Pisa: Favero colpisce anche in piano e la Ribot Cup parla inglese
Un’altra domenica pisana, la prima del mese clou di marzo, è andata in scena con la disputa dell’ottava Ribot Cup, la competizione riservata ai giovani fantini, e della quarta edizione del Palio dei Comuni della Provincia di Pisa.
Iniziamo dalla prova clou del pomeriggio, tecnicamente parlando, la condizionata per i tre anni sul chilometro e mezzo che ci ha consegnato probabilmente un pretendente in grado di partecipare al Premio Pisa del prossimo 29 marzo. Fa uno strano effetto ma ad allenare il vincitore Magical Roundabout è proprio Paolo Favero, proprio lui, il cannibale degli ostacoli che sta facendo grandi cose anche in piano.
L’ex grigio di Richard Hannon, che già aveva esordito alla grande con un posto d’onore ottenuto sul tracciato alle spalle del valido Cassiano Fan, ha confermato un ulteriore progresso per sfuggire all’atteso Dioscuri Little Bit Faster, l’allievo di Endo Botti che aveva impressionato in una debuttanti disputata sul tracciato.
Il castrone da Zebedee ha debellato in pressing la leader Zida per poi allungare ancora nel finale staccandosi con tre comode lunghezze di margine sul rivale dichiarato, strappando così il pass per il Pisa come dichiarato da Paolo Favero al dissellaggio: “Se lo merita e ha dimostrato di gradire notevolmente la pista. Ci proveremo se tutto andrà per il meglio, sperando di avere libero Perovic e di fare una buona figura, è pur sempre una corsa piena di fascino, sarei molto felice di correrla”. Al terzo a completare il podio ci ha pensato Lucinasco (Mujahid), l’allievo di Ferramosca che ha recuperato parecchi metri dalle retrovie.
Questa era anche la prima batteria del Palio dei Comuni, con i primi tre, San Giuliano, Cascina e Fauglia, che passavano alla finale, posta in chiusura di convegno. Nella seconda batteria staccavano il ticket Pontedera, Lajatico e Calcinaia mentre nella terza Casciana Terme, Santa Luce e Casale Marittimo.
Nella finale, un “3400” per anziani sui 2200 metri, è emersa con uno scatto superiore la ben sistemata Marex, pennellata da Andrea Mezzatesta. Per la seconda volta così era il comune di Lajatico, già a segno nel 2013, a conquistare il drappo, davanti a San Giuliano (Bacchettone), e Fauglia (King Of Axum).
La Ribot Cup invece parlava per la seconda volta inglese, dopo il sigillo di Adam Beschizza nel 2012, grazie al successo di George Chaloner, alla seconda partecipazione dopo il nulla di fatto dello scorso anno. Stavolta più maturo, a segno anche nel Wokingham Heritage Handicap con Baccarat durante il Royal Meeting 2014, George ha prima portato al posto d’onore City Napoli nella periziata d’apertura risolta con facilità da Khartum ed Andrea Fele, poi dimostrata tutta la sua grande forza caricandosi in spalla la tre anni Ho Yam Lay (Sakhee’s Secret), nel “3400” sul doppio chilometro, risolto nettamente per il bis di uno scatenato Favero. Nella terza prova Chaloner contava un ritiro e dunque doveva spingere per il connazionale Connor Beasley per non venir superato da Scardino o Fele. E proprio Beasley, con la solita monta energica tipica britannica, si è incollato in spalla il velocista Big Valentino per respingere di un muso l’affondo cattivo del binomio rosa formato da Jessica Marcialis (la prima ragazza a partecipare alla Ribot Cup) e dalla quattro anni Kathy Again (Blu Air Force).
Chaloner, che non a caso ha da un anno accentrato l’interesse di un trainer come Richard Fahey, conquista così per tre punti di vantaggio su Andrea Fele e sette su Beasley, la Ribot Cup, sei giorni dopo aver tagliato il traguardo delle 100 vittorie in carriera lunedì scorso a Wolverhampton proprio per il suo boss.
San Rossore intanto si avvicina a grandi passi ai suoi maggiori eventi, domenica andranno in scena le attese poules, il Rook e l’Andreina, molto spettacolari quest’anno, ma ci sarà tempo per riparlarne. Stay with us….
Edoardo Borsacchi@Edobor88Edoardo