I due anni fanno sognare l’Italia!
Diciamoci la verità, nessuno nemmeno il più inguaribile ottimista, avrebbe scommesso un euro che alla fine della seconda super giornata milanese il risultato avrebbe arriso ai nostri.
Un 2 a 1, con i nostri “goal” che sono arrivati, per giunta, nelle due prove principali, che rinfranca lo spirito dopo le ultime batoste. I problemi ci sono ugualmente, ma affrontarli dopo un franco successo è indubbiamente meglio.
Adesso però passiamo la parola ai voti, ci tengo a evidenziare che ho apprezzato molto i vostri commenti sull’ultimo pagellone, dove avete compreso appieno come questi non siano giudizi inappellabili, ma solo uno stimolo a dibattere e a approfondire la comune passione.
Aloa voto 8.
La femmina della Incolinx è stata devastante, oso dire in misura forse ancora maggiore rispetto al compagno di colori Vero Atleta che ha trionfato nel Gran Criterium.
La facilità con la quale è scattata in retta e ha disposto delle avversarie ci fa comprendere come questa figlia di Cracksman abbia davvero una qualità sopra standard per l’Italia. Indubbiamente la paternità può averla aiutata su un terreno leggermente pesante, ma quando Dario Vargiu le ha chiesto l’allungo sembrava volasse e questo non può essere solo frutto di una predisposizione al terreno.
Seconda arrivata, a un paio di lunghezze, l’invader Evina (voto 6/7) che dà una linea più che buona alla nostra, visto che la figlia di Kodiac è già terza in Listed e quarta in Gr3, contro i maschi. Terza piazza per Dark Chocolate (6,5) che ha corso da protagonista e alla fine ha subito lo sforzo su un terreno davvero faticoso. Quarta Beirut (6+), seconda nella precedente Listed vinta da Aloa. Un poker che, quantomeno per il rating della prova, rappresenta quanto di meglio potessimo sperare per salvaguardare lo status.
Aloa, con l’aggiunta della lettera H, è il saluto hawaiano e quindi anche noi salutiamo questa bella ragazza con un Aloha e le diciamo arrivederci al prossimo anno, con la speranza che possa continuare a farci battere il cuore come ieri!
Vero Atleta voto 7/8.
Il lavoro del valutatore è spesso ingrato. Infatti ci piange il cuore a dover dare un voto leggermente inferiore allo splendido vincitore del Gran Criterium 2022, che quanto a grinta mostrata vale il massimo dei voti.
Il figlio di Gleneagles ha fatto vedere un carattere davvero fuori dal comune, infatti ai 400 finali sembrava non riuscire a tenere testa alla progressione di un Duc De Morny (7+) davvero spavaldo, ma poi, grazie anche alla solita monta sopraffina di Vargiu, ha cambiato passo e ai 200 finali si è messo in caccia del battistrada e del tedesco De La Soul (6/7) e a 50 dal palo li superava per andare a siglare una doppietta storica per la giubba Incolinx. Nel finale una grande rimonta anche di See Paris (7) che però doveva accontentarsi del terzo davanti a De La Soul.
Anche in questo caso il quartetto finale testimonia di una corsa qualitativa che dovrebbe soddisfare ampiamente le richieste del Comitato Pattern.
Sir Polsky voto 6,5.
Il St Leger Italiano e questo stayer tedesco hanno un feeling particolare, infatti l’ultima affermazione dell’allievo di Grewe fu proprio in questa corsa nel 2020. Stavolta una grossa fetta di merito va a un Silvano Mulas perfetto, che ha seguito la scia di Party House (6+) e nei 400 finali ha spostato e con forza ha avuto la meglio sulla femmina da Camelot che a sua volta precedeva Diamantis (6). Male Atzeco che non riusciva a opporre nulla ai suoi avversari e chiudeva quinto dietro anche a Ankunft.
Come valutare la prova? Difficile sostenere si sia trattato di una corsa con rating elevato, ma crediamo sia un problema generale delle corse su questa distanza in Italia. Non possiamo pensare di avere un reale bacino da cui attingere se non creiamo un circuito che permetta a proprietari e allevatori di investire su soggetti che per loro natura necessitano di tempi più lunghi e di una programmazione meno schizofrenica di quella odierna.
Voto 10 al ricordo di Felice Villa e Francesco Bruto.
Chiudiamo questo pagellone menzionando due bellissimi momenti che abbiamo vissuto ieri a San Siro, cioè il ricordo di due protagonisti del nostro mondo, che sono stati onorati con grande passione dal pubblico e dagli addetti ai lavori.
Felice Villa, tramite la storica Effevi, ha rappresentato uno dei proprietari più vincenti di sempre. Quasi ridondante ricordare le decine di grandissimi campioni che hanno vestito il gialloblu di casa Villa, da Crackerjack King a Jakkalberry, da Cherry Collect a Dylan Mouth, passando per Goldstream e tantissimi altri che hanno portato Felice e sua figlia Federica tante volte sul gradino più alto del podio. Davvero bello che a premiare la Scuderia Dell’Orso, vincitrice della prova con Padre Daniele, sia stata la nipote Camilla.
Altrettanto emozionante il ricordo di Francesco Bruto, manager di fantini e grande appassionato, che ha visto l’ex Sindaco Pisapia e due membri delle Istituzioni Milanesi e della Provincia presenziare e premiare la vittoria di Love Revolution, di proprietà di Manuel Besana e montato da Luca Maniezzi, grande amico di Francesco e davvero emozionato in questa occasione.
Queste occasioni rappresentano quel senso di comunità ippica che non va mai perso e che anzi serve per serrare le fila e capire che non siamo tanti individui che lottano da soli, ma un gruppo che condivide una grande passione.
Antonio Viani@Derbywinnerblog