Ebor festival: inizio con il botto!
Australia doveva essere e Australia è stato, in maniera molto convincente.
Le Juddmonte dovevano darci la riprova del fatto che il cavallo del Coolmore fosse un campione vero, ebbene l’allievo di Aidan O’Brien ha superata in pieno l’esame.
Con Joseph O’Brien in sella Australia ha dimostrato in pieno la sua classe nella prova sicuramente più tosta finora affrontata.
All’apertura delle gabbie, come da programma, il battistrada Kingfisher prendeva la testa del gruppo mantenendo un’andatura di tutto riguardo con il compagno Australia che stava coperto in fondo al drappello, appena dietro al leader si posizionava Mukhadram che aveva al suo interno Arod. Dopo l’ingresso nella lunga retta si formava un ventaglio, con Arod all’interno, Mukhadram al suo esterno e leggermente in vantaggio e il duo Telescope e Austalia al suo esterno che iniziavano a spingere, mentre The Grey Gatsby rimaneva ancora coperto dietro questi due. Nell’ultimo furlong e mezzo Australia metteva il turbo sbarazzandosi di Telescope che lo seguiva e andava a vincere nel più facile dei modi e con un passo da dominatore. Molto buono il finale di The Grey Gatsby che pur non guadagnando rispetto all’allievo di O’Brien riusciva comunque ad emergere per il secondo posto davanti a Telescope e Mukhdram, in quest’ordine. (Video QUI)
Per il figlio di Galileo un’affermazione che dissipa qualsiasi dubbio sulla sua reale consistenza ottenuta col piglio del cavallo superiore, soprattutto se pensiamo alle parole concesse dal suo allenatore nel dopo corsa, dove affermava che in caso di sconfitta ci sarebbe stato solo da prendersela con lui, che aveva lasciato che il cavallo prendesse troppo peso. Stranamente attorno a un cavallo che vince due Derby, tra i quali Il Derby per antonomasia, dovrebbero esserci solo certezze ma forse la debolezza della generazione dei tre anni classici di quest’anno ha offuscato anche l’immagine di un campione come Australia. Inoltre pur essendo un cavallo che ha vinto alla distanza classica del miglio e mezzo, la sua distanza prediletta è sicuramente il doppio chilometro, come qui a York, infatti il suo jockey ha rimarcato che avrebbe preferito correre con lui sul miglio piuttosto che sul miglio e mezzo. Queste considerazioni aprono alle idee sulle strategie future, che verranno definite a breve dal team, che potrebbero portarlo alle Irish Champion Stakes, oppure alle Queen Elizabeth II di Ascot o ancora alle Champion Stakes. Nel caso si optasse per Ascot e il miglio, sarebbe possibile uno scontro con il campionissimo che viene da quattro affermazioni consecutive in Gruppo 1, ovvero Kingman, già affrontato nelle 2000 Ghinee di Newmarket.
Tra gli sconfitti ottima la prova del tre anni The Grey Gatsby che con una corsa di attesa ha preso un’ottima seconda piazza, sfruttando anche il lavoro altrui e dando qualche linea in più a una generazione che ne ha davvero bisogno.
In giornata erano in programma anche le Great Voltigeur Stakes, di Gruppo 2, dove hanno vinto i nostri Luca Cumani con Postponed, in sella Andrea Atzeni, che hanno sopravanzato nettamente, oltre le due lunghezze, lo Stoute Snow Sky. Cumani non sembra avere intenzione di proporlo nel St. Leger ma di mantenerlo sul miglio e mezzo. Postponed aveva chiuso da chiaro favorito anche grazie al ritiro poco prima della corsa di Kingston Hill per colpa del terreno troppo veloce.
Sempre ieri si correvano le Acomb Stakes per due anni sui sette furlong, dove il favorito Basateen è giunto terzo davanti il contro favorito Jamaica, sconfitti entrambi da un ottimo Dutch Connection che dopo la promettente vittoria a Goodwood in maiden si è prontamente ripetuto qui, sopravanzando di una testa l’altra sorpresa (addirittura a 33) Toocoolforschool.
Per il Day One è tutto. See you later.
Antonio Viani@AntonioViani75