Diamo i numeri… del Derby!

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numeriIeri vi abbiamo raccontato in presa diretta la domenica romana del Derby, una faticaccia dalla quale però siamo usciti davvero contenti, perché durante tutta la giornata ci avete fatto sentire il vostro apprezzamento e perché così facendo ci date lo sprone per andare avanti, noi che non abbiamo aiuti economici o sponsor importanti e quello che facciamo giornalmente nasce dall’amore che abbiamo per lo sport dei Re.
Oggi vi proponiamo un nuovo gioco: diamo i numeri! O meglio, diamo i voti alla giornata di Capannelle, un modo divertente per ricordare i momenti migliori di ieri, ovviamente attendiamo i vostri commenti e i vostri di voti.
8. Aggiungiamoci tre zeri per raggiungere il numero di spettatori presenti alle Capannelle nella giornata del Derby. Numeri buoni, magari non giganteschi vista l’importanza della giornata, cifre però che testimoniano ancora una volta che il pubblico risponde se l’evento è ben confezionato e se l’ippodromo è accogliente. La vera sfida adesso è quella dicapannelle riuscire a replicare più spesso questi risultati, come? Togliendo l’ippica dalla routine e creando eventi che richiamino il grande pubblico.
6,5. Questo voto è la media tra l’ottima conduzione televisiva della giornata del Derby, sapientemente affidata a un bravissimo Andrea Zanoboni, competente e mai sopra le righe, come si conviene al conduttore da studio, al quale daremmo un bell’otto e al cinque che daremmo alla cacofonia di voci che si parlavano una sopra l’altra dall’ippodromo. Sia chiaro non vogliamo discutere la bravura dei vari inviati sul campo, anzi proprio perché ognuno ha la sua utilità sarebbe necessario riuscire a coordinare meglio le varie voci evitando sovrapposizioni che rendono difficile seguire la trasmissione. Ottime le immagini che hanno colto i vari aspetti della giornata.
1. All’illuminata strategia del Ministero che ha deciso di programmare in contemporanea alla giornata del Derby – innegabilmente la più importante dell’anno per il galoppo – anche un convegno a San Siro galoppo che ovviamente è stato cannibalizzato dalla giornata romana. Non contenti i programmatori hanno deciso di aggiungere anche Modena trotto con un convegno imperniato sul Renzo Orlandi. D’accordo le discipline sono differenti ma era proprio necessario metterle in competizione? È davvero così difficile programmare con intelligenza il calendario? Della serie continuiamo a farci del male…
4. Agli stranieri presenti nel Derby. Devono vederci proprio male dall’estero se pensano di mandare a correre questi cavalli e pensare di avere chance di vittoria. La nostra è un’esagerazione però ci aspettavamo molto di più dagli invader, soprattutto i due tedeschi hanno fortemente deluso. Summer Paradise e Misty Love hanno almeno provato ad animare la corsa prendendo la testa e scandendo i ritmi dall’inizio, ma quando la corsa è entrata nel vivo sono scomparsi. Ancora peggio Graasten che proprio non si è visto. Siamo buoni e diciamo che non sono ancora al top.dylan jockey 2014.4 Rimandati! Oggi siamo noi Italiani a dire agli stranieri: dovete fare i compiti a casa (Merkel Dixit).
7,5. All’ottimo rientro di Dylan Mouth nel Carlo D’Alessio. Il campione della Effevi si è presentato e vinto facile nella prova di rientro. Gli avversari non erano impossibili, però l’impressione data dal figlio di Dylan Thomas è stata bella davvero. Esordio stagionale migliore non c’era per preparare il Milano e la successiva trasferta estera, quelle King George che sono una sorta di Tourmalet ippico ma che rappresentano anche il sogno di ogni vero ippico, qual è Felice Villa.
8. A Falest e a tutto il suo team per l’impresa nel Tudini. Presa la corda non ha più mollato niente, difendendo la posizione dai continui attacchi degli avversari e vincendo con pieno merito davanti al gotha della velocità italiana. Complimenti alla monta sapiente di Federico Bossa e al training di Crisanti che hanno dimostrato che il cavallo si trova a suo agio anche lontano da Milano.
7. Alla nuova versione di Circus Couture. Dopo il Filiberto avevamo storto il naso, ci attendevamo di più dal figlio di Intikhab. Stefano Botti non si è perso d’animo e ha capito che il suo allievo aveva solo bisogno di accorciare la distanza per farci  rivedere le sue qualità. Bravo!
Abbiamo finito… ma certo che no, manca ancora una cosa:
10 e lode. Con il massimo dei voti vogliamo premiare l’immagine di Cristian Demuro che scoppia in un pianto di felicità mentre rientra al dissellaggio in sella a Goldstream dopo la vittoria nel 132° Derby. Una corsa perfetta sotto ogni punto di vista, una simbiosi splendida tra il cavallo, un soggetto fuori dal comune, e il suo fantino che lo ha montato splendidamente. La scelta di andare fin da subito al comando, se vogliamo anche contravvenendo agli ordini pre-gara è stata una decisione perfetta. Questo voto va suddiviso anche con gli altri componenti del team, dalla già ricordata proprietà Effevi della famiglia Villa, fino al Master di Cenaia Stefano Botti. Un dieci con lode non glieli toglie nessuno!
Adesso abbiamo veramente finito. Speriamo vi sia piaciuto il gioco e attendiamo i vostri di voti!

Antonio Viani@AntonioViani75

Un pensiero riguardo “Diamo i numeri… del Derby!

    […] ecco il tre anni Circus Couture per la Effevi. Il figlio di Intikhab dopo il numero compiuto nello Sbarigia, vittoria davanti a Brex Drago e Winklemann, sembra aver trovato la sua distanza preferita nel […]

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