Poules di Longchamp per Make Believe e Ervedya

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france galopDomenica di Poule a Longchamp. Grande attesa oltralpe per le classiche sul miglio per tre anni. Nella prova maschile, la Poule d’Essai des Poulains, sponsorizzata Le Parisien, era addirittura in diciotto al via. Il tot francese chiudeva con l’O’Brien Highland Reel (Galileo) favorito a 4 e mezzo, mentre il Fabre Make Believe (Makfi) era invece il contro favorito a sette. Come si può notare anche dalle quote la sfida era molto aperta, come è giusto che fosse per la prima classica della stagione transalpina.
All’apertura delle gabbie scattava subito al comando il Fabre con Peslier in sella, il quale preferiva per il suo allievo poter cadenzare il ritmo davanti piuttosto che subire le tattiche altrui. Subito dietro al suo esterno Flaming Spear, il Lope de Vega con Atzeni al comando e al suo interno l’altro O’Brien War Envoy. Il favorito stazionava a centro gruppo con Ryan Moore che si premurava di mantenere la sinistra libera per poter scattare.
In retta tutti i protagonisti aprivano il gas per cercare di andare a prendere il battistrada che dal canto suo sfruttava la corda e non aveva la minima idea di farsi raggiungere, anzi più passavano i metri e più ilmake believe poule poulains vantaggio di una lunghezza, che aveva all’ingresso in retta, si amplificava fino a raggiungere le tre di margine sul secondo arrivato, l’Abdullah New Bay, ancora allenato da Fabre, mattatore di questa edizione e che ha aggiornato il suo score a sei affermazioni nella classica sul miglio. Al terzo posto Mr Owen per Rohaut e quarto Frankie sul Graffard Karar. Solo sesto Highland Reel davanti al compagno War Envoy.
Una vittoria in coast to coast per questo Makfi – stallone alla prima stagione dei tre anni – di proprietà del Principe Faisal e fratellastro della classica Dubawi Heights, che era alla quarta corsa in carriera e che dopo le due vittorie a due anni era rientrato direttamente nel Djebel di inizio aprile dove era giunto secondo dietro Ride Like The Wind. Adesso l’obiettivo potrebbero essere le St. James’s Palace Stakes al Royal Ascot. Lo sconfitto New Bay deve recriminare parecchio sul numero di gabbia all’esterno, il sedici, che lo ha costretto a una lunga rincorsa dall’ultima posizione all’ingresso in retta. Fabre pare orientato a riproporlo nel Jockey e potrebbe essere un’ottima idea.

Nella prova femminile invece pronostico rispettato e Aga Khan in trionfo con la splendida Ervedya che sopravanzava in un finale in rimonta Irish Rookie (Azamour) e al terzo sempre vicina arrivava la vincitrice del la ervedya poule poulichesGrotte Mexican Gold (Medaglia d’Oro). Prestazione fantastica dell’allieva di Rouget con una retta finale dove ha fatto i buchi per terra. La tattica attendista di Soumillon si è rivelata vincente, aspettare la dirittura per sprigionare tutta la sua potenza ha pagato con la vittoria nel primo Gruppo I della carriera. Ora la attendono le Coronation di Ascot.
Dobbiamo rimarcare anche la bella prestazione fornita dall’ex italiana Fontanelice per lunghi tratti in testa e solo nel finale risucchiata dal gruppo e comunque alla fine ottima quarta. Ammettiamo che l’ottima performance ci ha in parte stupito dopo alcune prove non propriamente brillanti. Anche la sua trainer Criquette Head si è detta molto soddisfatta della prova della sua allieva e adesso si profila l’impegno nel Diane.
In questa giornata al top anche l’Hocquart, Gruppo II sui 2200, che ha visto prevalere Ampere, un bel Galileo che ha piegato la resistenza dell’O’Brien Cape Clear Island che si è dovuto accontentare della seconda piazza. Ancora allenato da Fabre Ampere ha debuttato solo un mese addietro e alla sua seconda corsa ha già ottenuto un bel neretto. Non c’è che dire, veloce e qualitativo il ragazzo che ora andrà diretto al Prix de Paris.

Antonio Viani@AntonioViani75

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