I proprietari del galoppo ricevuti da Castiglione

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MIPAAFRicevo dalla Associazione Proprietari galoppo (UNPCPS) resoconto dell’incontro avuto con il Sottosegretario On. Castiglione presso il MIPAAF.
Volentieri ne do pubblicazione e rimando ogni mio commento alla fine del comunicato.

All’incontro erano presenti il Presidente Masini, il Vice presidente Villa, i Consiglieri Callegari, Cannarella e Cantoni. Dopo una breve presentazione dei convenuti, il Sottosegretario ha ascoltato e condiviso quanto dettagliatamente illustrato dai Consiglieri in merito alla drammatica crisi del settore che presenta una costante flessione delle scommesse ippiche, un montepremi sempre più esiguo, una situazione precaria degli ippodromi, un pericoloso calo di cavalli nati e allevati con conseguente riduzione di proprietari e allevatori, per poi soffermarsi sui seguenti argomenti:

TEMPISTICA DEL PAGAMENTO DEI PREMI – Le procedure dello Stato sono purtroppo complesse e non eludibili. Pur ponendo ogni attenzione e riguardo non si è in grado di ridurre il tempo sotto i 90/100 giorni. Su questa tempistica il Ministero si sente in grado di prendere impegno. Sono comunque allo studio eventuali soluzioni di tipo normativo.
LEGGE DI STABILITÀ – Di fondamentale importanza in attesa delle evoluzioni del Collegato Agricolo mantenere in essere i fondi destinati al settore ippico e su questo non mancherà l’impegno del Ministero.
RISORSE PROVENIENTI DAL D.L. N. 185/2008 E LORO DESTINAZIONE – Le risorse verranno impiegate esattamente come previsto per legge quindi con attenzione e tutela del finanziamento del montepremi delle corse. In tal senso è stata predisposta una circolare interna. Rimane ferma comunque la preoccupazione per la situazione di alcuni ippodromi.
DECRETI ATTUATIVI DEL COLLEGATO AGRICOLO – Il lavoro procede all’interno dei Ministeri interessati ma ancora una volta occorre notare troppe spinte non concentriche di esponenti del settore e questo non favorisce la fluidità dei percorsi. Non solo su questo argomento è auspicabile e necessaria una rappresentanza ristretta ed univoca del Galoppo.
SPLIT PAYMENT E GRANDI SCUDERIE – Appare chiaro come questo sistema normativo penalizzi le grandi scuderie, inducendo preoccupazione anche in merito al recupero dei crediti IVA. Sarà necessario verificare con gli uffici legislativi ulteriori nuove formule possibili.
Gli esponenti UNPCPS ringraziando il Sottosegretario si sono impegnati a fornire, dopo la pausa estiva, un loro contributo scritto con proposte a livello organizzativo e di modifiche legislative per un confronto costante e costruttivo a salvaguardia dell’intero settore ippico.
Roma 26 luglio 2017

La prima riflessione è che un gruppo così nutrito e importante meritava certamenteconfused-man migliori e più esaurienti risposte, anzi, meglio dire, che meritava delle risposte e non la solita serie di “svicolamenti” e promesse (da marinaio) alle quali il Sottosegretario ci ha abituato da anni.
Perché ancora una volta Castiglione non ha detto nulla di nulla, anzi ha confermato l’incapacità del Ministero a gestire il settore.
Partiamo dai pagamenti, che rimangono liquidati in tempi biblici e che se anche fossero davvero portati a 90/100 giorni, oggi siamo ben lontani da questo, rimarrebbero al di là di ogni ragionevole ritardo e sarebbero fuorilegge visto quanto stabilisce l’Unione Europea in merito.
Quindi zero risultati su questo importante fronte.
Quanto alla Legge di Stabilità il Sottosegretario si guarda bene dal promettere nulla, dicendo solo che si impegnerà, insomma zero impegni ma solo parole.
Inoltre visto come si è impegnato il Ministero in passato nello stornare verso altre destinazioni i fondi della Legge 185 (quella predisposta grazie al lavoro assiduo del Ministro Zaia) qualche dubbio mi sorge sulla reale garanzia di questa dichiarazione…

disperazione_2776061Sui Decreti Attuativi poi siamo al comico involontario.
Ma come, non è la politica a doverli tramutare in realtà? Sarebbe dunque colpa dell’ippica se ancora non si vedono?
Gli ippici hanno tante colpe ma questa davvero esula da loro. Castiglione non prenda la scusa dell’ippica e della sua presunta litigiosità per coprire una totale assenza di strategia del Ministero.
Fa davvero ridere che le Istituzioni chiedano che il galoppo sia unito quando le stesse mai hanno ascoltato il Comitato Nazionale Galoppo, cioè l’organizzazione che racchiudeva tutte le categorie del galoppo. Che dire, o il CNG non sapeva cosa proporre (non mi stupirei) oppure al Ministero hanno le orecchie tappate.
Tendo drammaticamente a ritenere che entrambe siano vere, insomma non proprio il massimo…
Sullo Split Payment qualche novità? No, ovviamente. Solo una vaga promessa di interessarsi della questione.
Viene quasi da pensare che il gruppo di volenterosi abbia sbagliato ufficio visto che nessuna richiesta ha ottenuto una risposta precisa e nessuna problematica una soluzione…

