L’impresa da favola di Priore Philip

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3L’impresa di Priore Philip nel Di Capua merita un’analisi più approfondita perché l’albo d’oro del Gruppo 1 milanese sul miglio ci vedeva sottomessi agli stranieri che dal 1988 avevano colpito ben 22 volte contro gli unici tre sigilli tricolori firmati da Jurado (1988), Le Vie Dei Colori (2003) e per ultimo da Ramonti (2006).L’impresa del tre anni della Ste.Ma assume contorni epici se pensiamo che il sauro da Dane Friendly grazie alla vittoria nel Di Capua è diventato l’unico nella storia a firmare una particolare Triple Crown meneghina, composta da Gran Criterium, Vittadini e Di Capua.
Dario Vargiu, perfetto interprete dell’allievo di Stefano Botti (Alduino aveva compiuto l’impresa con Jurado 26 anni fa), ha colto il suo secondo alloro nel Gruppo 1 milanese, già riportato nel 2003 con un altro tre anni, Le Vie Dei Colori per Roberto Brogi e gli Archi Romani.
Ma è la storia di Priore Philip che merita di esser raccontata perché sono queste le favole dell’ippica. Il nostro eroe, figlio di Lan Force acquistato all’amichevole e nato sui verdi prati dell’Azienda Agricola di Loreto e Stefano Luciani, esordisce a San Siro in una modesta reclamare sul chilometro sotto le insegne Dioscuri terminando quarto dopo un break incerto con l’aria del puledro ancora immaturo ma dotato di buon motore, finendo in crescendo senza punti di riferimento in mezzo alla pista.
Alla seconda uscita, un’altra reclamare ma stavolta sui 1400 metri, Priore Philip emerge nettamentefavola battendo di tre chiare lunghezze la compagna di training Natty Zaia (futura piazzata di listed e vincitrice di HP) con Sognando La Cometa (piazzata di listed e HP) al terzo. Questa vittoria non passa inosservata tanto che in molti cercano di acquistare il sauro da Dane Friendly, il quale pochi giorni prima del suo terzo impegno in carriera cambia i colori passando sotto il rosa-nero della Ste.Ma di Luciano Monaldi. A metà luglio il Priore sale a Varese per cercare di strappare il ticket per il Criterium in una condizionata sul chilometro e mezzo: Mario Esposito non deve far troppa fatica per aver ragione di Lorenzo d’Arcadia, missione compiuta e obiettivo Criterium, retrocesso purtroppo a condizionata. Il 27 luglio il Priore torna alle Bettole dove da favorito, non senza qualche patema, trionfa nel Criterium Varesino su terreno consistente, giustiziando la rivale dichiarata Denusa e la Giannotti Sognando La Cometa, infilando così il terzo successo consecutivo. Dopo un mese di riposo ecco il target del Toscana, anch’esso retrocesso a condizionata, a Firenze, dove il Priore parte addirittura contro favorito, alle spalle del dominatore del Criterium Labronico Windfinder: in pista non ci sarà match perché la progressione del sauro è disarmante, con Mario Esposito che soltanto a voce richiede l’allungo al suo pupillo il quale chiude in totale souplesse con ben sei lunghezze di margine sul favorito.
L’obiettivo Gran Criterium dopo una tale prestazione sembra ormai nelle corde del sauro ma Stefano Botti vuole un’ultima conferma, che arriva a Roma nel Rumon, stavolta Listed race: Priore Philip allunga come suo solito, ancora nelle mani di Mario Esposito, imponendo l’alt al vicino di box Laguna Drive, portando a cinque il filotto di vittorie. Alla vigilia del giorno più importante, quello del Gran Criterium, Priore Philip viene considerato un gradino sotto al compagno di training Arpinati, il laureato del Primi Passi, tanto che Esposito è costretto a lasciare la sua sella, con il Rencati Fanoulpifer che giunge addirittura da imbattuto all’appuntamento. Su un terreno reso molto pesante dalle piogge sia Arpinati, di gran mole, sia Fanoulpifer, non riescono ad allungare e allora a centro pista si profila la sagoma saura del Priore, lanciato a tutta velocità da Umberto Rispoli. Il sauro da Dane Friendly tira fuori due allunghi e risolve di prepotenza, lasciando a tre lunghezze il grigio Grey Greezly, riportando in Italia il Gruppo 1 per i puledri 18 anni dopo l’ultimo successo italiano di Glory of Dancer. E sono 6, su sette uscite, le vittorie consecutive!
priore philip
Durante l’inverno Priore Philip accentra l’interesse di molte trattative ma nessuna di questa va in porto e il suo proprietario Luciano Monaldi può sognare in vista della stagione classica, con il primo obiettivo che sarà il Parioli. A Cenaia Priore trascorre tranquillo l’inverno e si prepara al rientro, dopo un ottimo passaggio d’età, anche se non riesce a perdere il vizietto malefico di tirare morsi a chiunque gli si avvicini. Il 16 marzo arriva il giorno della ricomparsa nel Calvairate, condizionata di preparazione al Gardone, in coppia con Fabio Branca, il quarto fantino a salire sul sauro. In uno schema ridotto all’osso per evitare scherzi tattici il jockey sardo proietta subito in testa Priore Philip che in retta allunga con bell’azione respingendo senza patemi l’ottimo finale del dormelliano Adams: sono 7 e ticket per il Parioli strappato.
Nella classica romana Priore Philip, affidato a Cristian Demuro, si libera con fatica dalle maglie del gruppo e lancia il suo proverbiale spunto ma deve inchinarsi ad uno strepitoso Salford Secret, il laureato del Premio Pisa preparato a puntino da Riccardo Santini. Il morello con il suo allungo cattivo infligge la seconda sconfitta della carriera al Priore e ne interrompe la striscia di sette vittorie consecutive.
Nulla è però compromesso perché Priore Philip si ripresenta a San Siro nel Vittadini contro gli anziani e riprende la storia interrotta, agguantando con una cattiveria incredibile l’Incolinx Verdetto Finale. Il suo allevatore Stefano Luciani avrebbe il desiderio di vederlo a Chantilly nel Jean Prat ma Luciano Monaldi e Stefano Botti preferiscono dargli un po’ di riposo facendolo maturare ancora: scelta azzeccatissima!
Dopo un’estate tranquilla il “coccodrillo” di Cenaia tra un morso e l’altro cambia pelle e matura incredibilmente, soprattutto fisicamente. La condizione è straordinaria e il rientro è alle porte con il quinto fantino diverso, Dario Vargiu: il Priore tira parecchio nella prima parte ma poi si rilassa e tira fuori il suo proverbiale allungo, sorvolando il compagno di training Cleo Fan. A tre settimane dal Di Capua, target autunnale, la missione è compiuta. Il sauro listato di bianco scatta e aggredisce il Dioscuri, un flash, l’ultima splendida immagine nella mente e negli occhi di Lollo Luciani, il suo allevatore che poche ore dopo il rientro vincente di Priore Philip, chiude gli occhi per sempre e ci saluta, lasciandoci tutti un po’ più soli.
Il figlio di Dane Friendly è stata l’ultima grande creazione di Lollo e lui ha tenuto duro, ha voluto vederlo scattare per l’ultima volta, ha voluto sincerarsi che il Di Capua lo corresse al top della forma. E domenica statene certi lui era lassù, in prima fila, e dal cielo ha pilotato il suo Campione verso l’impresa più grande. Appena tagliato il traguardo ci squilla il telefono, è il figlio di Lollo, Stefano, che per cinque minuti non fa altro che piangere, commosso.
Il Priore ha vinto per l’Italia, ha vinto per Dario Vargiu, per Stefano Botti, per tutto il suo team, ma soprattutto per Lollo, che adesso lassù starà festeggiando con Armando Renzoni, l’allenatore di Lan Force, la mamma del Priore. Risuonano alte le note dell’Inno di Mameli, il Priore passeggia consapevole dell’impresa mentre Isabella Bezzera si commuove quando consegna la coppa Anac per Lollo: si suona strano, la presidentessa Anac che premia il presidente Anap, ma in questi casi non ci sono categorie e differenze, in questi casi vince lo sport, il ricordo, l’umanità e l’immensità di uno dei tanti allevatori che in questi anni hanno tenuto alta la bandiera italiana.
Applausi a Isabella (da questo gesto ci auguriamo nasca l’intento di riunire tutti gli allevatori in una sola categoria), applausi al Priore e un grazie a Lollo che ci ha consegnato un sauro che ama “mordere” i rivali in pista con un curriculum impressionante: 10 vittorie in 12 uscite, due Gruppi 1, un Gruppo 2, una listed, il secondo nel Parioli. Adesso manca soltanto la valorizzazione estera che il “coccodrillo” di Cenaia si è davvero meritato. Lollo starà già sfogliando il libretto francese…

