Anda e Sweet difendono le nostre Pattern
Tre Gruppi e una Listed. Grandi prestazioni per Sweet Gentle Kiss nel Dormello e di Anda Muchacho nel Piazzale. La tedesca Distain sconfigge le nostre nel Verziere e My Lea fa suo l’Omenoni. Voti e considerazioni sulla domenica meneghina.
Domenica di Pattern a San Siro, ben tre con l’aggiunta di una Listed e di due maiden.
Tanta roba, soprattutto per le nostre latitudini, e viene spontaneo chiedersi perché si sia dovuto per forza aggiungere un convegno in contemporanea a Roma, quando si poteva tranquillamente spostarlo al sabato.
Purtroppo la mala gestione ippica è qualcosa a cui siamo abituati e dunque dopo l’ennesimo lamento di dolore passiamo agli aspetti tecnici e ovviamente ai voti (ci fa piacere apprezziate questo modo differente di raccontare la giornata ippica) che certamente sono stati, per i nostri, più positivi che negativi.
Dicevamo di 3 Pattern, la prima era il tradizionale Dormello, sul miglio per bimbe talentuose di due anni.
Vittoria mai in discussione quella della bella e brava femmina della New Age, Sweet Gentle Kiss (Henrythenavigator), che prende presto la testa del gruppetto e scandisce a suo piacere il ritmo, grazie a un sempre preciso Dario Vargiu (tripletta in giornata) che non vuole saperne di lasciare il comando alla tedesca Binti Al Nar (Areion) o a Briateke (Dabirsim).
Entrati in retta (di pista media) ecco che Dario piazza il colpo perfetto dando la sveglia ai 500 all’allieva dei Botti, che prende un paio di lunghezze sulla tedesca che inizialmente fatica a cambiare passo perdendo metri preziosi.
Ai 200 la portacolori di Schiergen pare poter raggiungere la battistrada ma ecco che Sweet riparte e mantiene a distanza l’ospite che pur avvicinandosi non è mai pericolosa. Terza la Blueberry Dancer Cross che grazie alla progressione finale acciuffa il terzo su una stanca Isole Canarie (Video QUI).
Davvero una bella prestazione per la femmina da Henrythenavigator, almeno da 8½ in pagella, che arriva alla quinta affermazione, secondo neretto dopo il Coolmore e riposo invernale più che meritato. A nostro parere potrebbe anche fare più metri visto come è ripartita nel finale e crediamo sia un bel rebus al quale tutto il team sia ben felice di rispondere nella prossima primavera.
Non male la ospite Binti Al Nar, un 7+ promettente. Davvero minuta di fisico la figlia di Areion, ma molto coriacea e forse ancora verde visto che non è stata prontissima a rispondere alle sollecitazioni di Branca. Oggi però era davvero dura con questa Sweet. Da rivedere Dancer Cross che, visto il finale, pare essere più portata per distanze maggiori, voto 6,5.
Nel Piazzale, Gruppo 3 sui 1800, abbiamo assistito a un altro pezzo di bravura del vincitore del Parioli 2017.
Anda Muchacho ha illuminato la prova mettendo in fila indigeni e stranieri con una semplicità disarmante. Il figlio di Helmet ha lasciato che a fare l’andatura rimanesse Voice Of Love (Poet’s Voice) che impostava la prova su un discreto ritmo.
Ai 500 finali Dario Vargiu, chiamava l’Incolinx allo sforzo decisivo e Anda rispondeva alla grande andando prima a coprire Voice e dopo una lotta di un furlong lo superava passato il paletto dei 200, involandosi verso una splendida affermazione. Al secondo rimaneva in quota Voice Of Love (voto 7) che lasciava ben dietro l’inglese Red Label (Dubawi) (Video QUI).
