Royal meeting, ultimo giorno con vittoria della Regina, miglior finale non si poteva scrivere!
Day five al Royal Ascot e chiusura con i fuochi d’artificio, non solo per la vittoria di Twilight Son (Kyllachy) nell’ultimo Gruppo 1 del meeting, le Diamond Jubilee, ma soprattutto per la vittoria del portacolori di Sua Maestà The Queen Dartmouth nelle Hardwicke.
Corsa tosta con finale emozionante dove abbiamo assistito al duello tra Highland Reel (Galileo) e Dartmouth (Dubawi) che dopo aver volato via il battistrada Almodovar si sono sfidati in un finale testa a testa dove il portacolori della Regina con un grande Olivier Peslier in sella ha lottato fin sul palo riuscendo a mettere una testa di vantaggio sul Galileo di O’Brien, quest’ultimi due alla ricerca del triplo a seguire in giornata, qualcosa di straordinario (Video QUI).
Attimi di tensione al tondino del dissellaggio, per una inchiesta dei commissari che lasciava in ansia per alcuni minuti Elisabetta II, con un sorriso tirato che non riusciva a nascondere la paura di perdere la vittoria acquisita sul campo.
Proprio questi minuti certificano la grandezza ippica di questa anziana Signora che, pur avendo mille impegni quotidiani, riesce ancora all’alba delle 90 primavere a emozionarsi e a soffrire per un suo allievo come se fosse un proprietario alle prime armi. Alla conferma del risultato della pista si è assistito a un corale sospiro di sollievo che ha accomunato il team della Regina a tutto il pubblico e agli addetti ai lavori di Ascot, perché se è vero che ognuno avrà avuto il suo cavallo preferito e altrettanto vero che vedere trionfare la giubba con gli alamari d’oro è il miglior spot per le corse è una cosa che fa aprire il cuore.
Ben diceva John Warren, racing manager delle Regina intervistato da Equidia – a proposito complimenti al network per la qualità altissima del servizio offerto ai telespettatori – che confermava come una vittoria della Regina valeva più di mille passaggi pubblicitari per il nostro mondo e soprattutto aggiungeva che ora, dopo aver conquistato il primo Gruppo 2 della carriera, Dartmouth si meritava il tentativo di Gruppo 1, magari proprio in quella che è la Corsa con la c maiuscola, l’Arc de Triomphe. Noi sciovinisti speravamo dicesse il nostro Jockey Club… A parte le battute, siamo già elettrizzati a quello che potrebbe voler dire un Arc 2016 di scena a Chantilly e con il cavallo della Regina e magari lei stessa in tribuna, qualcosa che oltrepassa i sogni più arditi.
L’altro appuntamento della giornata erano le Diamond Jubilee, Gruppo 1 sui 1200 per anziani, dove Twilight Son ha ribadito la sue qualità nello sprint, già mostrate lo scorso anno vincendo a Haydock la Sprint Cup.
Il finale parecchio incerto ha visto cinque cavalli quasi sulla stessa linea darsi battaglia con l’allievo di Candy che alla fine riusciva a piazzare il colpo di reni decisivo per battere il Gibson Gold Fun (Le Vie dei Colori), Signs Of Blessing (Invincible Spirit) e Magical Memory (Zebedee) tutti racchiusi in meno di una mezza lunghezza (Video QUI) che racconta dell’alto livello dei partecipanti.
Affermazione importante anche perché il suo trainer sostiene che Twilight possa migliorare ancora nel corso della stagione dei quattro anni e non sia giunto al massimo della maturazione e se lo dice colui che ha allenato il padre di lui, Kyllachy, vincitore delle Nunthorpe a quattro anni, ci dobbiamo credere.
Ennesima affermazione per Ryan Air Moore in sella nel meeting, terza del convegno, e corona dei jockey nelle sue mani con sei affermazioni nel meeting contro le quattro del nostro Frankie Dettori, il quale però dalla sua ha il fatto che non potendo contare sullo squadrone Coolmore le sue vittorie sono ancora più pesanti.
Team Coolmore che alla fine del meeting conta ben 6 vittorie, infatti nel convegno finale si sono aggiunte le affermazioni del due anni Churchill (Galileo) nelle Chesham e subito dopo di Sir Isaac Newton anch’esso da Galileo nelle Wolferton. Lo score di vittorie del gruppo al Royal Ascot è dunque aggiornato e arriva alla stratosferica cifra di 54 affermazioni.
Numeri fantastici come fantastico è sempre l’intero meeting del Royal Ascot capace di tenere sempre alta l’attenzione pur durando per un’intera settimana, se non fosse unico sarebbe da clonare!
Antonio Viani@DerbyWinnerblog