I voti alla giornata del Tesio!
Analizziamo attraverso i voti la giornata di ieri a San Siro. Dal vincitore del Premio Tesio, Full Drago, passando per i suoi avversari, fino alla maratona del Monterosa, i protagonisti della domenica milanese, una giornata speciale anche per gli stalloni italiani.
Con la prima giornata tornano le pagelle di DerbyWinner, un modo differente per analizzare (e discutere) delle corse di ieri a San Siro.
I voti non possono non partire dal clou della giornata, il Premio Federico Tesio, Gruppo 2 sui 2200 metri per tre anni e oltre.
7,5. Full Drago.
Il figlio di Pounced ha dato una grande dimostrazione di forza nella Pattern milanese. Miglior prova di rientro non potevamo chiedere. Il portacolori della Dioscuri non solo ha vinto, ma lo ha fatto con un percorso di testa e dopo aver respinto ben due attacchi dei rivali, non è cosa da tutti i giorni.
Il primo attacco gli è stato portato dal vincitore del Derby 2017 Mac Mahon a circa 500 dal palo, il secondo invece ai 300 da Way To Paris, assalto arrivato quando il tre anni del Signor Shimakawa iniziava a flettere, mentre il portacolori del Signor Ferrario si ingambava bene e pareva essere sul punto di avere ragione dell’allievo dei Botti.
Proprio in questo frangente si esprimeva la classe del vincitore, che trovava dentro di sé e anche grazie alla bravura di Dario Vargiu in sella, la forza per ripartire e andare a imporsi di una lunghezza e tre quarti su Way (Video QUI).
Terza affermazione in Gruppo 2 per Full Drago e back-to-back realizzato nel Tesio, cosa altro volere?
Speriamo solo che nel Jockey Club gli esteri raccolgano la sfida, per capire ancora meglio i limiti di un soggetto che fino ad oggi il suo lo ha fatto sempre bene, compresa la prova francese dove, a nostro parere, i 2800 gli sono risultati troppo lunghi.
Siamo forse stati troppo severi a dargli “solo” 7,5, ma Full Drago è come quegli allievi dotati che il maestro vuole portare a un livello più alto e dunque sprona con voti stringati, desideriamo la cosiddetta prova di maturità. Si lavora per il futuro.
7. Way To Paris.
Il portacolori del Signor Ferrario non ha nulla da rimproverarsi, ha corso bene, ci ha provato fino alla fine e ha solo trovato sulla sua strada un avversario più forte. Il figlio di Champs Elysées è stato interpretato alla grande da Convertino che non gli ha fatto spendere nulla e a un certo punto pareva davvero avere chance concrete. Un secondo in Gruppo 2 deve far felice il team con in testa Andrea Marcialis che sta lavorando di cesello con il grigio. Concreto.
5. Mac Mahon.
Il vero sconfitto della prova. Hai voglia a sostenere che i tre anni con gli anziani faticano troppo a questo punto della stagione. La verità è che ci si aspettava di più dal figlio di Ramonti che dopo aver steccato il Paris non convince neppure nel Tesio. Finire a 6 lunghezze e soprattutto già battuto ai 250 finali è un brutto segnale.
Alcuni sostengono che la generazione 2014 non sia trascendentale, ci può essere del vero infatti sia Aethos che Mushibest (gli altri 3 anni in corsa) sono state comparse, ma il Mac Mahon visto nel Derby era davvero un altro cavallo con una progressione pazzesca, che qui ha solo fatto intravedere per non più di 200 metri. Insomma una performance negativa che necessita assolutamente di una prova d’appello. Rimandato.
5. Allo scarno numero di partenti nel Tesio.
Il voto negativo rispecchia anche il numero di cavalli alle gabbie con Mushibest presente più per onor di firma che altro. Aethos dal suo canto ci ha pure provato ma più del quarto era oggettivamente difficile chiedergli.
Purtroppo la mancanza di stranieri ha una ulteriore pecca nel rendere ogni analisi ardua e poco precisa, perché manca il confronto internazionale, basilare per ogni valutazione. Gli ottimisti vedono la mancanza di stranieri dovuta alla presenza del valido Full Drago, i pessimisti invece la motivano con i soliti problemi nei pagamenti. Quale che sia la ragione, da appassionati possiamo solo rammaricarcene. Aspettando… non Godot, ma un ospite straniero.
7+. Agli stalloni residenti in Italia.
Ancora una volta i cavalli 100% italiani hanno dato prova del loro valore. Nelle sette prove in programma ben 5 sono state appannaggio di figli di stalloni italiani.
Due volte i figli di Blu Air Force, con War Assett e Ipazia, una volta ciascuno Ramonti (Meantime), Pounced (ovvio Full Drago) e Gladiatorus (Presley). Una dimostrazione incredibile di forza soprattutto se pensiamo che ci sono voluti cavalli importati figli di Zebedee e addirittura del campionissimo Montjeu per battere i nostri nelle due altre corse.
Come si dice: le parole stanno a zero, contano i fatti.
8. A Casino e alla famiglia Biondi.
Il voto più alto della giornata non attiene prettamente alla tecnica ma è frutto di un mix tra il 7 che merita il bravo Casino – che ha sfruttato appieno i suoi 50 chili nella maratona del Monterosa, handicap principale sui 3000, con un Cannarella ispiratissimo che lo ha montato senza alcuna sbavatura portandolo a un successo di grande prestigio –e il 9 che merita l’urlo di Roberto “Chen” Biondi che ha accompagnato il finale vittorioso del figlio di Montjeu (Video QUI).
Un urlo che esprime tutta la passione per questo fantastico sport, fatto di sacrifici e rinunce, ma che sa ripagarti come nessun altro sport al mondo. Urlo liberatorio.
Abbiamo finito per oggi con le pagelle di DerbyWinner.
Speriamo, come sempre, vi siano piaciute e soprattutto ci teniamo a sottolineare che sono fatte per stimolare il dibattito, nessuno le prenda per giudizi definitivi. Devono essere intese come una base per tornare a discutere di ippica, perché il dialogo porta sempre ottimi frutti.
Antonio Viani@DerbyWinnerblog