Tra Aste e Pattern un rientro agrodolce!

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DerbyWinner is back!
Lo so, vi siamo mancati, ma se siete collegati ai social, Facebook o Instagram, sapete bene che non siamo rimasti con le mani in mano ma abbiamo seguito a fondo sia la parte tecnica del programma estivo nazionale e, soprattutto, internazionale, sia le varie vicende della politica ippica nazionale. Ma adesso è il momento di riprendere in mano anche il blog e ripartire.
Entriamo subito nel cuore di questo articolo, cioè le sensazioni che ci ha lasciato questo rientro settembrino.

Dal punto di vista tecnico quanto successo a San Siro, la sospensione delle corse per l’infestazione della pista da corsa dovuta alla oramai celeberrima Popillia Japonica, il maledetto insetto che ha deciso di dare anche lui un bel colpo alla credibilità della nostra ippica, è qualcosa non solo di storico ma pure di gravissimo. Sgombriamo il campo da ogni dubbio, non siamo tra coloro che pensano che tale situazione faccia parte di un preciso piano per concludere la distruzione del complesso ippico ambrosiano.
Purtroppo si tratta di un evento non voluto e che, in verità, ha attaccato anche altre zone e ippodromi, in Italia e fuori.
Però, non possiamo nemmeno fare finta che sia normale quanto successo. Bisogna appurare, questo è compito del nostro Ente di riferimento, se ci sono state mancanze o quantomeno una minore attenzione nella manutenzione della pista, perché questo insetto è ahinoi ben conosciuto da anni e gli allerta da parte della Regione e del Comune sono state diramati molto tempo prima di quanto accaduto. Il Ministero saprà difendere gli interessi del comparto che amministra? Visto il passato viene da rispondere no, ma chissà, noi siamo sempre pronti a fare pubblici complimenti.

Questa “mazzata” avrebbe atterrato un toro e siamo sinceri lo scoramento nel settore era tanto. Eppure, ancora una volta il nostro sport ha dimostrato di essere unico quanto a passione. Pensate se fosse successo lo stesso in altri sport, ci sarebbero state interpellanze parlamentari, è vero, ma ci sarebbe stato anche un contraccolpo economico che finora nella nostra disastrata ippica abbiamo tamponato efficacemente. La prova di quanto affermiamo ci arriva dalle ultime aste che hanno visto indicatori molto positivi. Da quanti anni non assistevamo a un’asta con un volume di affari a +20% e con una percentuale di venduti superiore all’80%?
Francamente, anche prendendo in considerazione tutte le varie situazioni particolari, tipo famiglia Botti che acquista i prodotti del Velino, suo allevamento, abbiamo solo di che gioire. Un top price a 120.000 e una mediana che segna +9% sono indicatori di un settore che pur a fronte di pagamenti bloccati da mesi, interruzioni di giornate di corsa e altro, rimane ancora tenacemente vivo. Ma non solo, alla Maura si è assistito in alcuni momenti a una vera ressa per visionare i puledri. Personalmente faccio il consignor alle aste SGA da un triennio e da spettatore da ben oltre un decennio, ma posso senza paura confermarvi che difficilmente avevo visto così tanta gente. Anche negli ultimi anni delle aste a Settimo non si respirava un’aria così frizzante. Miracoli dell’ippica.

A fronte di questo dobbiamo ahinoi constatare la scarsa riuscita tecnica delle prove Pattern trasferite a Roma da Milano. Nulla contro i vincitori, chi partecipa ha sempre ragione e va solo ringraziato per continuare a sostenere il sistema. Ma certo vedere un Tesio con soli quattro partenti, per di più dello stesso trainer, fa male al cuore di noi amanti di questa corsa. Era un risultato prevedibile, dover spostare in fretta e furia le prove principali dalla loro sede abituale – e aggiungiamo anche molto più comoda per gli esteri da raggiungere – ha causato un danno evidente per la riuscita delle corse. Questo sarà un argomento da ricordare ai decisori del Comitato Pattern al momento opportuno. Sempre che il Ministero abbia la magnanimità di mandare qualcuno…

In tutto questo rimangono in sospeso un paio di questioni.
La prima è che ancora non è arrivato il decreto di spostamento delle rimanenti giornate di settembre da Milano agli altri ippodromi. Siamo al 22 di settembre e nulla trapela… dire imbarazzante è essere gentili.
Però ci sorge un sospetto. Vuoi mai che questo ritardo sia legato alle seconda questione in sospeso, cioè al controllo della pista di San Siro a seguito dei trattamenti di disinfestazione fatti?
Infatti, di qui a pochi giorni si farà un ulteriore sopralluogo sulla pista da corsa e questo sarà il momento decisivo per capire se la Popillia è stata debellata e se l’erba è riuscita ad attecchire, dunque se è possibile ripartire.
Noi non facciamo pronostici, non siamo agronomi e quindi rimaniamo in attesa del giudizio degli esperti e della prova di cavalli e fantini, ma ci pare singolare che dopo oltre 2 settimane dalla richiesta delle categorie di spostare tutto il rimanente programma milanese di settembre, nulla arrivi da Roma. Che si aspettino buone notizie dalla pista per rimodulare il calendario e, partendo da ottobre, far ripartire San Siro recuperando parte del calendario del mese, magari sforando dalla attuale data di chiusura?
A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca dice il proverbio. Noi vi assicuriamo che vigileremo!

Antonio Viani@DerbyWinnerblog

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