Edoardo Borsacchi@Edobor88Edoardo

Un pensiero riguardo “L’impresa da favola di Priore Philip

    La top ten italiana del 2014 « DerbyWinner ha detto:
    2 gennaio 2015 alle 10:53

    […] 4°: VITTORIO DI CAPUA, Milano San Siro, 28/09/2014, PRIORE PHILIP Una delle vittorie più belle ed emozionanti della stagione perché arrivata anche grazie alla spinta dall’alto di Lollo Luciani, il creatore e allevatore di Priore Philip, scomparso venti giorni prima dell’impresa del tre anni della Ste.Ma nel Di Capua. L’inno di Mameli era rimasto nel cassetto per 8 lunghi anni, dall’ultimo successo tricolore firmato da Ramonti nel 2006, ma il forte figlio di Dane Friendly ha rimesso a posto le cose, dominando l’Incolinx Verdetto Finale in quella che è stata la pattern stagionale con la più alta presenza di ospiti stranieri, tutti peraltro di ottimo spessore, a partire dalla favorita francese L’Amour de Ma Vie, frenata più dalla stagione faticosa che dal terreno non troppo gradito. Il terreno non ha avvantaggiato neanche il vincitore, a segno in carriera su ogni tipo di fondo e ippodromo, bensì il sauro, pennellato da Dario Vargiu, si è rivelato semplicemente il più forte in pista. Dopo la sconfitta nel Parioli il Priore allenato da Stefano Botti (manco a dirlo) ha ribadito la linea del Vittadini, timbrando così, con il solito proverbiale e grintoso allungo, il secondo Gruppo I della carriera, prima di chiudere con la perla nel Roma al primo tentativo sul doppio chilometro. Lollo dall’alto avrà applaudito orgoglioso. […]

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