Capannelle Champions Day, voti e impressioni!

Postato il

romagna mia lydia tesio 22Dopo i due convegni top di Milano, il 15 (QUI) e 23 settembre (QUI), è la volta di Roma a presentarsi con il vestito di gala per il proprio Champions Day.

Una giornata alla quale abbiamo voluto partecipare non solo per potervela meglio descrivere, ma anche perché alla fine la vera passione è trovarsi al campo, salutare gli amici e gustare quella splendida emozione che sono le corse dei cavalli. Soprattutto se pensate che le corse non vi interessino più, fate una prova, tornate in ippodromo, magari proprio per una di queste giornate, e poi mi saprete dire… Ma adesso torniamo a bomba con i voti!

Romagna Mia voto 10.
Il voto per la splendida figlia di Mastercraftsman vincitrice del Lydia Tesio è la somma di tanti fattori, questo lo dico per coloro che magari storcono il naso per un voto così alto in un Gr2, insomma per i criticoni seriali, per capirci.
Innanzitutto la prestazione tecnica che innegabilmente è stata valida. La progressione da centro pista per battere Sopran Basilea (voto 7,5) denota una qualità fuori dal comune, acuita per di più dal fatto che si tratta di una tre anni solo alla sesta corsa in carriera. Bravo Alberto Sanna a portarla in posizione di sparo senza sprechi.
Alcuni intoppi non le hanno permesso di prendere parte alle Oaks, ma siamo certi non avrebbe sfigurato. Quale che sia il futuro siamo fiduciosi di aver trovato un’ottima cavalla che oggi vale certamente un tentativo all’estero. Questa convinzione nasce anche dal fatto che al terzo posto abbiamo Lyrical (voto 7) una sorta di metronomo della forma italiana e al quarto Norge (6,5) altra cavalla che porta in alto il livello della corsa. Peccato solo la stecca di Atomic Blonde che dopo l’affermazione nel Verziere e le varie piazze stagionali in Gruppo ci avrebbe dato un ulteriore tassello di qualità.
Alla bella prestazione tecnica, come detto, dobbiamo aggiungere i punti in più nel voto finale per il team che ha preparato la vincitrice, ovverosia la famiglia Di Dio. Padre e figlio rappresentano quella passione e competenza, chiamatela artigiana se volete, che fa grande l’Italia in tanti settori e che certo non è da meno nell’ippica. Vederli felici e commossi al tondino riconcilia con lo sport.cantocorale roma 22 Assistere alla foto del gruppo degli amici di Manuel con la coppa è qualcosa che non si vede spessissimo da noi, ma è stato emozionante. Ragazzi che erano felici per la vittoria dell’amico, nessuna divisione solo una passione enorme per l’ippica che ci accomuna. Continuate così, abbiamo bisogno di sempre più passione e più gioventù. Direi che dopo queste righe si spiega facilmente il perché di un voto che rappresenta un tributo non solo alla vincitrice ma al nostro splendido sport.

Cantocorale voto 9.
Repubblica, Milano, Roma. Nella stessa stagione. Bisogna aggiungere altro? Il 9 è il minimo per un simile filotto.
Cantocorale ha dimostrato di essere il miglior anziano d’Italia senza se e senza ma. Il figlio di Helmet (stallone residente in Italia…) è davvero una macchina quasi perfetta sulle distanze attorno ai 1800-2000. Lasciate perdere il fatto che ci fa sempre storcere il naso vedere il Milano a 2000 e non a 2400, ma cosa davvero può fare di più un cavallo come lui? Se poi a questa Hat Trick volesse pure aggiungere il Tesio del prossimo 13 novembre sarebbe quasi un dono divino. Non osiamo forzare il team Blueberry, ma sappiate che il 10 lo abbiamo evitato oggi, per poterlo usare in futuro…
Perfetta la strategia del Grizzly di prendere subito la schiena del front runner Tiaspettofuori che ha imposto un ritmo tutto sommato buono. In curva Atzeni, gran monta per il nostro Andrea, ha messo ancora più pressione al battistrada e lo ha superato all’intersezione delle piste. Queste mosse a nostro parere sono state decisive perché così facendo il figlio di Helmet ha fatto sentire agli avversari tutti i 2.000 metri di Roma e ha di fatto neutralizzato o comunque ridotto al minimo possibile la grande dote di alcuni suoi avversari, il cambio di passo. Difatti Tempesti (voto 7+) si è trovato a piazzare la bordata non da vicinissimo e quindi agiato umbria 22pur riuscendo a ricucire gran parte del distacco non ha completato la rimonta in pieno. Cosa che invece stava riuscire al tedesco d’Italia Sean (voto 7/8) che alla fine è giunto a mezza lunghezza dal primo. Quarta piazza per See Hector (6,5) che torna su buoni livelli e che forse gradirebbe qualche metro in meno.

