Le precisazioni di Paolo Romanelli
Premessa: DerbyWinner nasce con lo scopo di raccontare un mondo affascinante come quello ippico e per portare alla ribalta argomenti e problemi legati al nostro settore, in modo da discuterne assieme senza preconcetti, il tutto per trovare, ove possibile, soluzioni per migliorare il nostro sport. Questo è lo spirito che ci anima, la polemica fine a sé stessa non ci appassiona.
In quest’ottica ospitiamo le precisazioni di Paolo Romanelli rispetto all’intervista al Presidente ANAC, Isabella Bezzera (Leggi QUI). Intervista seguita a quanto il Dottor Romanelli aveva proposto (Leggi QUI e QUI). Funzione di DerbyWinner è dare ai lettori tutti i mezzi per farsi da soli la propria opinione e per cercare loro stessi le soluzioni, senza indicazioni da parte nostra o endorsement, perché il bello di questo blog è che ha ospitato e ospita tante persone e idee, condivisibili o meno, però tutte legate dalla passione per lo sport. Qui di seguito la lettera di Paolo Romanelli.
Sono molto felice di aver stimolato già da marzo una discussione per il miglioramento e l’ottimizzazione delle aste yearling SGA 2016. Essendo stato chiamato personalmente in causa, in una recente intervista su DerbyWinner dalla Presidentessa ANAC Isabella Asti Bezzera, e mantenendo uno spirito costruttivo e positivo desiderando come tutti il successo delle stesse aste SGA come prima opportunità di rilancio di tutto il Galoppo Italiano, ho necessità e dovere di fare alcune precisazioni.
Nell’intervista la Dottoressa Bezzera afferma: “Ricordo che, dal 2009 al 2012, ANAC aveva in essere una collaborazione con il Dottor Romanelli”.
Devo evidenziare che la mia collaborazione ufficiale con la Società ASTE SGA si è svolta solo negli anni 2011 e 2012, quindi 2 anni e non i 4 anni 2009-2012. Negli anni 2009 e 2010, ma anche precedenti, ho ricevuto dalla SGA 15-20 cataloghi per anno che, a mie spese, ogni anno ho distribuito ad agenti USA, senza alcuna promessa di acquisto, solo un gesto di cortesia nei confronti del Presidente SGA Dr. Umberto Pianca.
Nel 2011 grazie al mio interessamento l’agente USA Alan Quartucci è venuto in Italia per andare a trovare i suoi genitori che abitano a Firenze e dopo è andato a Milano alla SGA, ha ritirato il catalogo la mattina stessa dell’asta (questo per chi dice che se non c’è qualità gli agenti stranieri non vengono) ha letto il catalogo, ha visionato 15-20 yearlings, ha chiamato un paio di suoi proprietari USA per chiedere di fargli comprare uno yearling e Earle Mack ha accettato. Così si è concretizzato l’acquisto di uno yearling da Cape Cross per 64mila euro, poi chiamato Guest of Honour.
Lo yearling è stato pagato in meno di un mese dalla data d’acquisto, è entrato nelle Scuderie di Luca Cumani dato che non c’era mai stata alcuna intenzione di trasferirlo in USA, poi è passato in allenamento con notevole successo da Marco Botti. Mi preme sottolineare che Alan Quartucci ha usufruito di un rimborso viaggio di mille euro come acquirente estero, è rimasto soddisfattissimo di tutta l’esperienza e più volte mi ha confermato che tornerebbe alla SGA di corsa (anche senza catalogo) se soltanto non ci fosse la concomitanza con Keeneland.
Sempre la Signora Bezzera: “….e in questi quattro anni la concomitanza (con Keeneland) era abbastanza bassa, perché per due anni si trattava solo degli ultimi due giorni e per i restanti solo sull’ultimo giorno. Una concomitanza limitata e presente solo negli ultimi giorni, quelli notoriamente meno appetibili. Inoltre erano anni dove le nostre aste potevano presentare cataloghi nutriti con oltre trecento cavalli iscritti.”
Qui sotto riporto la scaletta delle date SGA e Keeneland September dove si può facilmente vedere che le cose stanno diversamente da quanto sopra affermato:
- 2009, Asta SGA (319 lotti in catalogo) 21-22 settembre, Keeneland dal 14 al 28 settembre;
- 2010, Asta SGA (320) 23-24 settembre, Keeneland 12-26 settembre;
- 2011, Asta SGA (272) 16-17 settembre, Keeneland 11-24 settembre;
- 2012, Asta SGA (174) 21 settembre, Keeneland 10-21 settembre.
