Notti di corse
Dopo la chiusura della stagione milanese una boccata d’ossigeno per l’ippica lombarda arriverà stasera con la riapertura, quanto mai importante, dell’ippodromo varesino delle Bettole. Dopo l’incendio dello scorso marzo e tutte le vicende politiche che hanno caratterizzato l’impianto prealpino sembrava impossibile arrivare a poter disputare la riunione estiva, che invece fortunatamente partirà stasera con due appuntamenti settimanali, il martedì e il sabato. Quattro gli eventi tecnici di maggior spessore da segnare sul calendario per questo mese di luglio: l’Ermolli in programma martedì 8, il Benetti sabato 12, il Borghi sabato 19 ed il Criterium Varesino programmato per il 26.
Stasera convegno di ordinaria amministrazione con una maiden per i due anni posta come clou della serata: la grizzettiana Chanel Tango, terza all’esordio in una discreta maiden milanese, accentrerà il pronostico, contro la solida Lampeya, piazzata a reclamare nelle due ultime uscite milanesi, e l’inedita Siba Guadalupa, una Martino Alonso affidata ad Alessandro Fiori. L’altra prova più ricca della serata è un handicap per le femmine di tre anni ed oltre con la top weight Jadesnumberone, in discesa di categoria, misurata dalla Gasparini Marmotta, a segno a Grosseto all’ultima uscita, dalla Dioscuri Prestige Roses, in arrivo dalle maiden, e dalla velenosa Tubinga, pedina di un team in grande spolvero come quello di Diego e Sergio Dettori.
Intanto da una conferenza stampa di Guido Borghi, presidente della Svicc (Società Varesino incremento corse cavalli), arriva la notizia del probabile arrivo del trotto alle Bettole. Il Ministero ha dato l’ok, si parla di un investimenti di circa un milione di euro per la nuova pista che sarà pronta per gennaio 2015. “I lavori di adeguamento della pista partiranno a breve – spiega il presidente della Svicc -. Il nostro progettista dice che a ottobre saranno ultimati, ma credo realisticamente che si andrà a gennaio». Il costo dell’adeguamento tecnico dell’ippodromo e della pista è di circa un milione di euro che si va a sommare al milione e 300 mila euro già investiti in questi anni dalla Varesina per potenziare l’impianto. “La pista attuale di galoppo – spiega Borghi – va allargata di almeno quattro metri e portata a 1000 metri di lunghezza, come tutti gli ippodromi di prima fascia (attualmente è di 1.200 metri), va inoltre costruita una via di fuga». A detta del presidente, le caratteristiche dell’ippodromo di Varese sono straordinarie per il trotto, in quanto il raggio di curva della pista è molto ampio, circa 85 metri. «Siamo messi meglio di Firenze e Torino – dice Borghi – e siamo secondi solo a Milano e Roma”. Se Varese torna ad accendere i riflettori per la riunione estiva lo stesso non si può dire del Caprilli di Livorno, con
l’impianto ardenzino che vive ore di attesa per un futuro sempre più incerto. L’ippodromo livornese inizia infatti una nuova corsa contro il tempo in quanto il 27 giugno il Tar avrebbe dovuto pronunciarsi sul braccio di ferro tra Alfea e amministrazione Cosimi, e decidere di fatto se è alla società pisana che spetta la gestione dello storico impianto livornese. Invece, su richiesta della stessa Alfea d’intesa col Comune che adesso issa la bandiera dei Cinque Stelle, tutto è stato rimandato a ottobre. Mentre Palazzo Civico deve decidere a chi saranno affidate le corse estive.
È il presidente di Alfea, Cosimo Bracci Torsi, a spiegare in una nota che “per non ostacolare lo svolgimento della stagione di corse, con il conseguente ulteriore danno per gli operatori ippici, Alfea, d’accordo con il Comune di Livorno, ha ottenuto il rinvio al 29 ottobre della discussione del ricorso presentato al Tar”. “Questo rinvio – aggiunge – permetterà alla neo insediata amministrazione comunale di prendere esatta cognizione dell’intera vicenda del Caprilli”. Per quella data, conclude il presidente, “Alfea, certa della validità dei propri diritti, si augura una conclusione positiva e amichevole che le permetta di gestire e rilanciare l’ippodromo livornese, pur nella difficilissima situazione che attraversa il comparto, alle condizioni a suo tempo stabilite”. Nel frattempo il neo sindaco Nogarin ha chiesto di modificare una parte del bando che era stato pubblicato prima delle elezioni. Un bando per la gestione temporanea del Caprilli – deciso per assicurare l’attività dopo la rottura con Alfea – che Nogarin ha voluto abbassare da quattro a un anno.
“Abbiamo fortemente cercato questa soluzione con Alfea e ottenuto il rinvio per poter fare le corse in regime di urgenza – ha spiegato il sindaco – se avesse ottenuto la sospensiva sarebbe andato tutto a gambe all’aria. Abbiamo rivisto il bando, proponendo un affidamento di emergenza di un anno. Alfea lo ha ritenuto coscienzioso, a garanzia della manutenzione dell’impianto. I due soggetti che si erano presentati (un’Ati facente capo agli ippodromi di Follonica e Siracusa ed una cordata nella quale spicca il nome Dioscuri, con l’allevatore e proprietario Giuseppe Botti) si sono fatti avanti di nuovo: ieri abbiamo iniziato a valutare le offerte, nel frattempo ho dato mandato d’iniziare la sistemazione del Caprilli». Obiettivo: salvare corse e posti di lavoro.
Edoardo Borsacchi@Edobor88Edoardo