Dal Jean Prat di Territories al Grand Prix de Paris!
Domenica pomeriggio a Chantilly è andato in scena il Jean Prat, Gruppo I per i tre anni sul miglio risolto in grande stile dal favorito Godolphin Territories, lo splendido baio da Invincible Spirit che ha regalato ad Andre Fabre il quarto sigillo nella corsa.
Dopo la vittoria al rientro nel Prix de Fontainebleu e il posto d’onore alle spalle di Gleneagles nelle 2000 Ghinee di Newmarket Territories era stato costretto alla rinuncia forzata nelle St James’s Palace al Royal Ascot per una sobbattitura di lieve entità risolta in tempo utile proprio per il Gruppo I di Chantilly.
Partito favorito davanti all’Abdullah Full Mast, il Mizzen Mast di Criquette Head che l’aveva preceduto sia nel La Rochette sia nel Lagardere a due anni, Territories si è sistemato in coda nelle mani di un freddo Mikael Barzalona mentre davanti il britannico Aktabantay scandiva ritmo selettivo. Al passaggio davanti alle grandi scuderie il Godolphin faceva addirittura fatica nel seguire l’andatura indiavolata del leader salvo poi ricongiungersi al gruppo poco prima dell’ingresso in retta.
Sul calo prematuro del leader il primo ad affacciarsi è stato Il Segreto, seguito da Full Mast, poco concreto nell’attacco, da Mr Owen e a largo di tutti soprattutto dall’altro britannico Dutch Connection, il Dutch Art di Charles Hills laureato delle Jersey al Royal Ascot. L’imponente sauro si è presentato con il piglio del dominatore ai 300 nelle mani di Jim Crowley, seguito come un’ombra dal favorito Territories, scoperto dalla sua scia da Mikael Barzalona. I due hanno scavato subito lunghezze importanti sul resto del gruppo, ben serviti dal ritmo selettivo imposto durante il percorso, ma il match è durato poco perché in breve il figlio di Invincible Spirit si è involato al traguardo con azione molto efficace, chiudendo con mezza lunghezza ma ancora tanta benzina nel serbatoio nei confronti di un superbo Dutch Connection. A ben sei lunghezze di margine ha chiuso la sorpresa Sir Andrew (Polan) davanti all’altro inglese Kodi Bear (Kodiac) mentre ha completamente deluso l’atteso Full Mast, calato a metà retta dopo percorso alle spalle dei primi.
Primo meritato successo in Gruppo I per Territories che adesso punterà con fiducia al Jacques Le Marois del prossimo agosto a Deauville mentre per il runner up Dutch Connection in agenda il Glorious meeting di Goodwood con le Lennox o le più complicate Sussex Stakes.
Oggi martedì 14 luglio festa nazionale in Francia per la presa della Bastiglia e come da tradizione va in scena l’atteso convegno in preserale a Longchamp con la disputa del vero Derby francese, il Grand Prix de Paris, l’ultimo Gruppo I per soli tre anni sul miglio e mezzo.
L’edizione 2015 ha richiamato al via tre francesi, due inglesi e un irlandese con l’assenza di un vincitore di Gruppo I che evidenzia l’equilibrio in campo. Il betting propone come favorito uno dei due imbattuti al via, il Fabre Ampere, un Galileo dell’Haras de Saint Pair che rimane sul successo convincente nel Prix Hocquart dello scorso 10 maggio ai danni dell’O’Brien Cape Clear Island. Da allora il baio del Muto non ha più corso e questo lascia pensare ad un obiettivo mirato da tempo in una corsa come il Paris che è terreno di caccia prediletto da Fabre, il quale va alla conquista della quattordicesima vittoria, la terza consecutiva dopo le recenti firme di Flintshire e Gallante.
La linea dell’Hocquart è tutta da valutare ma lo stile del successo del figlio di Galileo lascia intendere ulteriori margini di progresso e ad Ampere chiediamo di dare un volto limpido al risultato per candidarsi ad un possibile ruolo di protagonista nell’Arc de Triomphe.
Il più solido al via rimane il britannico Storm The Stars, il Sea The Stars di William Haggas che dopo una vittoria in listed a Goodwood ha infilato due piazzamenti classici nel Derby di Epsom e in quello del Curragh, subendo i due fenomeni di Gosden, Golden Horn e Jack Hobbs. Se non avrà risentito dei duri impegni il portacolori di Sheikh Juma Dalmook Al Maktoum, supplementato per l’occasione, potrebbe far valere sul passo la sua statura.
L’altro inglese al via, il, sauro Balios, merita ampio rispetto dopo il netto successo al Royal Ascot nelle King Edward VII Stakes, con il figlio di Shamardal allenato da David Simcock che sconfisse senza replica il Gosden Mr Singh, l’High Chaparral di Lady Bamford fresco laureato del Bahrein Trophy a Newmarket e solido candidato al St Leger di Doncaster.
Il secondo imbattuto in pista sarà il Niarchos (colori storici a segno con Bago nel 2004) Erupt, un Dubawi invitto in tre uscite per il training del giovane Graffard. Dopo l’esordio convincente e la replica in listed è arrivato il primo sigillo in pattern, nel Prix du Lys a Chantilly, dove il figlio di Dubawi ha mostrato grandi doti di lottatore per risolvere il duello con il Fabre Sarrasin. Basterà? Difficile dirlo, a noi sembra che debba compiere un bel progresso ma in un Paris che nei preventivi non presenta il campione spacca pronostico anche Erupt merita il giusto rispetto.
Aidan O’Brien, sprovvisto di grandi pedine sul miglio e mezzo tra i tre anni, rischia con il nascosto e inesperto Archangel Raphael, un Montjeu che dopo aver vinto la sua maiden alla seconda uscita a due anni è rientrato soltanto nove giorni fa risolvendo con facilità una condizionata a Fairyhouse ai danni del compagno di training Outspoken. Il portacolori del Coolmore, che avrà in sella Joseph O’Brien dopo la rinuncia forzata per un mese di Ryan Moore (vittima di un incidente alle gabbie a Newmarket), non ha molta considerazione in Francia ma il maghetto, a segno con Scorpion e Imperial Monarch, non va mai sottovalutato.
Completerà il campo il francese Silverwave, il Silver Frost di Alain Couetil che è arrivato da imbattuto al Prix du Jockey Club dove è terminato nono senza troppa gloria mostrando limiti di categoria.
Inghilterra e Irlanda all’attacco della Bastiglia ma Monsieur Fabre non sarà d’accordo e ha già pronto l’Ampere magico per conquistare, il 14 luglio, il suo quattordicesimo Grand Prix de Paris!
Edoardo Borsacchi@DerbyWinnerblog