Alla fine di un simile incontro mi sarei aspettato una cortese ma decisa presa di posizione contro un simile comportamento, che non fa altro che spostare in avanti nel tempo i problemi, acuendoli invece di risolverli.
Invece UNPCPS ringrazia il Sottosegretario. Per cosa? Averli ricevuti forse? Qualicome è umano lei sarebbero i motivi per tale ringraziamento, posto che è doveroso da parte delle Istituzioni ricevere i rappresentanti del settore che amministrano?
Forse bisognerebbe ricordare tutti più spesso che sono i Politici a essere al servizio della collettività e non il contrario.
Questi ringraziamenti ricordano molto la celebre frase di Fantozzi, quel “Come è umano lei” che veniva rivolto dal protagonista al potente di turno.
Visto però come finiva per il Ragionier Ugo, consiglio al gruppo di evitare un simile atteggiamento e magari presentarsi fin da subito con delle proposte scritte, perché se il Sottosegretario risponde con la stessa “celerità” con la quale la Politica paga i premi rischiamo di vederci rispondere da un nuovo Sottosegretario in carica dopo le elezioni di primavera prossima…

Antonio Viani@DerbyWinnerblog

2 pensieri riguardo “I proprietari del galoppo ricevuti da Castiglione

    Benedetto Di Giulio ha detto:
    29 luglio 2017 alle 10:26

    Perchè lAssociazione non si è presentata all’incontro già con un documento programmatico di proposta, che era il minimo che si potesse fare? Semplice,… sono abituati a fare così. Mai un documento che testimoni che cosa si è fatto o richiesto o ottenuto, men che meno che cosa si è proposto. Si ha la netta percezione che l’andazzo è stato sempre e solo quello di chiedere soldi, come se questi soldi provengano da una fonte extraterrestre inesauribile. Vorrei inoltre esprimere un concetto estremamente semplice purtuttavia innegabile. Non si è mai voluta fare, nè una conta, nè una indagine socio-antropologica ed economica sugli attori. Ovvero in alcuni casi si è avuta la pretesa di rappresentare la totalità di una categoria rappresentando un numero esiguo di iscritti, rispetto alla totalità dei soggetti per i quali si è nel bene o nel male operato, Poi non si è tenuto in sufficiente conto chi sono i proprietari e come sono fatti. Ci sono quelli che fanno sport, quelli che fanno anche impresa, e quelli che sono stati quasi costretti a fare impresa e che sono gli allenatori proprietari, i quali derivano la loro qualifica da una metamorfosi precedente quando da artieri diventavano allenatori, mantenendo però del tutto inalterato il loro portato culturale. Pertanto molti proprietari sono ex artieri. E come si pensa di rappresentare una categoria così composita? Come si faceva quarant’anni fa? Come e quanto contano all’interno della categoria le diverse anime? Pensate che i proprietari allenatori, ex artieri siano debitamente considerati e giustamente rappresentati? Queste sono tutte questioni ineludibili e purtuttavia i vertici di quella categoria non le hanno mai rappresentate.
    Ritenete forse che il grave disagio palesato dagli Operatori Ippici a causa delle condizioni degli Ippodromi e dei centri di allenamento sia una realtà inconfutabile? Se si, come sembra esserci universale consenso sulla cosa, perchè non c’è mai stata una decisa azione di protesta e di forte contrapposizione proprio versus quei soggetti.ippodromi più inadempienti? Chi sono stati o sono i vertici della Associazione, c’è continuità tra di essi e le loro politiche per adombrare il sospetto che abbiano avuto un atteggiamento troppo arrendevole (eufemismo) nei confronti di alcuni gestori di Ippodromo? Certi ippodromi, ricordo a tutti, sono in condizioni precarie o peggio, non da ora e i servizi forniti risultano inadeguati già da molto tempo. Almeno nella percezione di chi li frequenta.

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    Antonio Viani ha risposto:
    29 luglio 2017 alle 10:53

    Grazie Benedetto della risposta e dei nuovi spunti di riflessione.
    Sulla tipologia degli associati non credo sia facile fare una statistica soprattutto perché prima bisognerebbe capire quanto siano rappresentative queste associazioni. Da lì a cascata si potrebbe andare nella direzione che indichi.
    Che siano poi abituati, come dici, a fare in un certo modo (sbagliato) da tempo è un aggravante e non una scusante. Mi si permetta una similitudine ardita, i mammuth si sono estinti proprio per non essere stati capaci di adattarsi alle mutate condizioni…

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