Gasparini uno-due nel Pisa di Nice Name e City Of Stars! Shocking Blu nel Toscana!
La domenica bestiale è passata. Bestiale nel senso di folle, per via dell’ennesima scelta autodistruttiva di proporre i tre migliori campi nazionali di galoppo in contemporanea, Pisa con la sua giornata clou, Premio Pisa e Regione Toscana come pilastri, e Milano e Roma entrambi con prove interessanti e talvolta simili a quelle pisane.
Una scelta sperimentata già la scorsa settimana e che avevamo aspramente criticato – sì perché gli errori nell’ippica italiana non si correggono ma si reiterano perseverando nella più cieca ostinazione – e che ieri potrebbe aver raggiunto il suo apice.
Visto che tanto le nostre sono parole al vento, nessuno del Ministero ha la benché minima intenzione di porre mano a una programmazione pessima e nessuna delle categorie pare avere più voglia di cercare di opporsi (chissà mai perché) cerchiamo di trovare un poco di sollievo nell’analisi delle corse principali della domenica delle Palme.
Partiamo dai due clou pisani con la Listed per tre anni sul miglio di pista grande, il Pisa, che ha visto uno svolgimento inconsueto e un finale inaspettato.
In nove al via, dopo la sgabbiata i due estremi della quota si ergevano a protagonisti, Apache Kid (Daggers Drawn) a oltre 19 al tot prendeva la testa spedito e scappava di gran lena provando una strategia abbastanza scontata viste anche le poche chance di vittoria, alla mossa abboccava il meno preventivabile, ovvero il favorito, ben sotto la pari, Voice Of Love (Poet’s Voice) della Effevi con in sella Branca, che prendeva subito la coda del battistrada e lo seguiva nella sua andatura a testa bassa. I due proseguivano per tutta la curva a tutta birra trovandosi all’ingresso in retta con circa due lunghezze sul gruppo sgranato, dove i primi inseguitori erano Streetcore (Footstepsinthesand) ed Exclusive Potion (Elusive City).
Ai 400 finali Apache alzava bandiera bianca lasciando l’allievo di Stefano Botti da solo a difendersi alla corda dalla rimonta del gruppo che pareva avere molto più freschezza da poter mettere in campo. A centro pista ai 200 finali erano i due di Gasparini a prendere il sopravvento con Nice Name (Royal Applause) che sopravanzava il compagno di training City Of Stars (Lilbourne Lad) andando a riportare il 126esimo Premio Pisa. Al terzo Exclusive Potion non lontano dai primi due e infine Voice Of Love (VIDEO QUI).
Come sarebbe potuta andare con uno svolgimento differente e meno dispendioso per Voice? Difficile da dirsi, l’impressione è che l’Effevi sia soggetto maggiormente talentuoso ma certo Nice Name non ha rubato nulla e anzi sarà molto bello rivederli alla prossima occasione magari nel Parioli. Intanto evidenziamo che il Gaspa ha fatto una doppietta storica da allenatore nella classica, una prestazione super che va diretta negli annali.
L’altra Listed, il Regione Toscana, sui 2200 per quattro anni e oltre, ha scontato l’incapacità di programmazione dell’ente centrale, nella scarsa partecipazione, solo cinque adesioni, grazie anche al Tupini, condizionata sui 2400 in pista Derby, che si correva a Roma lo stesso giorno, complimenti a chi si occupa del calendario…
Come detto, pochi partenti e ben tre in arrivo da Cenaia giunti ai primi tre posti con l’unico targato Effevi sia proprietà sia allevamento, Shocking Blu (Champs Elysées), che alla fine di un duello a tre si è imposto di forza davanti ai rivali con Mickai (Mujahid) che dopo aver lottato e sperato nel traguardo pieno si è visto soffiare anche la piazza d’onore da Keshiro (Shirocco) che al largo lo anticipava poco prima del palo (VIDEO QUI).
Peccato non aver potuto assistere a una sfida con più partenti, ma la vittoria del team gialloblu non va certamente sminuita anche perché vale il neretto maiuscolo dopo il secondo nell’Italia.
La terza prova di spicco era il San Rossore, handicap principale sul miglio, anch’esso in concorrenza con un’altra prova romana, e dunque con solo sette partenti, un numero davvero misero se pensiamo agli anni passati. Doppietta di giornata per la Effevi con Clockwinder (Intikhab) che a un anno di distanza ritorna vincitore nel giorno del Pisa, l’anno scorso aveva riportato proprio la Listed per i tre anni.
Branca memore dello scherzetto appena subito nel Pisa – solo chi non fa non sbaglia e dunque nessun processo al bravo Fabio – si mette nel mezzo del gruppo lasciando a Corral Canyon (Gladiatorus) il ruolo di battistrada. In dirittura non appena trovato lo spazio lancia il suo allievo all’inseguimento dei primi e dopo una battaglia di un centinaio di metri con il coriaceo Carolwood Drive (Verglas) ne ha la meglio e va a concludere vincitore con quasi una lunghezza sull’allievo di Gasparini, duello che si ripete, che precede Alexanor (Pivotal) che come al solito fa una gran rimonta finale senza però mai centrare il bersaglio grosso (VIDEO QUI).
Ultima considerazione per il pubblico di Pisa che va ringraziato ogni anno non soltanto perché gremisce in ogni ordine di posto l’impianto toscano ma anche perché è un pubblico che partecipa, gioisce e si arrabbia per i suoi beniamini, un pubblico che va coccolato e soprattutto un pubblico che non si merita che la giornata faro della sua stagione venga messa in concorrenza con altre giornate chissà se prima o poi chi di dovere lo capirà, ippodromi in testa.
Antonio Viani@DerbyWinnerblog