Doppietta Botti a Pisa con Il Bagnino e Aury Touch
San Rossore, baciato da uno splendido sole e dalla consueta ottima cornice di pubblico ha mandato in scena un’altra domenica importante con la disputa delle tradizionali poules, il Rook e l’Andreina, in vista del Pisa del prossimo 29 marzo.
Lo spettacolo annunciato alla vigilia non è mancato in pista specie tra i maschi impegnati sul miglio con un finale strepitoso dello stimato Il Bagnino, il King Charlemagne di Stefano Botti che ha saputo cancellare l’opaca prestazione offerta al rientro (si era innervosito alle gabbie entrando per primo nel suo stallo e perdendo un ferro in corsa). Superba l’interpretazione di Claudio Colombi che ha improvvisato al meglio le doti del baio allevato da Roberto Bacchilega, con il fratellastro di Quiz Evolution, stavolta più tranquillo nei preliminari e alle gabbie (aiutato dalla sua morning jockette Kristyna Bezdekova), rilassato nella prima parte guidata a buon ritmo dal favorito Gea And Tea, il Captain Gerrard di Gasparini al rientro dal posto d’onore nel Criterium di Pisa, pressato da vicino dall’altro importato di Santini Chester Deal.
All’ingresso in retta sull’accelerazione violenta dei primi Il Bagnino ha cominciato la sua lunga progressione all’esterno del gruppo, avvicinandosi col passare dei metri. Gea And Tea sembrava predominante ai 200 finali quando ha debellato la resistenza coriacea di un ottimo Chester Deal, ma l’azione de Il Bagnino si è fatta ancora più efficace all’ultimo furlong, con il figlio di King Charlemagne capace di cambiare marcia per recuperare tre lunghezze in 150 metri al fuggitivo rivale per giustiziarlo nei pressi del palo per una comoda mezza lunghezza.
Splendide al rientro le lacrime di commozione di Kristyna Bezdekova, la grande artefice (con il superbo lavoro di convincimento alle gabbie di partenza, tallone d’Achille del baio già prima di debuttare) del pronto riscatto di un cavallo stimato che aveva deluso troppo al rientro. Sono anche queste le storie che meritano di essere raccontate, storie di piccole grandi soddisfazioni, storie di chi crede fino all’ultimo nel suo lavoro e vede ripagati tutti i sacrifici con uno scatto perentorio e risolutore che ti fa urlare di gioia, piangere di commozione, anche per una semplice condizionata come il Rook.
Detto del vincitore – dobbiamo solo aggiungere che Il Bagnino probabilmente passerà la mano nel Pisa per dirottare su piste più selettive – bisogna riconoscere l’ottima prestazione, soprattutto in prospettiva, di Gea And Tea, il portacolori di Caldarola, apparso ancora non al top in presentazione, che potrà venire parecchio avanti in vista del Pisa. Al terzo ha chiuso con grande onore Chester Deal, il figlio di Multiplex, anch’esso non all’ultimo buco, che ha ricucito un po’ il gap con Gea And Tea rispetto al Criterium dello scorso dicembre. Molto bene il portacolori di Lanfranchi che potrà dire la sua e non fare il comprimario nel prossimo Pisa, listed vinta già due volte da Santini con Silver Ocean e Salford Secret lo scorso anno.
Anche il romano Corral Canyon (Gladiatorus), splendido al tondino per condizione, è uscito a testa alta, considerato il rientro dal successo nel Goldoni, giustiziano nei pressi del palo l’atteso Pensierieparole, il bel sauro di Grizzetti-Riccardi che non ha superato il test curva-distanza chiudendo quinto dopo esser rimasto sul passo nel momento decisivo. Da rivedere senza bocciature premature il portacolori della Cocktail che magari tornando sulla breve potrà continuare ad esprimersi sullo standard mostrato a due anni.
Nell’Andreina il cannibale Stefano Botti ha calato la doppietta personale, anche come proprietario ma stavolta pure da allevatore grazie alla sua Aury Touch, la Pounced a segno con superiorità nelle mani sicure di Nicola Pinna, abile a battere corsie interne per liberare tutta la potenza della saura in retta d’arrivo. Ribaltata nettamente la linea con l’importata London Life, la baia da Approve allenata da Elisa Castelli che dopo aver condotto a ritmo moderato si è dovuta inchinare ai progressi della vincitrice, strappando un comunque buon terzo posto alle spalle della cresciuta Giannotti A Fari Spenti (Excellent Art), in grado di progredire ancora su piste più selettive.
Il dominio di Cenaia (sette primi su otto corse disputate tra Roma e Pisa) è proseguito anche nel Premio Arturo e Giacomo Maggi, condizionata di preparazione al Regione Toscana del 29 marzo, con l’allungo perentorio del Dioscuri Keshiro (Shirocco), il sauro di cinque anni che ha cancellato la brutta prestazione siracusana regalando a Nicola Pinna un bel doppio in giornata. Sconfitti un ottimo Il Romito per l’accoppiata di Shirocco, con il pupillo di Allegra Antinori e Francesco Petrazzi in grado di venire avanti in vista della listed. Terzo un positivo Burggraf (Medicean) che ha risolto la fotografia di misura con l’altro Botti Andy Garcia (Ramonti).
In giornata anche l’ultima tappa della San Rossore Women Cup, il circuito riservato ad amazzoni e fantine che ha saluto il successo del dormelliano Buonaccorsi, il sauro pennellato in maniera superba da Jessica Marcialis, l’italiana di Francia che ha conquistato la seconda vittoria su due uscite nel circuito. Nonostante questo non è riuscita ad entrare nelle prime tre, in una classifica finale, basata sulle quote al tot e sulle partecipazioni, che ha premiato Debora Fioretti davanti ad Anna Lupinacci e Kristyna Bezdekova per un’iniziativa senz’altro da ripetere. Infine da segnalare il bel doppio di Tore Sulas, a segno con Thunder e in chiusura con Weekend Getaway che ha risolto di misura il duello con Oro Jet. Appuntamento a domenica prossima con due handicap principali per gli anziani, il Camici per i velocisti e il Barbaricina sul miglio e mezzo aspettando la grande domenica del 29 marzo.
Edoardo Borsacchi@Edobor88Edoardo
4 aprile 2015 alle 9:31
[…] Stefano Botti schiera anche l’ottima Aury Touch (Pounced), reduce dal netto sigillo nell’Andreina, mentre Re Mida Zarroli propone Mefite (Pastoral Pursuits), fresca vincitrice di una reclamare a […]
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