Il meglio della generazione 2012
Terminata la stagione primaverile milanese con la disputa del summit per i puledri, il Primi Passi, è tempo di stilare un primo bilancio generale per la generazione 2012, con una sorta di classifica molto personale in base alle impressioni e alle corse più significative che hanno lanciato due anni più o meno promettenti. Munitevi di penna e block-notes per segnarvi le promesse da seguire nel prossimo autunno.
Il Primi Passi decreta da sempre il migliore della generazione e allora come non partire dall’edizione andata in scena ieri a San Siro, con una parità incredibile ma non storica (era infatti già successo nel 1998 e scherzo del destino con ancora protagonista Mirco Demuro in sella a Solitary Dancer, costretto a dividersi la posta con Kabuki ed Endo Botti) tra i due compagni di training Fontanelice e Ginwar, rimasti così entrambi imbattuti.
Stefano Botti, assoluto dominatore della stagione in generale ma soprattutto con i puledri (27 vittorie su 56 corse disputate per una media incredibile del 48%), alla vigilia aveva mostrato palese difficoltà nel rispondere alla domanda “chi è il migliore tra la femmina e il maschio”, per un dubbio che neanche la pista ha saputo sciogliere. Parità e tutti contenti, con la potente Vale of York che si godrà il meritato riposto estivo con un gruppo 3 e ben due listed nel carniere, il Martino Alonso della Intra con il Primi Passi e il Giubilo in bacheca. Due prospetti davvero interessanti, senza dubbio i migliori della generazione, che potranno ambire a traguardi importanti in autunno. Se per la femmina rimane ancora qualche riserva sulla possibile tenuta sul chilometro e mezzo (in quel caso il Dormello sarebbe il target naturale), per il maschio, ingambatosi soltanto all’ultimo furlong, il Gran Criterium diventerà la prima opzione, passando magari per il Riva-ex Dado.
In prospettiva miglio il solido Ginwar avrà il primo rivale in casa, visto che a Cenaia possono permettersi il lusso dell’abbondanza. Il sauro Misterious Boy, dopo un debutto promettente, si è confermato nel De Montel, palesando vizi d’inesperienza ed un’azione piuttosto saltellante che una volta messa a fuoco dà l’idea di cavallo di mezzi con un motore probabilmente sopra le righe. D’altronde la genealogia, Arcano con mamma Biz Bar, fratellastro di un Derbywinner come Biz The Nurse, induce all’ottimismo e quindi anche il simpatico Boy sfacciato dell’Aleali si godrà il sole estivo con il fascino dell’imbattuto.
Questo terzetto è in cima alla nostra hit parade ma in vista del summit autunnale per i puledri, il Gran Criterium, ecco un’altra schiera di nomi da inserire nel taccuino: tre arrivano da Cenaia, tre dalla yard di Bruno Grizzetti e uno da un’esibizione promettente in quel di Napoli.
Quello che piace di più a noi è l’Effevi Hero Look, un Lope de Vega che ha esordito con il piglio del cavallo importante in una maiden milanese in pista dritta questo sabato. Il baio ha dominato i rivali con quattro lunghezze di margine, lasciando intendere di avere un motore capace di competere con quello dei compagni di training Ginwar e Misterious Boy. Sempre da Cenaia intrigano, in prospettiva autunnale, Altroquando e Time Chant: il primo, portacolori dell’attore Maurizio Mattioli, è un Aussie Rules di mole che alla seconda uscita ha dominato la sua maiden, lo stesso percorso che ha seguito il baio di Cardaioli, un War Front di modello capace di strapazzare la compagnia in una maiden milanese. Il Grizzly riponeva tutte le speranze sul sauro Pensierieparole, deludente nel Primi Passi ma non per questo bocciato in partenza. Il figlio di Exceed and Excel merita un altro esame, che probabilmente avverrà in autunno su distanze maggiori. Il break lento in avvio lo ha penalizzato e non era certo semplice recuperare il gap contro avversari del calibro di Fontanelice e Ginwar: rimandato con un’estate da passare sui libri. In scuderia ci