Horse Addicted #8 L’Arcadia di Giovanna, Francesco e Sakhee’s Secret

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sakhee's Secret3Nella bella cornice della cascina Bruciacuore, dove ha sede il Centro Equino Arcadia, nella giornata di sabato veniva presentato agli allevatori italiani Sakhee’s Secret, stallone il cui arrivo in Italia avevamo già recensito in esclusiva per i lettori del nostro blog.
L’occasione ci ha permesso di ammirare dal vivo il figlio di Sakhee – un bel modello compatto, proporzionato e muscoloso – nonché il suo compagno di roster Storm Mountain il bel Montjeu che nel 2015 funzionerà come spalla al nuovo arrivato – e anche di fare due chiacchiere con i responsabili del Centro, la Dottoressa Giovanna Romano e Francesco Loi.

La new entry di uno stallone in Italia, crediamo debba essere sempre salutata favorevolmente, inoltre in un momento così difficile per la nostra ippica la vostra decisione fa di voi dei veri e propri benemeriti. A parte le battute, quali sono le ragioni della scelta e i pregi di Sakhee’s Secret?
«Siamo fiduciosi e crediamo nella ripresa dell’ippica italiana, dobbiamo ricostruire la nostra casa comune ippica e pensiamo che uno stallone come Sakhee’s Secret possa essere utile in questo senso» ci dice un entusiasta Francesco Loi che continua «il cavallo ha già dato vincitori importanti, non solo in Italia con Salford Secret (vincitore del Parioli 2014), ma, proprio in questo periodo, ha anche dato un vincitore di Gruppo in Nuova Zelanda (Sakhee’s Soldier) e un vincitore in handicap in Giappone, insomma è un cavallo che ha già dimostrato il suo valore e non è certo poco».
La Dottoressa Giovanna Romano invece punta l’accento sul fatto che: «abbiamo investito in uno stallone giovane,sakhee's Secret1 fertile, bello morfologicamente e che ha dato un gran numero di vincitori in Inghilterra e in  Nuova Zelanda (dove faceva lo shuttle nelle stagioni passate, ndr) e con molti puledri pronti a correre, una settantina tra Uk e Irlanda, più quelli dell’altro emisfero, insomma i numeri per confermare le sue qualità ci sono tutti».

Il cavallo, come dite, ha tutto per fare bene in Italia, ma il motivo per il quale avete scelto lui per l’Italia piuttosto che altri prospetti è solo dovuto alle sue caratteristiche o anche al mercato italiano?
Ci risponde Francesco: «Indubbiamente la scelta è caduta su Sakhee’s Secret perché qui da noi sono ricercati stalloni precoci e veloci, la mentalità italiana è meno rivolta alla ricerca di un cavallo classico»

Concordiamo con questa disamina anche se ci dispiace, visto che poi le corse più prestigiose sono quasi tutte sopra il doppio chilometro, ma giustamente è importante anche seguire il mercato, voi poi avete già provato a portare uno stallone con aspirazioni classiche in Italia, Red Rocks.
Francesco: «il vero “dramma” di Red Rocks, è stato Crissolo, che è andato forte sulla breve e a due anni, quindi è passata l’idea che tutti i suoi figli avessero queste caratteristiche e non si è dato il tempo necessario per far fiorire calumet farmeventuali altri figli con caratteristiche diverse e meno precoci.
Giovanna: «bisognava avere la pazienza di fare un lavoro differente e avere la capacità di aspettare, ma d’altronde questo implica più tempo e più costi e in un’ippica come quella italiana è difficile poter aspettare che un cavallo maturi secondo i suoi tempi. Un altro errore è stato anche quello di non fargli coprire un book di cavalle maggiormente qualitativo.
Sicuramente la scelta di riportarlo negli USA alla Calumet Farm è proprio nell’ottica di dare al cavallo le possibilità che qui non ha avuto e un mercato non solo più pronto a riceverlo ma che ricerca proprio l’incrocio Galileo-Machiavellian di cui lui è portatore. Comunque a noi, grazie al cielo, un embrione del suo sangue rimane nelle nostre fattrici e nei cavalli che andranno in corsa, oltre al fatto che una percentuale del cavallo è ancora nostra, quindi speriamo davvero possa fare bene nella sua nuova avventura».sakhee's secret4

Un’occasione persa per l’Italia, quindi.
Francesco: «Senza dubbio, oggi se cerchi di portare un figlio di Galileo in Italia, che per di più ha vinto quello che ha vinto Red Rocks (Breeders’ Cup…), ti chiedono cifre che non sono alla portata del nostro mercato, noi ci abbiamo provato e forse, lasciamelo dire, ci siamo scontrati con quel provincialismo misto a un poco di invidia che avvelena il nostro paese. Sono sicuro che se avesse iniziato la carriera in Irlanda, magari al Coolmore, avrebbe suscitato un’attenzione diversa negli allevatori italiani».

