Trasferimenti d’estate: Joyful Hope venduta in America e Universo Star acquistata da Francesco Loi
La campagna acquisti/cessioni estiva è entrata nel vivo: la notizia della vendita all’estero di Joyful Hope è già nota, la cavalla questa è la novità che vi diamo, è destinata in America, mentre Universo Star la femmina allenata dai Marcialis della scuderia Ludovica piazzata di Gruppo rimane in Italia e viene acquistata da Francesco Loi.
Joyful Hope, seconda nelle Oaks, di proprietà della Dioscuri e allevato dal Velino, quindi al 100% made in Botti, ha passato le visite mediche e adesso dopo la quarantena salperà per la nuova destinazione.
La figlia di Shamardal è destinata, come detto, negli States grazie ai buoni uffici di Eugenio Colombo che dopo un forte pressing ha convinto la famiglia Botti a privarsi di un simile gioiello, ovviamente a una cifra molto elevata, si mormora attorno al milione.
In carriera la femmina saura ha corso solo tre volte ma facendo sempre vedere degli autentici pezzi di bravura.
Il debutto è avvenuto a Roma a novembre dell’anno scorso nel premio Erice sui 1.700 dove è giunta facile prima, con Dario Vargiu in sella, battendo di cinque un cavallo molto importante come General Sherman, poi piazzato di Derby.
Passato l’inverno il rientro è avvenuto abbastanza in là nella stagione, a inizio maggio, e direttamente in Listed, a Milano nell’Incisa della Rocchetta, con un’altra vittoria very easy sulla tedesca Poolparty di tre lunghezze e monta di Claudio Colombi.
Dopo questa doppietta era inevitabile alzare il tiro e quale miglior obbiettivo delle Oaks d’Italia, il 31 maggio di quest’anno?
Tutti gli appassionati si ricorderanno di questa corsa (Qui il Video), dove alla fine l’allieva di Stefano Botti giungerà seconda in coabitazione con la teutonica Full Of Beauty e appena dietro all’altra invader d’oltre Reno Lovelyn, in seguito impostasi ancora in Gruppo II in Germania. Nella prova milanese, monta Vargiu, la Dioscuri ha molto da recriminare per una progressione iniziata troppo presto e che alla fine ha fortemente favorito una cavalla che ama sprintare da dietro come la vincitrice Lovelyn. Comunque la sconfitta è arrivata solo sul palo e di una testa.
Joyful Hope nasce alla grande essendo sorella piena del campione e Derby Winner italiano Crackerjack King – ora stallone in Australia – poiché il padre è il fenomenale sire Godolphin Shamardal, al top delle classifiche mondiali come riproduttore e pure come padre di stalloni.
Ancora di più va rimarcata la madre, la favolosa Claba di San Jore, una fattrice da record che ha dato alla luce, tra gli altri vincitori, oltre ai due sopra citati anche campioni come Jakkalberry, Milano 2010, Awelmarduk, Derby winner del 2007, e Kidnapping, vincitore dell’Italia e del Filliberto e terzo nel Niel, insomma una mamma d’oro.
Un prodotto che prende la strada dell’estero dispiace però, lo ripetiamo sempre, così va l’ippica italiana in questi anni e dobbiamo accettarlo, rimboccandoci le maniche e aguzzando l’ingegno in modo da cercare di essere sempre capaci di creare ottimi cavalli che vengono apprezzati all’estero.
Questo ragionamento vale allo stesso modo per il passaggio della femmina della scuderia Ludovica alla Emmepi di Francesco Loi che manterrà la cavalla in allenamento dai Marcialis fino alla fine della stagione,magari cercando il colpo da novanta in qualche prova francese. L’appassionato proprietario non è certo nuovo dell’ambiente e dopo aver rescisso il rapporto lavorativo con il Centro Equino Arcadia ha deciso che era ora di volare con le proprie ali. Come primo acquisto importante è senza dubbio azzeccato, la femmina da Excellent Art ha curriculum di tutto rispetto, un record di cinque vittorie e dieci piazzamenti in diciassette uscite, impreziosito dal secondo nel Chiesa 2014 ancora Gruppo III e altre piazze a livello di Listed. A fine stagione inizierà la carriera da fattrice che potrebbe prevedere un suo trasferimento in Francia per essere coperta da stalloni come Siyouni o Olympic Glory.
Non solo cessioni all’estero quindi ma anche qualche importante segnale che la passione continua ad ardere, soprattutto nei giovani che come nel caso di Francesco hanno deciso di scommettere sul futuro dell’ippica italiana. Un Paese come l’Italia ha il dovere di sostenere e incentivare dei ragazzi che non chiudono o si trasferiscono all’estero, ma che anzi rilanciano!
Antonio Viani@DerbyWinnerblog