Cristian e La Cressonière, urla di gioia nel Diane!
Siamo di parte e ne siamo fieri! Viva Cristian Demuro e La Cressonière vincitori del Prix de Diane, ma anche viva Azaelia e Simone Brogi arrivati quarti e per finire viva Debora Fioretti vincitrice della prova Fegentri!
Il nostro blog ippico incorona tutti i vincitori indistintamente dalla loro nazionalità, però quando i nostri ragazzi si fanno onore all’estero la felicità è doppia. Non solo siamo contenti per loro ma oltre a ciò i loro risultati dimostrano che l’ippica nazionale non è morta, perché se riesce ancora a esportare tanta qualità, nei professionisti ma pure ogni tanto nei cavalli, vuol dire che c’è una base che li crea e questa si trova in Italia.
Pensate solo se questa fosse aiutata o quantomeno messa nelle condizioni di non dover chiudere per la totale assenza di uno Stato incapace di gestirla, pensate a cosa potremmo essere e quali traguardi potremmo raggiungere se avessimo dietro di noi uno Stato come quello Francese o Inglese.
Tralasciamo questi aspetti tristi e torniamo a sorridere rendendo onore alla vincitrice del Prix De Diane 2016, La Cressonnière, al suo team e al suo interprete che dopo la vittoria nella Poule des Pouliches partivano da favoriti anche nelle Oaks francesi. La figlia di Le Havre e di Absolute Lady, madre da Galileo (che fenomeno!) prodotta dall’italiana Razza Pallorsi, altro importante legame con il nostro Paese, aveva nella distanza allungata a 2100 metri il vero un punto interrogativo e neppure proprio piccolo per lei.
Al tondino l’allieva di Rouget era un gran bel vedere e lo stesso trainer pareva abbastanza tranquillo, forse anche perché avendo tre partenti in corsa non aveva tempo per emozionarsi.
Usciti dalle gabbie era subito la O’Brien Coolmore (Galileo) a porsi all’avanguardia del gruppo seguita da Swiss Range (Zamindar) alle sue spalle e con Gysoave (Soave) ed Happy Approach (New Approach) al suo esterno, invece Cristian lasciava la sua ragazza nelle retrovie del gruppo assieme all’altra O’Brien Ballydoyle (Galileo).
In curva nulla mutava se non la scelta di Cristian di mettere La Cressonnière alle spalle di Volta (Siyouni) per farsi portare in avanti e iniziare la dritta finale non lontana dalla testa. Decisione ottima perché in retta l’allieva di Rouget si trovava in posizione perfetta per poter azionare il suo motore potente senza intralci e iniziare la caccia alla testa del gruppo.
In poco più di 100 metri aveva già raggiunto la battistrada e si involava verso una storica doppietta con la sola Left Hand (Dubawi) che dall’interno cercava di opporgli resistenza. Nulla però poteva fermare Demuro e La Cressonnière che volavano verso la vittoria passando il palo con mezza lunghezza di vantaggio sulla Dubawi, mentre al terzo giungeva una grintosa Volta, che a inizio retta aveva subito un cross che sicuramente non l’ha avvantaggiata, mentre al quarto la bella creazione del nostro Simone Brogi, Azaelia (Turtle Bowl) (Video QUI).
A inizio retta si è anche sfiorato un dramma con Amande che si è incrociata con Highlands Queen e ne ha avuto la peggio Boudot sbalzato di sella. Dopo inchiesta William Buick, in sella a Highlands, è stato riconosciuto colpevole dell’incidente e squalificato per 30 giorni.
Grande gioia nel team con un emozionatissimo Rouget, al secondo sigillo di Gruppo 1 a stretto giro dopo la vittoria di Qemah nelle Coronation, che dispensava lodi a tutto il lavoro del team e dichiarava la sua enorme stima per la portacolori del duo formato da Gerard Augstine-Normand e Antonio Caro capace, a suo dire, di fare tutto con la massima facilità. Stesso concetto anche da Demuro che conoscendo il grande carattere della sua allieva si era preoccupato solo di mantenersi la strada libera.
E adesso? Diciamo che per entrare al galoppo nella storia ci sarebbe l’ultimo grande ostacolo, l’Arc de Triomphe, una sfida difficilissima soprattutto su un tracciato come quello cantiliese. Una sfida che però sarebbe un sogno e se non si sogna con l’ippica…
Antonio Viani@DerbyWinnerblog