Sabato di gran premi: Inghilterra e Francia
Il sabato estero ci proponeva delle sfide davvero affascinanti soprattutto in Inghilterra. A Sandown andavano in scena le Coral Eclipse Stakes di gruppo 1 sui 2000, una sfida intergenerazionale con parecchi prima serie a sfidarsi. Aspettavamo la grande eroina del Royal Ascot, The Fugue e invece a uscire con l’alloro in capo è stato il portacolori di Hamdan Al Maktoum, Mukhadram, grazie anche a una monta parecchio ispirata di Paul Hanagan al secondo gruppo 1 nel giro di un mese dopo le Oaks su Taghrooda per la stessa giubba. Hanagan ai 600 finali ha spostato andando a
prendere la testa su Somewhat e Trading Leather creando un significativo gap con il resto del gruppo, dal quale The Fugue trovava difficoltà a districarsi. Da lì in poi Mukhadram (Shamardal) ha mantenuto il ritmo giusto e anche se il gruppo è rinvenuto nel finale il vincitore non ha mai rischiato. Secondo è giunto Trading Leather, a 2 lunghezze dal vincitore e terzo sempre Somewhat che ha salvato la piazza su Kingston Hill. Male come dicevamo The Fugue solo sesta e anche gli allievi di O’brien, War Command e Verrazano solo settimo e nono. Escono sconfitti in questa prima sfida i tre anni dagli anziani e precisamente da un cavallo di cinque anni, serio e concentrato forse non appariscente ma che comunque viene da un secondo nella Dubai World Cup e da un quarto nelle Prince of Wales di Royal Ascot.
Sempre in Inghilterra, però a Haydock, era di scena le femmine nelle Lancashire Oaks, gruppo 2 sui 2400. Vincitore su tutta la linea è stato John Gosden che ha portato al primo e secondo posto le sue due allieve. La vittoria è andata a Pomology (Arch), la meno stimata dagli scommettitore delle due, davanti a Sultanina. La vincitrice era la rientro da agosto scorso, dove aveva vinto il Minerve di gruppo 3 e con questa affermazione, la quarta, prosegue imbattuta il suo cammino. La favorita Seal of Approval è finita dietro e non ha mai dato l’impressione di essere in corsa, così come ci si poteva aspettare di più dalla Oaks winner 2013 Talent che è giunta solo terza. Purtroppo la notizia peggiore per noi italiani è stata la sconfitta
netta, inutile girarci intorno, della rientrante Charity Line che prima di questa corsa era imbattuta in sei uscite tra cui Oaks d’Italia e Lydia Tesio. Ci aspettavamo molto di più, speriamo che la debacle sia stata dovuta al rientro. Il suo trainer Marco Botti si è parzialmente rifatto in giornata siglando la Old Newton Cup, heritage handicap, con De Rigueur con in sella Atzeni.
Passiamo a Parigi dove avevamo Prix de la Porte Maillot, gruppo 3 sui 1400 e aspettavamo Vorda. Purtroppo abbiamo aspettato invano infatti a vincere è stato il tedesco (ennesimo) Sommerabend terzo favorito che ha piegato di mezza lunghezza il favorito del betting francese American Devil e terzo di un collo So Long Malpic. Solo quarta Vorda che come vi avevamo riferito nella presentazione avrebbe dovuto essere in piena forma e preparata per l’obbiettivo. Invece la figlia di Orpen sembra aver perso le sue qualità migliori e la sconfitta nelle 1000 ghinee di Newmarket non è più solo un passaggio a vuoto.