Isbuscenskij, la forza di quella carica per far rinascere l’ippica!
Forse non tutti sanno che il 24 agosto del 1942 in Russia nei pressi del piccolo villaggio di Isbuscenskij è avvenuta l’ultima carica di cavalleria del mondo e i protagonisti di questo atto eroico e straordinario sono stati i Cavalleggeri italiani.
Una assalto tremendo durato ben sei ore, durante le quali quattro squadroni del Reggimento Savoia Cavalleria, in tutto 700 uomini con i loro inseparabili cavalli, sbaragliarono più di 2500 fanti russi asserragliati nelle loro trincee e dotati di mitragliatrici e mortaio.
Una sfida impari agli occhi di qualsiasi osservatore esterno, eppure la volontà di questi soldati ebbe la meglio e i nemici furono sbaragliati.
Non vogliamo paragonare la situazione attuale alla campagna di Russia, ce ne guardiamo bene per rispetto a chi l’ha vissuta e a chi ha sacrificato tutto sé stesso in quel tremendo conflitto, però nella nostra ippica ci piacerebbe rivedere quello slancio, quella voglia di superare le avversità, costi quel che costi.
Non è il solito discorso motivazionale, ma un richiamo a tutti coloro che ancora credono nello sport dei cavalli, lo sport dei Re. Un appello ancora più importante adesso che stiamo per cominciare la stagione primaverile del galoppo, la fase clou dove si corrono le classiche principali, dal Derby in giù, negli ippodromi principali del nostro sistema, Roma e Milano.
La capitale ha inaugurato la stagione domenica scorsa con una bella riunione su terreno pesante dove si sono svolti il Donatello e il Torre Astura entrambi per tre anni. Nella prima, una debuttanti sui 1700, ha impressionato Dee Dee D’Or (Zebedee), allevamento Le.Gi. e fratello di Gentlemen Only e Roccia d’Oro, colori della Sig.ra Crecco e Endo Botti allenatore, che in dirittura a centro pista ha piegato la resistenza del rivale e compagno di training Finger Roll (Librettist) mentre gli altri sono spersi per il tracciato (VIDEO QUI).
Nel Torre Astura, sul miglio dell’AW, rientro vittorioso del Listed winner (De Montel) Exclusive Potion (Elusive City), training ancora Botti e colori del Sig. Crecco, doppietta in famiglia domenica, il quale ha però dovuto sudare più del preventivato per avere ragione del Guarnieri Streetcore (Footstepsinthesand) e di Hold Me Distant (Distant Way) entrambi vicini nel finale (VIDEO QUI). Di spalla una condizionata, il Premio Sakhee’s Secret, riportato da Tamil Nadu (Beat Hollow) (VIDEO QUI) e una serie di interessanti handicap tra i quali ricordiamo l’Optional dove la sorpresa Lucky Concy (Sightseeing) training Affé e scuderia Equites ha battuto il favorito Kyllachy Gala (Kyllachy) rientrandogli alla corda e finendo forte (VIDEO QUI).
Adesso la palla passa a Milano che ha in programma un Super Sunday dove avremo due condizionate storiche come il Calvairate per maschi di tre anni sul miglio dove sono iscritti ottimi soggetti come Azzeccagarbugli, Saent, Basileus, Lucan Sweet e Plougastel, solo per citarne alcuni, e il Cesare Degli Occhi, per femmine sempre sul miglio di pista media, anche qui con iscrizioni pesanti, evidenziamo solo Aquila Solitaria, Cassina De Pomm e Victim Of Love.
Non solo, perché avremo come da tradizione L’Apertura, handicap in pista grande sul miglio con 98 agguerriti iscritti, l’Altieri, condizionata per quattro anni e oltre sui 1700 pure questa con iscritti tanti prima serie nostrani (Greg Pass, Azari, Porsenna, Celticus ecc.).
Non contenti alla Trenno hanno aggiunto una maiden sul miglio per tre anni e due handicap, uno sul doppio chilometro che ricorda il grande Maslogarth e uno sulla breve, 1200 di pista dritta.
Insomma un programma con i fiocchi soprattutto se paragonato all’asfittica e poco interessante routine che ci siamo sorbettati tutto l’inverno, che avrebbe sfiancato un toro, ma che fortunatamente ci ha reso solo più impazienti di vedere ripartire la “Scala del galoppo”.
Tutto bene quindi? Purtroppo no, nel senso che girano sempre più le voci di una dismissione di una delle attività collaterali più amate di San Siro, parliamo dello spazio bimbi, un’area gestita da personale qualificato che consentiva ai più piccoli di giocare e “scatenarsi” in totale sicurezza e ai genitori di poter dedicarsi alle corse. Se fosse confermato si tratterebbe di un autogoal clamoroso per la Trenno e di una falsa partenza preoccupante.
Gli ippodromi parlano sempre di promozione, marketing e ricerca di nuove modalità per attrarre il pubblico e poi un servizio che funzionava viene chiuso? Rimaniamo basiti e non capiamo quale sia la strategia alla base di questa decisione.
Come dicevamo in apertura, avremmo bisogno come l’acqua nel deserto di una carica propulsiva ideale come quella del Savoia Cavalleria per spazzare via i vecchi modi di pensare e agire e finalmente dare vita a un Rinascimento Ippico!
Antonio Viani@DerbyWinnerblog