Quindi, fatta l’esperienza con Red Rocks, quali saranno le strategie per Sakhee’s Secret?
Giovanna: «in Italia selezionare le fattrici è pressoché impossibile visto che i numeri sono molto bassi. Con lui pensiamo che la selezione la farà il tasso di monta, che è di 5mila euro al primo di ottobre e quindi dovrebbero arrivare fattrici di una certa qualità, anche se ovviamente non vogliamo chiudere la porta in faccia a nessuno che sia interessato. Abbiamo già avuto un buon riscontro, perciò il nostro obbiettivo è riuscire a raggiungere le cinquanta-sessanta monte, escluse le nostre fattrici che sono un discreto numero.

Un asticella abbastanza elevata, no?
Giovanna: «Sì, ma siamo ottimisti e inoltre l’anno scorso dicevo che mi sarei ritenuta contenta di fare una cinquantina di monte con Red Rocks e alla fine sono state 94, quindi diciamo che siamo realisticamente ottimisti. Inoltre penso che ai nostri clienti e amici abbiamo dimostrato negli anni di gestire bene le loro fattrici e i loro puledri, dando un servizio in più, a 360 gradi, di qualità, che è gradito e che è uno dei nostri fiori all’occhiello».

Passiamo all’altro stallone che funzionerà il prossimo anno da voi, ovvero Storm Mountain?
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Giovanna: «Diciamo innanzi tutto che lo stallone è sempre stato per metà nostro e quindi è una sorta di ritorno a casa il suo. Lo abbiamo sempre sostenuto dandogli alcune nostre fattrici. Inoltre è figlio di Montjeu, un grande riproduttore ora purtroppo venuto a mancare e che in Italia non ha altri esponenti. Purtroppo è stato servito molto poco in passato e nonostante questo ha avuto il 50% di vincitori sui cavalli in pista e risulta in prima pagina nella classifica degli stalloni europei alla seconda annata per numero di vincitori. In più Storm Mountain (il cui tasso di monta sarà di € 2.000) è bello morfologicamente, un po’ nevrile e quindi è importante che i figli vengano dati in training ad allenatori che sappiano capire e interpretare questa sua caratteristica. Diciamo che tendenzialmente è più facile che produca cavalli classici».

Per ultimo vi chiediamo conferma delle voci che volevano un terzo stallone nel 2015 presso di voi, uno cavallo italiano che sistorm mountain2 è  ben comportato quest’anno da noi, c’è qualcosa di vero?
Giovanna: «Sì è vero, abbiamo intavolato una trattativa per un cavallo importante, però il proprietario ha deciso di continuare la carriera agonistica. Magari sarà per il prossimo anno, lasciamo un po’ di suspence agli appassionati. Per concludere voglio lanciare un appello: è fondamentale che gli allevatori italiani acquistino più cavalle, perché altrimenti è difficile, se non impossibile, aggiungere nuovi stalloni».

Purtroppo vero, è un annoso problema dovuto a una crisi che dura da anni e che ha depauperato il nostro parco fattrici, speriamo di poter invertire la tendenza e ricreare un allevamento forte anche nei numeri. Con questo augurio ci lasciamo e ringraziamo Giovanna e Francesco per la disponibilità, augurandogli di ottenere da Sakhee’s Secret e Storm Mountain quelle soddisfazioni che meritano per la passione che mettono nel loro lavoro.

Antonio Viani@AntonioViani75

Un pensiero riguardo “Horse Addicted #8 L’Arcadia di Giovanna, Francesco e Sakhee’s Secret

    Pisa, un 2014 pieno di passione « DerbyWinner ha detto:
    30 dicembre 2014 alle 15:36

    […] ad una pulita interpretazione di Djordje Perovic. Successo che ha dato lo slancio al figlio di Sakhee’s Secret, poi laureato anche del Parioli ai danni di un certo Priore Philip. A metà dicembre si è invece […]

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