Dalla Francia una lezione di partecipazione ippica!
Può un semplice discorso a un’Assemblea di Allevatori creare le basi per un’ampia discussione sul futuro ippico? Certo che sì, basta avere il coraggio di invitare le persone giuste…
Valicare le Alpi ha non solo un significato prettamente geografico, ma in un certo senso anche simbolico, quello di lasciare il nostro mondo, conosciuto, per andare alla ricerca di aria nuova o anche solo di una differente modalità di approccio alle questioni.
Nel nostro caso ippico questa similitudine è perfetta perché negli ultimi giorni in Francia, cioè al di là delle nostre Alpi, si è aperto un ampio dibattito grazie all’intervento all’Assemblea degli Allevatori transalpini di Cyril Linette .
Il Direttore Generale del PMU ha preso la parola per descrivere lo stato dell’arte della scommessa ippica in Francia e come e dove a suo parere è necessario intervenire. Intervento molto interessante e che avevo già affrontato nei giorni scorsi sulla pagina Facebook di DerbyWinner, ma che voglio riprendere per approfondire il discorso e discutere con voi su cosa possiamo ricavare noi Italiani da questa lezione di partecipazione.
Prima di tutto permettetemi di congratularmi con gli allevatori francesi che hanno avuto il coraggio di invitare una persona esterna al loro ambiente, il rappresentante di una parte che spesso si trova in aperto contrasto con gli interessi dell’allevamento.
Avete mai visto qualcosa di simile qui da noi?
Siamo sinceri, mai. Al massimo si assiste all’intervento di qualche fiancheggiatore chiamato a tessere le lodi del Presidente di turno di una delle Associazioni.
Quindi, quelle che potrebbero diventare occasioni di dibattito e di arricchimento intellettuale finiscono con l’essere le solite noiosissime liturgie, per la maggior parte snobbate dagli stessi associati o tutt’al più sopportate dai presenti in attesa del successivo buffet.
Gli allevatori d’oltralpe invece non hanno avuto paura di sentire una voce discordante, portatrice di interessi diversi.
Hanno compreso bene che rinchiudersi nella torre non aiuta a superare la crisi, bisogna aprirsi al confronto senza essere permalosi e anzi ringraziando chi porta per puro spirito di servizio un contributo di idee diverso.
Altrimenti il vero rischio non è solo che non si capisca il mondo esterno, ma che il vento della crisi faccia crollare la torre stessa con dentro tutti gli associati.
Fatta questa premessa il D.G. di PMU ha toccato vari aspetti nel suo ampiamente condivisibile discorso (potete leggere il testo integrale cliccando su questo Link). Ha usato parole come: idee, ascolto, discussione, coordinamento.
Tutte parole che sono valide anche per la nostra ippica e chi mi segue sa bene essere dei mantra ripetuti in continuazione in questo blog.
Centinaia di volte avete letto sul Vostro DerbyWinner, della necessità di proporre idee davvero innovative. Linnette parla testuale di nuove idee che devono arrivare attraverso l’immissione di sangue nuovo, noi non possiamo non concordare con lui su questo.
Solo in Italia si è così tenacemente refrattari a qualsiasi ricambio generazionale, che non va visto come un modo per accantonare chi ha dato il suo contributo, anzi questi devono assolutamente rimanere come ascoltati consiglieri, ma piuttosto come un modo affinché nuove idee vengano portate alla luce e un diverso approccio, magari più efficace, possa essere sperimentato.
Se siamo onesti intellettualmente, non possiamo non riconoscere che il galoppo italiano ne abbia innegabilmente bisogno.
Le idee nuove, vero fulcro del discorso, sono strettamente legate alle successive parole chiave usate dal Rappresentate del PMU che ha sottolineato all’Assemblea che bisogna sapere ascoltare, discutere e lavorare in maniera coordinata.
Ascoltare nel suo specifico caso significa comprendere cosa gli scommettitori desiderino e tradurlo in realtà discutendo con i vari attori della filiera in modo da attuare un lavoro coordinato.
Fateci caso, quando mai gli scommettitori sono stati davvero ascoltati?
Non basta fare analisi ex post, lodevoli per esempio quelle pubblicate a varie riprese su Trotto & Turf, ma che hanno il limite di fotografare lo storico di una situazione, mentre queste analisi andrebbero integrate con l’ascolto del cliente e delle sue preferenze in fatto di scommesse ippiche.
Ascolto che si lega alla discussione, che come detto all’inizio è fondamentale per arricchirsi intellettualmente.
Pensateci, quanti dibattiti ricordate qui da noi negli ultimi anni?
Su DerbyWinner abbiamo provato spesso a stimolare la discussione, ma il timore di perdere qualche piccolo vantaggio acquisito o anche solo la possibilità di veder confutato un qualche dogma consolidato è stato per le varie Associazioni e Rappresentanti più forte della speranza di trovare soluzioni utili al settore.
Infine un lavoro armonizzato tra trotto e galoppo è basilare per presentarsi al pubblico e alle Istituzioni come un unico soggetto.
Questo non vuol dire annacquare le differenze tra le due discipline, ma piuttosto evidenziare i tanti punti che ci uniscono e che in questo modo ci fanno essere più forti.
Il risultato del discorso di Cyril Linette, che vi ho sintetizzato per capisaldi, è stata una messe di risposte e proposte, dei vari attori della filiera e di varie personalità della carta stampata di settore.
Siamo certi che il contributo di idee non si esaurirà a breve, perché quando si ha la forza e il coraggio di accettare di sedersi al tavolo del confronto non si lascia il posto finché ogni aspetto è stato analizzato a fondo.
Saremo capaci anche noi di seguire questo esempio? Il comportamento passato delle Associazioni non ci fa essere molto ottimisti, ma noi ci proviamo lo stesso e rinnoviamo la disponibilità a fare da catalizzatori per una sorta di forum o come si usa chiamarlo adesso, think tank, dover poter esporre liberamente le idee e le proposte per il futuro ippico. Un gruppo di studio aperto a tutti, non il solito club ad inviti ma un vero pensatoio libero.
Che sia la volta buona e che non si debba più attraversare le Alpi per respirare aria fresca?
Antonio Viani@DerbyWinnerblog