King George: inizia il countdown!
Il vero appassionato di galoppo mondiale in queste ore sta navigando sul web alla disperata ricerca di un volo per Londra, dove sabato andrà in scena una superba edizione delle King George VI and Queen Elizabeth Stakes nella splendida cornice di Ascot.
Il summit estivo sul miglio e mezzo, secondo scontro intergenerazionale dopo le Eclipse, promette scintille e a quattro giorni dal big event scopriamo (in anteprima, ndr) i potenziali protagonisti di un Gruppo 1 davvero imperdibile. Ve lo ricordate Harbinger, dominatore a tempo di record dell’edizione 2010 sotto la regia di Sir Micheal Stoute (cinque volte a segno nelle King George) per i colori storici dell’Highclere Racing? Cercherà di ripetere l’impresa dello sfortunato figlio di Dansili, infortunatosi irreparabilmente in preparazione alla Juddmonte International, il progredito Telescope, stesso trainer e stessi colori di Harbinger, maturato a quattro anni e impressionante al Royal Ascot quando ha demolito la concorrenza nelle Hardwicke, scherzo del destino proprio la stessa corsa che lanciò Harbinger. Il betting lo propone addirittura come favorito intorno al 2 e mezzo ma i rivali saranno davvero agguerriti. John Gosden, dominatore della stagione e a bersaglio nel 2011 con Nathaniel (unico tre anni ad imporsi nelle ultime dieci edizioni), schiererà addirittura un terzetto di tre anni capeggiato dalla Oaks winner Taghrooda, l’imbattuta figlia di Sea The Stars che corre per riscrivere la storia: è dal 1976, l’anno di Pawneese che una femmina di tre anni non riesce ad imporsi nelle King George. Sheikh Hamdan, che ha preferito dirottare la femmina su Ascot lasciando perdere le Irish Oaks, cerca un altro successo dopo quello
ottenuto nel 1989 con Nashwan. Il trainer di Clareheaven avrà anche il supplementato Eagle Top, il sauro da Pivotal devastante in occasione del successo nelle King Edward VII: il portacolori di Lady Bamford ha soltanto tre corse nelle gambe ma ha un profilo molto simile a quello di Nathaniel, che arrivò alle King George dopo un netto successo nelle King Edward. La terza pedina di Gosden sarà Romsdal, il portacolori della Principessa Haya di Giordania reduce da un ottimo terzo posto nel Derby di Epsom, una linea rafforzata dal recente successo in terra francese del compagno di training Western Hymn.
Aidan O’Brien, a caccia del quarto sigillo nella corsa dopo quelli ottenuto con Galileo, Dylan Thomas e Duke of Marmalade, si affida al quattro anni Magician, l’erede di Galileo a segno lo scorso anno nelle 2000 Ghinee irlandesi e nella Breeder’s Cup Turf. In questa stagione, dopo il rientro nello Sheema Classic, Magician ha infilato le Mooresbridge prima di terminare secondo sia nella Gold Cup alle spalle di Noble Mission, sia nelle Prince of Wales’s dietro The Fugue.
Sheikh Hamdan, oltre all’imbattuta Taghrooda, potrà avvalersi anche del cinque anni Mukhadram, l’allievo di Willy Haggas reduce dal primo successo di Gruppo I della carriera, ottenuto di forza nelle Eclipse. Il potente baio da Shamardal, affidato per la prima volta a Dane O’Neill, che rimpiazzerà Paul Hanagan impegnato ovviamente con Taghrooda, affronterà per la prima volta il miglio e mezzo, dubbio che non sembra preoccupare più di tanto il suo allenatore, convinto della stamina del suo pupillo.
Khalid Abdullah, che non s’impone nelle King George dal lontano 1986 (Dancing Brave), si affida alla coppia formata da Noble Mission e Flintshire: il primo, il fratello pieno di Frankel, dopo aver infilato Gordon, Huxley e Gold Cup, ha di nuovo tirato fuori la sua poca incisività nel finale del Gran Prix de Saint Cloud, beffato a fil di palo da Spiritjim quando ormai sembrava avesse in tasca il secondo Gruppo I della carriera. Il baio da Galileo sembra più tagliato per il doppio chilometro mentre il compagno di colori Flintshire, un quattro anni da Dansili in allenamento da Andre Fabre, dopo un ottimo rientro nelle Coronation di Epsom ha deluso a Saint Cloud su un terreno non ideale.
Godolphin si affida all’irlandese di Bolger Trading Leather, laureato lo scorso anno dell’Irish Derby e secondo nelle King George alle spalle dello scatenato Novellist. Il baio da Teofilo, riscattata l’opaca prestazione del rientro con il posto d’onore nelle Eclipse, non sarà un vincente nato ma è un combattente e spesso è nel marcatore: fa un certo effetto trovarlo a 10/1 ma la sua quota dà la misura della qualità delle King George 2014.
Dovrebbero partecipare alla festa anche Micheal Owen con il suo Brown Panther, reduce dal secondo posto di Longchamp nel Maurice de Nieil ottenuto dopo il quarto nella Gold Cup al Royal Ascot, e i due gregari Hall of Mirrors e Leitir Mor, il primo in appoggio al compagno di training Magician, il secondo probabile battistrada di Trading Leather.
Se non vi abbiamo convinto a salire sull’aereo le cose sono due: non siamo abbastanza bravi noi o voi siete davvero troppo esigenti! Di questi tempi, anche in Europa, è raro trovare un Gruppo I così intrigante e pieno di fascino…viva le King George…il countdown è iniziato!
Edoardo Borsacchi@Edobor88Edoardo