sono altri due prospetti interessanti, il Blueberry Halling Spectrum e l’inesperto Azari, secondo al debutto dietro Altroquando e secondo anche nel De Montel alle spalle di Misterious Boy. Il baio da Halling e Mara Spectrum, genealogia regale, può trascorrere un’estate da imbattuto facendo sognare Isabella e Guido Bezzera. A Napoli da circoletto rosso l’esordio del Ligas Sadowa Rized, un Authorized e Sadowa (allevato Blueberry), devastante in occasione del debutto ad Agnano, risolto in un coast to coast elegante nella mani di Carlo Fiocchi. Sette lunghezze rifilate ai rivali e Criterium Partenopeo prenotato. Dalla Capitale fate attenzione a Giacas e Tesaurus, non troppo lontani dai primi della classe: il primo, allievo di Di Chio, ha subito Ginwar sia al debutto sia nel Giubilo ma potrebbe avere margini interessanti, il secondo, allievo di Massimi, ha vinto due volte in carriera, perdendo soltanto da Giacas alla seconda uscita. Forse un gradino sotto a questi troviamo i bottiani Cassiano Fan, Pancho (deludente nel De Montel da favorito), Wonder Hide (bene in una condizionata milanese e candidato a qualche Criterium estivo), i grizzettiani Can Chen Junga e Tango d’Arcadia, entrambi reduci dal De Montel dove hanno chiuso rispettivamente terzo e quarto. Interessanti e tutti da scoprire altri due romani, il Fazio Pivotal Rio, ritirato dal Primi Passi ma convincente in una maiden milanese, e il Polito Corral Canyon, piaciuto e non poco in occasione di una debuttanti romana quando uscì sconfitto di misura da Cassiano Fan. E in prospettiva Dormello? Dopo Fontanelice la palma di migliore spetta certamente all’imbattuta Money Drop, la Dioscuri a bersaglio con grinta nel Mantovani. La sorellastra di Paris to Peking ha una struttura importante e può ulteriormente migliorare. Le battute toscane di Riccardo Godani, soprattutto l’inedita Cherie Good che ha tirato fuori una prestazione superba, al pari della compagna Belle River, possono sperare in un autunno da protagoniste. Subito dietro alle prime della classe ecco la grizzettiana Arte Volante, la Dutch Art che dopo il neretto acquisito nel Crespi è finita forte nel Primi Passi per conquistare un altro prestigioso terzo posto. Insieme a Fontanelice e Money Drop è lei la terza forza in vista del summit femminile. Un gradino sotto le sconfitte del Mantovani, la splendida favola sarda Miss Campidano, la Zarroli Mefite, la Blueberry Spicy Jam (da rivedere sulla breve), le altre imbattute Dioscuri, Annaelia ed Indipendenza (entrambe figlie d’Intense Focus), l’ottima Arrivederci (ancora griffe Dioscuri, sconfitta soltanto nel Bimbi), l’altra sarda Riyad, l’imbattuta siciliana Gold Juniper (una Gold Sphinx di Bosco e Cannavò). Da Napoli ottimi gli esordi per la Chimax Starting Grid (Fast Company) ma soprattutto per la siciliana di Vincenzo Caruso,
Madame Gloria, sorellastra del tedesco Kite Hunter, runner up di Air Crew nel Criterium di Pisa. Sicuramente ce ne saremo dimenticati alcuni, segnalateci i puledri che vi hanno maggiormente colpito, è sempre un piacere passare l’estate a capire e valutare le future promesse. Per chiudere segnatevi quattro nomi di soggetti più tardivi, parenti illustri che dovranno esordire in autunno, tutti provenienti dalla yard più calda d’Italia, quella di Cenaia. Due maschi, un Holy Roman Emperor fratellastro del Derbywinner Dylan Mouth, un Rock of Gibraltar fratellastro del laureato del Berardelli Gentleman Only, due femmine piene di responsabilità come Joyful Hope, sorella piena del Derbywinner Crackerjack King, sorellastra quindi di Jakkalberry, Awelmarduk e Kidnapping, e Wordless, una Rock of Gibraltar sorellastra delle laureate di Oaks Cherry Collect, Charity Line e Final Score. Riusciranno a ricalcare le orme dei parenti? Un po’ di sole, il salmastro dell’estate e poi lo sapremo. La bellezza dei puledri, meraviglie nate ed allevate per inseguire sogni!
Edoardo Borsacchi @Edobor88Edoardo