Per l’allievo di Simondi, visti i risultati il feeling ippico con Caruso ci pare ottimo, siamo alla quinta affermazione in sei uscite totali, due Gruppi 3 e due Listed in carniere e una piazza nel Derby, su una distanza che forse non è ancora nelle sue corde. Non è cosa da poco e nel prossimo Ribot, Gruppo 3, potrà tornare sul congeniale miglio dove è davvero un soggetto fuori standard.
Quasi ci dispiace che non possa provare subito un Gruppo estero, perché con soggetti come lui (e come Full Drago o la povera Val Nanda che abbiamo perso nei giorni scorsi) il sogno non è una chimera. Speriamo sia solo un appuntamento rimandato al prossimo anno.
Forza Ingegnere, resista alle sirene che certamente sono arrivate e arriveranno nei prossimi giorni, la sua enorme passione se lo merita! Voto alla prova: 9,5.
Terza Pattern il Verziere, sempre Gruppo 3 ma per femmine di tre anni e oltre sul doppio chilometro.
Pronostico rispettato e tedesca al palo. Peccato perché un en-plein avrebbe fatto piacere, ma vanno dati i giusti meriti alla cinque anni Distain (Champs Elysees) della Stall Salzburg, ben presentata da Sarah Steinberg che è riuscita ad uscire dalla trappola creata dalle bottiane che avevano mandato Alambra (Shamardal) in fuga fin dal via e che ai 200 finali pareva aver azzeccato la strategia. La tedesca però, sapientemente montata da Cristian Demuro (sempre bello vederlo qui da noi), continuava la sua risalita fino a raggiungerla e superarla negli ultimi 50 metri, con Alambra che si salvava da Lorenzetta in rimonta. Solo quinta la rientrante Oaks winner Folega (Video QUI).
Sensazioni? Diciamo non esaltanti. Vero che Distain è una cavalla onesta, ma se in carriera ha come migliori risultati dei secondi posti in Listed, non è che siamo di fronte a un fenomeno. Idem dicasi di Alambra che non crediamo fosse la prima pedina del team di Cenaia che certamente si aspettava di più dalla Folega, troppo evanescente al rientro. Nulla di drammatico, ci saranno prove di riparazione e crediamo che già nel Tesio vedremo una Rencati molto diversa e migliore.
Ultima prova di rilievo l’Omenoni, Listed sul chilometro per 3 e oltre. Si aspettava il duello tra i compagni di scuderia Trust You (Kheleyf) e Intense Life (Intense Focus) e invece la sorpresa è arrivata da un missile chiamato My Lea (Dandy Man), montata alla perfezione da Salvatore Basile che lasciava scatenare Intense Life in avvio prendendone la schiena.
Ai 250 finali Intense calava e ad approfittarne era l’allieva di Vincenzo Fazio in perfetta posizione per piazzare la zampata decisiva con Trust You che faticava più del previsto a uscire dalle retrovie finendo forte ma solo secondo (Video QUI).
Primo neretto per lei e ancora un velocista che esce da casa Fazio, vero specialista della disciplina, come non ricordare l’ottimo Plusquemavie.
Quest’ultimo ci permette di ricollegarci al concetto espresso all’inizio.
Perché programmare due giorni prima di questa Listed una bella condizionata sui 1200 a Roma, vinta da Plusquemavie, di dotazione appena inferiore a questa prova? Ovvio che così facendo si “consente” (legittimamente) ad allenatori e proprietari di evitare di incrociare le lame.
Lo ritenete giusto o forse non sarebbe meglio, vista anche la penuria di cavalli esistente in Italia, cercare di evitare simili doppioni? Se non ci fosse stata la prova romana almeno i primi 3 avrebbero tentato la strada dell’Omenoni e la qualità della corsa sarebbe ancora stata migliore. Non dovrebbe essere questo il fine ultimo del nostro sport?
Non crediamo servano scienziati per evitare simili evidenti storture, ma solo persone di buona volontà, speriamo che al Ministero prendano nota e provvedano.
Antonio Viani@DerbyWinnerblog