Domenica clou a San Rossore: Criterium più Andred e Rosenberg
A San Rossore scocca l’ora del convegno clou della riunione autunno-inverno, quello che andrà in scena domani con la disputa del 26esimo Criterium di Pisa, giunto alla quinta edizione in pista grande, dell’Andred, per il secondo anno in versione handicap limitato, e del tradizionale Rosenberg, handicap principale sul miglio.
Saranno undici i puledri al via della listed sul chilometro e mezzo con l’Intra Brex Drago (Mujahid) che partirà con i favori del pronostico dopo il quarto posto nel Gran Criterium. Il baio di Stefano Botti, a digiuno nel Criterium pisano dal 2006 (l’anno di Moriwood, scherzo del destino proprio nello stesso giorno della vittoria del Siba dominò una maiden di 12 lunghezze la madre di Brex Drago, Shibuni’s Thea), potrebbe regalare il record stagionale con i puledri al trainer di Cenaia, fermo a quota 106. Brex Drago, interpretato da Dario Vargiu, sempre più capolista tra i fantini, dovrà superare l’incognita dell’esordio sul tracciato e non tirar fuori il vizietto dello scarto mostrato sia a Napoli in occasione della vittoria estiva in maiden, sia a Firenze nel Toscana.
Marco Gasparini, a segno nel 1996 con My Little Girl, ci prova con l’importata Gea And Tea (Captain Gerrard), il baio di Caldarola che ha colpito la fantasia al debutto italiano quando ha risolto in bello stile la condizionata di preparazione sulla pista. Gea, quel giorno non al top e con qualcosa ancora da limare in vista del big event, dovrà far fronte però ad un brutto numero di steccato, quello più esterno, che lo costringerà agli straordinari per prender posizione.
Riccardo Santini, beffato lo scorso anno con Salford Secret, poi laureato di Pisa e Parioli, schiera un altro importato pescato a Newmarket, Chester Deal (Multiplex), un ex allievo di Jo Huges capace di vincere per due volte a reclamare a Deauville. L’official rating di 85 è più alto rispetto a quello di Salford Secret dello scorso anno quindi c’è materiale su cui lavorare e il portacolori di Lanfranchi non parte assolutamente battuto.
Da Milano scende il dotato Gonnelli Avabin (Amadeus Wolf), a segno a sorpresa nel Criterium Nazionale ma poi ottimo sesto nel Criterium de Maisons Laffitte. Il baio affidato a Walter Gambarota dovrà dimostrare di aver mantenuto la condizione dopo un autunno intenso e soprattutto di tenere anche sul chilometro e mezzo.
Dalla Capitale e dal Sette Colli salgono invece la Zarroli Anchise (Echo Of Light), a segno con un bel cambio di marcia nell’handicap principale romano (lo stesso che lanciò lo scorso anno Hoovergetthekeys), il Ligas Sadowa Rized (Authorized), secondo in quell’occasione, e il Riccardi Fico Puro (Blu Air Force), sesto non lontano dai primi nel Sette Colli. Il Massimi Tesaurus (Aqlaam) non sbaglia un colpo, è regolarissimo e rimane su un bel successo in condizionata romana sul miglio mentre rispetto lo merita il Sila Kloud Gate (Astronomer Royal), uno splendido sauro ex Heloury passato agli ordini dei Giorgi dopo il tentativo nel Gran Criterium. Completano il campo l’importata Zaro Willow Creek (Iffraaj), fuori quadro nel Criterium Femminile ma qui in grado di riscattarsi, e il Migheli Tin Tin (Gladiatorus), uno splendido roano che dopo aver vinto la sua maiden fiorentina in bello stile ha subito l’imbattuto Il Bagnino (King Charlemagne), il grande assente di questo comunque divertente Criterium di Pisa.
Nell’Andred la fa da padrona la coppia Dioscuri formata da Sweet Lollipop (Shamardal) e Comet Queen (Dylan Thomas), con la prima, seconda nell’edizione dello scorso anno, che rimane sul netto successo nel Madonnina, affiancata dalla compagna che alza il tiro dopo l’ultimo facile assunto sul tracciato dove ha un invidiabile record di tre successi in quattro uscite.
La maiden Darling Filly (Holy Roman Emperor) si meriterebbe il successo dopo i posti d’onore nel Varese e nel Madonnina, la dormelliana Oryetta (Henrythenavigator) è pur sempre la runner up dell’Incisa, e sarà affiancata dalla progredita Touraine (Rock Of Gibraltar). Attenzione alla Gasparini Obade (Authorized), quarta nel Madonnina, quindi la passista Nayefday (Nayef), e la romana Lady Kikka (Colossus) positiva nel Buontalenta. Ci provano anche la scarica e fresca Piccola Mia (Authorized), le alterne Do Right (One Cool Cat) e Mikamine (Sholokov), le locali Vittoria Apuana (Strategic Prince) e Atomic Law (Masterful).
Incertissimo e ben confezionato il Rosenberg che chiude il pomeriggio con ben 17 candidati, proviamo a stringere la cerchia selezionando sei nomi, tutti in grado di dare un volto al risultato. Partiamo dal ben sistemato Pepparone (Stormy River), piaciuto alla ricomparsa sulla pista, quindi il campione in carica Sankir (Hawk Wing), in grado di progredire molto dal positivo rientro e con steccato possibile, il milanese Holy Japan Emperor (Holy Roman Emperor), bene sia nel Cascine sia nel Nearco, la Gasparini Must Be Me (Trade Fair), con peso favorevole, il dotato John Sea (High Chaparral), sfortunato all’ultima uscita, e il milanese Dress Drive (Yeats), piaciuto in una recente condizionata sul tracciato.
Edoardo Borsacchi@Edobor88Edoardo