Agiato voto 7/8.
Il miglior sprinter d’Italia.
Back-to-Back nell’Umbria e chi pensava che il figlio di Bated Breath avesse perso qualità dopo Longchamp è stato silenziato.
Anche in questo caso parte del merito va al team Grizzetti e ad Atzeni che sapendo la tattica pancia a terra di Django hanno forzato la partenza per mettersi alle spalle dello scatenato leader che ha imposto un ritmo pazzesco fin dai primi metri. Ovvio che poi nel finale questo schema ha presentato il conto e qui Agiato è venuto fuori piazzando lo scatto perentorio che sappiamo. Seconda piazza per Il Sindacalista (voto 6/7), che continua l’ascesa verso il top degli sprinter nazionali, grazie anche a un colpo di reni firanmto da Dario Vargiu. Terzo posto per Raifan su Collinsaby e IPompierdiviggiu che confermano il valore. Solo sesto Go Athletico ma a contatto del gruppone dietro il vincitore, a nostro parere ha pagato i parziali e una tattica contraria a quanto accade in Francia.

Sirjan voto 7/8.
Il due anni da Zarak (uno stallone che si sta imponendo a furia di risultati interessanti) ha dominato la prova di Gr3 sui 1800. Semplicemente troppo superiore agli altri. Partito in testa, si è presto staccato dal gruppo imponendo un bel ritmo e in retta ha semplicemente allungato ancora…
Il suo valore è ulteriormente testimoniato dalla perdita della seconda moneta da parte di The Blades (6+) che, seppur non da vicino, ha provato a impensierire il front runner, ma così facendo ha perso la seconda piazza a favore di Alf Moon (6,5) che nel finale lo ha giustiziato. La Darius Racing, proprietaria del cavallo, è abbonata a questa corsa, avendola riportata ben 3 volte esirjan berardelli 22 merita un voto altissimo per continuare a credere nelle nostre corse e presentare sempre cavalli nelle corse top italiane. Certo spesso dobbiamo inchinarci alla loro superiorità ma volete mettere quanto sia importante per noi poter misurarci con il top level tedesco? Holger Faust, il rappresentante della casacca verderosa, ha già affermato che salvo imprevisti Sirjan dovrebbe presentarsi al via del nostro Derby 2023, speriamo davvero sia così.

Rubaiyat voto 8.
Il voto è un filo più alto perché il vecchione da Areion ha una tale costanza nel venire a correre qui da noi che è davvero il minimo dargli un mezzo voto in più. Nel Ribot, Mem Luciani, ha fatto il suo al meglio, anche contro terreno se volete e solo la sua classe lo ha salvato da una prestazione sopra le righe di Mordimi (7,5) che nel finale si è prodotto in una rimonta pazzesca che pareva poter giungere a conclusione. Promettente anche il terzo di Breughel (7+), che continua nel suo percorso di ascesa e che aspettiamo il prossimo anno per la definitiva consacrazione. Di valore anche il quarto di Some Respect che precede Il Grande Gatsby.

Such A Shame voto 6/7.
In apertura il Livermore Divino Amore, la Listed sulla velocità per 2 anni, dove il figlio di Brazen Beau ha dimostrato di avere le migliori armi e di essere un interessante prospetto.
Subito dietro troviamo Miobello (6,5) un Samysilver (altro stallone italiano che si sta ben comportando) che ha dato continuità alla bella prestazione precedente, anticipando Chianalea (6,5) e New Collection (6+) dalla quale era lecita attendersi una prestazione più incisiva.

rubaiyat ribot 22Con questa ultima valutazione terminiamo i voti della giornata. La sensazione è che pur apprezzando gli invader presenti sia in parte mancato il confronto con il massimo livello straniero.
Soprattutto se lo confrontiamo con la giornata del Jockey ambrosiano. Questo potrebbe essere in parte dovuto alla decisione di anticipare la data della giornata.
A nostro personale parere diventa imprescindibile rivalutarne la collocazione temporale, da anni spingiamo perché si posizioni quella che a tutti gli effetti è l’ultima grande giornata italiana più in là nel calendario.
Davvero pensiamo sia così negativo organizzarla a fine novembre? Così facendo risulterebbe l’ultima vera opportunità per le scuderie europee per ottenere un importante neretto. Pensiamoci e discutiamone assieme, così come sulla distanza comune tra Roma e Lydia Tesio. Ha senso fare due corse identiche lo stesso giorno? Per noi no e la scelta è tra allungare una delle due (il Lydia Tesio a nostro parere) oppure evitare la concomitanza, cosa non semplicissima visto che Milano ha corse altrettanto importanti nel periodo autunnale.
Ultima chiosa, le tribune si sono presentate abbastanza gremite e questo è importante. Riteniamo che non far pagare l’ingresso alla lunga sia un fattore controproducente, ma è innegabile che le varie iniziative hanno portato spettatori.
Piccolo consiglio, evitiamo per il futuro di iniziare i convegni alle 13.15. Rende davvero difficile per chi arriva da fuori in giornata essere all’ippodromo con il dovuto anticipo. Sarebbe bastato posticipare di una mezzora per consentire a tutti di godersi a pieno la giornata, senza inutile fretta. Per il resto la giornata di sole capitolina ha fatto da sfondo perfetto per un Day at the Races che abbiamo comunque apprezzato in toto.

Antonio Viani@DerbyWinnerblog

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...