Sulla sua affermazione: “Dunque mi pare che di fondo ci sia uno scarso interesse da parte degli americani e lo posso anche capire, visto che sono cavalli differenti nel tipo di impiego, penso all’erba rispetto al dirt, da quelli che a loro interessano davvero. Poi loro ne hanno talmente tanti di cavalli in patria che muoversi per venire a vederne così pochi da noi e acquistarne è una necessità poco sentita”.
Ognuno ha le sue idee, però a metà marzo sono andato a Ocala per le aste OBS e lì ho incontrato il mio amico Emmanuel de Seroux di Narvick International e a lui ho fatto presente il pensiero sopraesposto.
Vi riporto la sua risposta: “Ma no Paolo, gli Americani hanno tremendo interesse ad acquistare in Europa, basta scorrere i risultati di Tettersalls, Goffs e Arqana degli ultimi anni, non ci sono mai stati tanti compratori USA in Europa come negli ultimi 3 anni.
“Alcuni esempi di acquirenti (tra parentesi i prezzi di aggiudicazione e le paternità, ndr): Justin Casse (yearlings per €250 000 e €113 000 ad Arqana), Solis/Litt ( €250 000 Siyouni a Arqana) Gatewood Bell (€200 000 Galileo filly a Goffs) Fiona Shawn per Marc Keller, Shawn Dugan per Neil Drysdale, Wesley Ward, Peter Bradley, David Ingordo, l’anno scorso ho visto per la prima volta a Tattersalls Nial Brennan di Ocala, gli agenti Francesi Hubert Guy e Michel Zerolo (Oceanic Bloodstock) comprano anche per clienti Americani, io stesso come Narvick International ho comprato in Europa per gli USA. Due i motivi principali, primo il cambio, il dollaro è molto più forte rispetto a Euro e Sterlina rispetto al passato, secondo la necessità di nuove linee di sangue.
“Vedrai che ci saranno sempre più compratori Americani alle aste Europee, il dirt è un luogo comune ormai privo di ogni fondamento”.
Gli ho anche chiesto un suo parere sulla data delle aste SGA 2016 e sulla proposta di spostarle alla domenica sera del 24 Settembre dopo il Gran Premio Vittorio Di Capua, Gr. I.
“La concomitanza con Keeneland è estremamente penalizzante, il 16-17 Settembre tutto il mondo ippico è a Keeneland, dopo i 3 giorni superselezionati dal 12 al 14 e il 15 di sosta, il 16 inizia l’asta “vera” e proprio per quella data arrivano a Keeneland tutti gli agenti Europei. La domenica sera 24 andrebbe bene, ma perché non il sabato 23?”
Perché sabato, a Newmarket, c’è una grande giornata di corse.
“E allora ? Io non ho mai trascurato l’ispezione di yearlings e fattrici o le aste per andare alle corse, per me è stato sempre più importante fare il mio lavoro che andare alle corse a stringere le mani o a infilarmi mio malgrado in tutte le foto. Qualunque agente che si rispetti la pensa come me”.
Di mio aggiungo solo che a Ocala ho incontrato Bob Baffert, che oltre a essere stato il noto allenatore di American Pharoah e di mille altri campioni, è l’allenatore di Moonlight Drive il tre anni da Red Rocks (ricordiamo che è un prodotto 100% Made In Italy, ndr) che ha vinto bene al debutto a Santa Anita. A suo parere potrebbe essere il miglior tre anni sull’erba di quest’annata. Red Rocks ora funziona alla Calumet che lo ha inserito tra i suoi tre migliori stalloni e sarebbe molto disponibile ad acquistare i suoi yearling, ovvio se l’asta non fosse in concomitanza con Keeneland.
Questo è quanto, ringrazio per lo spazio concessomi e mi scuso per la lunga risposta ma mi premeva puntualizzare questi aspetti perché afferenti alla mia persona e al mio modo di essere e lavorare per il bene dell’ippica.
Ultima aggiunta, oltre a essere un grande appassionato di galoppo, titolo del quale sono orgoglioso, sono particolarmente coinvolto nel settore visto che sono stato proprietario di 7 cavalli, una fattrice, ho importato in Italia 49 purosangue di proprietari USA, 5 stalloni di proprietà o comproprietà USA, ho fatto trasferire 5 fattrici francesi dalla Francia alla monta in Italia.
In USA ho collaborato intensamente con notevole reciproca soddisfazione con la Golden Horse di Giuliano Fratini, Scuderia AJB, Allevamento S.Uberto e Scuderia Fert, ho siglato l’accordo di Gemellaggio fra Pisa e Ocala e ho contribuito, spero, alla bilancia pagamenti introiti per lo stato Italiano con la vendita all’estero di un discreto numero di importanti purosangue di proprietà Italiana.
Paolo Romanelli
15 aprile 2016 alle 22:56
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