Pisa: Regoli per Liu Gin e Galilei con Baby Duro

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san rossoreSan Rossore, baciato da uno splendido sole e da un’ottima cornice di pubblico ha mandato in scena la prima domenica importante della stagione primaverile con la disputa di due spettacolari handicap principali che promettevano grande equilibrio dall’alto di una discreta qualità e di un ottimo numero di partenti.
In pista lo spettacolo non è mancato, soprattutto nel Regoli che ha chiuso il pomeriggio, sul miglio della pista grande.
A spuntarla con un superbo finale è stato il light weight Liu Gin, il baio da Foostepsinthesand che ha regalato una gioia immensa ai suoi giovani trainers, Davide Satalia e Giada Menato, autori di un lavoro egregio con questo portacolori della Ligalasela, a bersaglio alla prima partecipazione in handicap principale. Cresciutissimo nel periodo, basti pensare che aveva vinto in gennaio un “2550” sulla pista, Liu Gin ha beneficiato del ritmo selettivo imposto in avanti dall’ospite romano Country Format, e di una monta perfetta di Alessandrino Fiori, rimasto freddo anche quando si è trovato il muro davanti ai 400 conclusivi.
Non appena scoperto Liu Gin ha tirato fuori una frazione eccellente per acciuffare il drappello dei protagonisti, respingendo per mezza lunghezza l’ultimo disperato affondo dell’ottimo Nunnale (King Charlemagne), ben presentatoippodromo-san-rossore dal team Bindi-Rossini. Al terzo a ridosso ha chiuso l’altra sorpresa Major Conquest (Librettist), davanti al grintoso Bonnie Acclamation (Acclamation), l’allievo del team Migheli che era passato in vantaggio con una progressione interna, salvatosi di misura dal bottiano Screaming Eagle (Ramonti), autore di un’ottima ricomparsa.
Bene anche il grigio Sole Marino (Three Valleys), rimasto in quota per vie interne mentre hanno deluso i tre più attesi, John Sea (High Chaparral), incapace di recuperare dalla coda del gruppo, il dotato Mujas (Mujahid), rimasto sul passo allo steccato, e Salar Glorious (Singspiel), il quale ha pagato il peso oneroso dopo percorso alle spalle dei primi.
Onore dunque al grande lavoro della giovane coppia Satalia-Menato, estasiati al dissellaggio e grandi protagonisti della crescita esponenziale del cinque anni Liu Gin.
Nell’altro handicap principale di giornata, il Galileo Galilei sui 2200 metri, ha finalmente trovato il giorno della consacrazione il grigio Baby Duro (Manduro), l’allievo di Maurizio Guarnieri che meritava di diritto il successo pieno dopo i tanti piazzamenti colti nel periodo. La puntuale interpretazione di Mariolino Esposito ha permesso a Baby Duro l’aggancio al leader iniziale Mawaal (Shamardal), con il sei anni di Guarnieri che ha messo un’incollatura davanti al rivale grazie ad un costante allungo a centro pista.
Per Baby Duro si tratta del secondo sigillo in handicap principale dopo l’Inverno del 2012 sempre sulla pista pisana. Esce a testa altissima anche Mawaal, l’allievo di Stefano Pecoraro caro a Riccardo Selicorni che ha confermato una notevole crescita agonistica, mentre al terzo è finito, rimanendo sul passo in retta, il favorito The Lion Fish (Echo Of san rossore2Light), il baio della Ste.Ma che ha salvato il piazzamento dai ritorni interni di Retour de Chat (Talkin Man), French Alps (Three Valleys) e Ballando Al Buio (Echo Of Light), finiti in un fazzoletto a completare il marcatore.
In giornata anche due condizionate, una per i tre anni l’altra per gli anziani: tra i più giovani l’ha spuntata di forza l’attesa Kick Down (Arcano), la baia di Ferruccio Giacobbe che ha regalato a Maurizio Guarnieri un bel doppio in giornata. Semplicemente diabolico in sella Fabio Branca che ha risolto di fino il duello a fil di palo con la Dioscuri Lightwish (Echo Of Light), con il leader Henry Regenerated (Clodovil) rimasto terzo sul passo.
Tra gli anziani è invece emersa grazie ad una mossa tattica vincente di Andrea Fele la scarica Viedma (Aussie Rules), la portacolori della Razza Latina presentata al top da Endo Botti. La baia ha risparmiato svariate lunghezze scurvando all’interno per replicare metro su metro all’affondo di un ritrovato Freetown (Speightstown), con l’ottimo Guinnes Will (Refuse To Bend), terzo ben davanti al deludente favorito Falest (Refuse To Bend), il rientrante di Crisanti incapace di cambiare azione in retta.
Nel pomeriggio anche la quarta tappa della Women Cup che si concluderà domenica 8 marzo, con il netto successo di Eric The Fighter (Beat Hollow), il baio che ha regalato alla brava Debora Fioretti il secondo sigillo in carriera, rafforzando la leadership della competizione ad una tappa dal termine.
Da domenica prossima San Rossore vivrà il suo mese clou, segnatevi gli appuntamenti: il primo marzo andranno in scena la Ribot Cup (jockey stranieri invitati) ed il Palio dei Comuni, l’8 marzo le tradizionali poules in vista del Pisa, il Rook e l’Andreina, unitamente all’ultima tappa della Women Cup, il 15 altri due handicap principali, il Camici per i velocisti e il Barbaricina per i fondisti, fino ad arrivare al 29 marzo, la domenica clou con il Premio Pisa, il Regione Toscana, il San Rossore e la World Cup Of Nations.
A San Rossore si sente già intenso il profumo di primavera…

Edoardo Borsacchi@Edobor88Edoardo

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