Ascot breeze up, un figlio di Worthadd a 130mila!
Tempo di aste breeze up e primi botti, per di più legati alla nostra ippica nazionale!
Tattersalls Ireland organizzava tra ieri e oggi le prime aste europee breeze up nella splendida cornice di Ascot e possiamo dire che siano andate tutto sommato bene, segno che la voglia di cavalli pronti per correre è sempre elevata al di là della manica e che finora ogni paura derivante dalla famigerata Brexit non trova riscontro in ambito ippico.
I freddi numeri ci dicono che rispetto al 2016 i cavalli offerti sono rimasti pressoché in linea, dagli 85 del 2016 si è passati a 84. I venduti sono stati 67, per una percentuale di quasi l’80% in forte aumento dalla edizione passata.
Il fatturato ha toccato i 2,041,600, anche qui in aumento, mentre la media si è attesta a quota 30,472, in leggerissima riduzione, meno 6%, rispetto alla scorsa edizione.
La mediana ha seguito questo lieve aggiustamento portandosi a 21mila ghinee, contro le 22mila del 2016, meno 5%. Queste riduzioni ci possono stare visto che la grande maggioranza dei lotti sono passati di mano.
Andando più in profondità notiamo che il top price è stato ottenuto dal due anni figlio del nostro Derby Winner 2010, Worthadd, che ha raggiunto la ragguardevole cifra di 130mila ghinee acquistato dagli agenti del Peter & Ross Doyle Bloodstock. La famiglia materna è ragguardevole perché la madre Malayan Mist (Dansili) ha vinto in corsa e ha per nonna Mountain Of Mist che ha dato tra gli altri Inara vincitrice di Gruppo 1 e Madeira Mist vittoriosa in Gruppo 3 e mamma di Joshua Tree (carta QUI). Visto il prezzo deve saper muovere molto bene le gambe. Al di là del grande in bocca al lupo che facciamo al puledro, presentato dal Mocklershill, ci viene un certo magone a vedere la grande occasione (l’ennesima) lasciata per strada dalla nostra ippica.
Non do colpe ai singoli stallonieri, capisco che acquistare a fine carriera un plurivincitore di Gruppo in Italia e all’estero, nonché secondo di Lockinge, non sia impresa da tutti i giorni, ma perché nessuna associazione di stallonieri o allevatoria (ne abbiamo addirittura due…) ha pensato a cercare un accordo con l’Ingegner Romeo per mantenere il cavallo in Italia alla fine della sua carriera agonistica? Ovvio che le trattative sarebbero dovute partire appena dopo il Derby vinto, per una semplice questione di opportunità economica.
Era così difficile pensare di sindacare Worthadd come stallone? Non valeva la pena neppure fare un tentativo? Magari non si sarebbe trovato l’accordo ma uno sforzo era doveroso, purtroppo in Italia sappiamo solo “ballare da soli” e infatti i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Continuando nell’analisi, tra gli acquisti italiani troviamo un maschio da Red Jazz acquistato per 11mila dalla scuderia Shosholoza e per 12 un Kodiac dalla Emme International. L’agente Barberini per 25mila ha portato a casa un altro Red Jazz e due femmine, una da Society Rock per 42mila e una da Kodiak per 30mila. Marco Bozzi un Kodiac a 13mila e infine Elio Correnti una Lilbourne Lad a 4,5mila.
Tra i rimandi all’Italia vi segnalo che la due anni da Mayson e Rivabella, vincitrice del Buontalenta, è stata venduta per 28mila sterline, mentre il maschio da Lawman con lontani collegamenti con la famiglia di Winston e Lady Dutch è stato licitato a 50mila. Una femmina da Swiss Spirit e Vitta’s Touch, mamma di Mujas e Touche Eclatante, ha raggiunto i 45mila.
Antonio Viani@DerbyWinnerblog
13 aprile 2017 alle 18:19
[…] asta breeze up europea (dopo quella di Tatts Ireland ad Ascot, leggi QUI) e ancora ottimi risultati finali. A Doncaster quest’anno erano 134 i due anni in offerta e […]
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