Aloisi
Champions Day, un successo 100%ITY
Viviamo tempi difficili, le nostre vite sono state stravolte dal Coronavirus e diventa difficile seguire con la stessa enfasi di sempre lo sport che amiamo.
Ma proprio perché siamo in queste ingrate condizioni diventa ancora più importante raccontare il nostro sport e mantenere acceso il fuoco della passione.
In questa ottica siamo felici di condividere con tutti voi il Pagellone del lunedì con i voti del Champions Day romano. Partiamo subito!
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Roma Champions Day, Time to Call Skalleti!
Alziamo le mani, stavolta non ci veniva un titolo migliore!
A parte le battute, abbiamo cercato di condensare i maggiori protagonisti della giornata romana in una sola frase, ma come al solito ne mancano altri e per questo facciamo ammenda con la tradizionale pagella post eventi clou. Pagella che sappiamo gradite e che speriamo possa stimolare una bella discussione ippica.
Che parlino i numeri!
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Roma giornata clou, bastano gli ospiti per i nostri rating? In Francia si sciopera.
Domenica importante a Capannelle, con il Lydia Tesio, unico Gruppo 1 ancora in essere in Italia, e due Gruppi 3, il Ribot e l’Aloisi, e una Listed, Divino Amore, a completare un programma molto interessante.
Farmah domina l’Aloisi
Domenica romana che proponeva l’Aloisi come piatto forte. Il gruppo 3 per velocisti sui 1.200 non ha deluso le attese e la vittoria ha arriso all’ospite francese Farmah che ha dominato l’edizione 2014 dall’alto di una forma inarrivabile per i nostri.
Alla partenza era la favorita francese a prendere la corda con al proprio esterno Harlem Shake ed Heige che cercavano di mantenere il ritmo imposto dall’invader. Leggi il seguito di questo post »
Roma: un bell’Aloisi e due Listed
Roma manda in scena un altro appuntamento di spicco della stagione autunnale con la disputa dell’ultima pattern italiana, l’Aloisi-ex Umbria per i velocisti di tre anni ed oltre sui 1200 metri.
Il leone Rosendhal (Indian Ridge), Re della pista dritta romana con i suoi tre sigilli nella corsa (nel 2010 sotto la regia dell’indimenticato Armando Renzoni, nel 2012 e 2013 per Alessandro Botti) punta ad un clamoroso poker, per niente impossibile vista la forma, documentata da due convincenti vittorie a Longchamp e Fontainebleu seppur a reclamare (stesso percorso di avvicinamento degli ultimi due anni), l’attitudine al pesante e al tracciato, oltre alla monta di un lanciato Cristian Demuro, fresco runner up del Criterium de Saint Cloud. Leggi il seguito di questo post »