Jockey Club: Dylan Mouth, il nuovo Re d’Italia

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dylan jockey 2014.4Davanti ad una buona cornice di pubblico (circa 8.000 spettatori) è andato in scena ieri il Gran Premio del Jockey Club, il Gruppo 1 più atteso della stagione autunnale di San Siro, purtroppo ridotto ad una sola presenza estera, il tedesco Open Your Heart, il tre anni da Samum terzo nel Derby di Amburgo seppur a distanza abissale da Sea The Moon.
Tutti ci aspettavamo una conferma da parte del derbywinner italiano Dylan Mouth, il Dylan Thomas dell’Effevi che dopo il netto successo nel Nastro Azzurro aveva tentato con coraggio la trasferta al Royal Ascot nelle King Edward VII, chiuse all’ottavo posto dopo uno schema tutt’altro che favorevole, per una prestazione assolutamente poco veritiera. Quel giorno infatti, nell’unica sconfitta patita in carriera, il baio di Stefano Botti spese tutte le energie nella prima parte del percorso, tirando sul morso per poi spegnersi a traguardo lontano in retta. Il rientro convincente nel Federico Tesio, con una condizione ancora da rodare, lo ha portato al 100% per il grande appuntamento di ieri, al quale Dylan Mouth si è presentato in forma superba: già all’insellaggio il baio della Effevi staccava dal resto del campo, molto più maturo fisicamente e con maggiori punti di forza sviluppati sul posteriore, una sorta di bomba pronta ad esplodere in pista.
Al tondino ci è apparso invece molto meno tonico il tedesco Open Your Heart, un rustico sauro che già nei preliminaridylan jockey club 2014.2 sudava parecchio. Tra gli altri italiani era il sauro Duca di Mantova a luccicare per forma fisica, nella splendida presentazione allestita da Raffaele Biondi per il rosa verde della Incolinx, con il figlio di Manduro atteso ad una prestazione positiva dopo il facile assunto nel Duca d’Aosta e sul terreno pesante a lui molto gradito.
Alla sgabbiata come prevedibile prendeva subito il comando il battistrada del favorito Wild Wolf, il passita da Rail Link che garantiva ritmo regolare, avendo in scia proprio l’atteso compagno di colori Dylan Mouth, come al solito molto ardente nella prima parte del percorso. Il tedesco Open Your Heart, partito da controfavorito al betting stazionava invece nelle retrovie, accompagnato da Duca di Mantova al suo interno.
Le posizioni non mutavano fino all’ingresso in retta dove il leader esauriva ben presto il suo compito, lasciando scoperto fin dagli 800 conclusivi Dylan Mouth, costretto a muovere in anticipo lungo nelle mani dello statuario Fabio Branca. Mentre Cristian Demuro già cominciava a richiedere l’allungo al teutonico, al suo interno il fratellone Mirco operava una mossa tattica di rara sapienza, scurvando allo steccato per rubare parecchi metri ai rivali e proporsi subito in prima linea all’attacco del nuovo leader Dylan Mouth. Il baio della Effevi ha continuato a spingere sull’acceleratore ma ai 400 il grintoso Duca era ancora lì appeso all’ancora della gloria, con un coraggio leonino alla ricerca dell’aggancio.
Dylan Mouth però sotto la spinta del suo jockey continuava in piena spinta fin sul traguardo, respingendo il rivale che doveva adeguarsi nettamente alla supremazia del tre anni di Stefano Botti, a segno con quattro lunghezze di dylan mouth jockey club 2014margine nei confronti di Duca di Mantova, a sua volta secondo di un abisso (14 lunghezze), sull’Aleali Biz The Nurse, rimasto sul passo per far suo il terzo posto (lo scorso anno arrivò secondo) davanti a Sopran Nicolo e Refuse to Bobbin, con il deludente Open Your Heart incapace d’intervenire e già fuori gioco a traguardo lontano.
Al rientro un’ovazione ha accolto Dylan Mouth, rimasto imbattuto in Italia nelle sette uscite disputate, al terzo sigillo in pattern, il primo a livello di Gruppo I, regalando così a Felice Villa, Fabio Branca e Stefano Botti (sempre più cannibale a livello di Gran Premi e corse di routine, sette i successi tra Roma e Milano nella domenica) il loro primo Jockey Club. «E’ un cavallo eccezionale, fa tutto quello che gli chiedi» – ha commentato a caldo l’emozionato fantino sardo, un cronometro negli appuntamenti che contano. L’Effevi dopo la doppietta nel Derby, la vittoria nelle Oaks e il sigillo nel Gran Criterium si porta a casa l’ennesima pattern di stagione, in attesa dell’ultimo Score di stagione domenica prossima a Roma nel Lydia Tesio.
«Questa corsa mi mancava nel palmares, è una grande soddisfazione, Dylan Mouth ha dimostrato ancora una volta il suo potenziale, abbiamo ricevuto l’invito per la Japan Cup, l’opzione rimane aperta anche se il mio sogno è quello di vederlo correre l’Arc nel 2015».
Quanto vale davvero Dylan Mouth? Domanda da un milione di dollari che può essere dibattuta a lungo: ci sono indylan jockey club 2014.3 molti che pensano sia un campione in grado di ben figurare all’estero, altri che lo considerano buono’ soltanto entro i confini italiani, la verità probabilmente sta in mezzo. Dylan ha affrontato la retta della pista enorme di San Siro aria in faccia fin dagli 800, ha chiuso in 2.34.50 su un terreno davvero insidioso, lasciando a 14 lunghezze ufficiali Biz The Nurse. Ma lo splendido secondo posto di Duca di Mantova, chapeau di fronte al lavoro di Raffele Biondi con il sauro da Manduro, arrivato alla miglior prestazione della carriera, induce un po’ alla cautela sulla statura europea del vincitore, in grado comunque di migliorare e maturare nel passaggio dai tre ai quattro anni.
In Italia certamente non ha rivali, all’estero speriamo possa dimostrarlo in futuro: per adesso, seppur contro attitudine e su un tracciato non ideale, fuori dai nostri confini non ha dato la sua linea, arrendendosi a traguardo lontano. Il riscatto è però nelle corde del baio da Dylan Thomas, che probabilmente non varrà un Gruppo I vero all’estero, ma può benissimo figurare in Gruppi II o III come il Conseil de Paris di ieri a Longchamp. La Japan Cup di fine novembre, con due femmine terribili come Harp Star e Gentildonna, è sempre una trasferta durissima da affrontare, soprattutto per un europeo di tre anni, ma qualora il team decidesse di andare saremo i primi a spingere sulle vele del baio Effevi. L’alternativa è il riposo invernale in attesa di un 2015 da protagonista, sempre con l’obiettivo di valorizzare il cavallo confrontandosi in terra straniera, unica chance possibile per cercare di rilanciare un rating italiano altrimenti indifendibile davanti al duro (a ragione) Brian Kavanagh.
Si spengono i riflettori su San Siro, zitti tutti, Mouth chiusa, applaudiamo Dylan e ascoltiamo l’inno italiano.

Edoardo Borsacchi@Edobor88Edoardo

Un pensiero riguardo “Jockey Club: Dylan Mouth, il nuovo Re d’Italia

    La top ten italiana del 2014 « DerbyWinner ha detto:
    2 gennaio 2015 alle 10:53

    […] prima di tornare a mantenere l’imbattibilità italiana con lo splendido doppio d’autore Tesio-Jockey Club. Il baio affronterà l’inverno a Cenaia per prepararsi ad una stagione importante nel 2015, […]

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