così come il Mandello Lario maiden per due anni con vittoria per il debuttante di Cardaioli Time Shankill.
Antonio Viani@AntonioViani75