Il Torricola esalta Victim Of Love, nel Daumier la sorpresa Irishman Mark!
La Capitale domenica doveva fornirci indicazioni per le classiche tirando fuori dal mazzo un paio di nomi validi per le nostre Ghinee.
Analizzando le due corse principali, il Torricola e il Daumier, bisogna ammettere che ci sono riusciti solo a metà, ma andiamo con ordine.
Nel Torricola erano solo in cinque a sfidarsi, assenti Rabiosa Fiore e Veuve Noire, con favorita, a meno di mezzo, la Effevi Victim Of Love. La figlia dello stallone italiano Ramonti ha preso subito la testa del gruppetto pedalando di buona lena e facendo il vuoto con il gruppo dietro che cercava di non perdere troppo terreno dalla fuggitiva.
All’ingresso in retta la bottiana aveva già un paio di lunghezze sulle inseguitrici che non mantenevano il ritmo e infatti Fabio Branca, aprendo il gas solo negli ultimi 200, senza troppa spesa si allontanava per andare a chiudere in totale solitudine con otto lunghezze su Miss Steff (Dark Angel) che coglieva il secondo sulla calante Eternity Star (Baltic King) unica a provare ad impensierire la vincitrice e che ne ha pagato il fio perdendo la seconda piazza, (Video QUI).
Tre corse, tre vittorie e una solidità che viene confermata per la rientrante Victim Of Love.
Se Conselice a Milano rappresenta la novità, la figlia di Ramonti invece è la conferma che due delle più calde favorite del Regina Elena arrivano da Cenaia. Sarà interessante vederle battagliare nella classica.
Di tutt’altro tenore il Daumier che speravamo potesse fornirci uno o due nomi validi per il Parioli, ma che visto lo svolgimento ci ha deluso non poco e crediamo possa essere stata un’edizione poco indicativa in chiave classica. Al via erano anche qui in cinque, mancava Azhor Azhai (non si può certo dire che tra Milano e Roma i partenti siano stati molti…) e il favorito risultava l’Effevi Peut Etre Ici (Holy Roman Emperor) poco sopra la pari rispetto all’altro Botti Basileus (Dream Ahead) già secondo di Gran Criterium.
Dopo il via era il Librettist Finger Roll a prendere la testa dettando il ritmo con dietro i due favoriti. Giunti in dirittura Finger e i due inseguitori si disponevano a ventaglio preparando la volta finale. Ai duecento la resistenza alla corda di Finger Roll veniva meno ed era Basileus a prendere un piccolo vantaggio, ma era la super sorpresa Irishman Mark (Vocalised) che sbucava da dietro per pizzicare il Dream Ahead appena prima del palo (Video QUI).
Potremmo parafrasare dicendo che tra i quattro litiganti il quinto gode, infatti il meno quotato del campo ha dato cappotto ai favoriti. Congratulazioni al team Equites e soprattutto ad Agostino Affè che tra americani e importati si sta ritagliando un importante spazio tra i trainer più in forma della piazza capitolina.
Fatti i dovuti complimenti ai vincitori dobbiamo anche ammettere che questa vittoria non depone a favore della forma dei partecipanti. Basileus nel precedente Arconte, corsa di rientro, aveva sopravanzato Irishman perdendo solo da un buon prospetto come Don Aurelio e dunque questa sconfitta è un innegabile passo indietro. Idem per Peut Etre Ici dal quale seppure al rientro era lecito attendersi qualcosa in più. Ovviamente nulla è perduto e tutti avranno modo di rifarsi, però diciamo che da questa corsa chi esce meglio è il cavallo che non vi ha partecipato, quel Don Aurelio che vede una conferma della sua linea.
Sempre in giornata era in programma il Cloridano, ben riuscito handicap principale sui 1200 con quindici al via e tanta incertezza. A fare sua l’intera posta è stato Peppe’s Island che nel finale ha avuto la meglio sul favorito Fidaslemei. Bella affermazione per l’allievo di Di Chio e per il figlio di Frozen Power stallone quest’anno funzionante in Italia, come ben sapete.
Nella maiden invece è stata la Dylan Thomas Extemely Vintage a imporsi davanti a Leader Queen.
Antonio Viani@DerbyWinnerblog