Richard Hughes si ritira dopo il meeting di Goodwood

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Come riportato dal sito del Racing Post, nonché ribattuto nei gruppi ippici su Facebook, primo fra tutti Intenditori di Galoppo, la notizia del giorno è l’annuncio del ritiro da parte di Richard Hughes.
Il celebre fantino irlandese aveva lasciato intendere, nel recente passato, che questa sarebbe stata la sua ultima annata agonistica.
Purtroppo il nuovo impegno intrapreso presso la sua nuova scuderia nello Hampshire presso la Danebury Estate nel seguire il training dei suoi cavalli si è rivelato maggiormente gravoso di quanto pensasse e lo ha costretto a fare una scelta drastica: Il livello di impegno che sto profondendo è maggiore di quanto pensassi. Mi sta prendendo la totalità del tempo e per farlo bene devo essere concentrato sull’allenamento e nient’altro. Questa è la ragione per la quale ho deciso di dire basta alla mia carriera di jockey, prima di quanto avessi intenzione”.

Hughesie è figlio del celebre jockey e trainer Dessie Hughes e dopo aver iniziato la carriera in patria si è spostato in Inghilterra dove dal 1994 ha iniziato a collaborare strettamente con la famiglia Hannon con la quale si è tolto parecchie soddisfazioni, tra le quali tre titoli consecutivi di Champion Jockey, il primo nel 2012.
Tra le sue vittorie più prestigiose in UK ricordiamo le 1,000 Guineas di Sky Lantern nel 2013, le Oaks di Talent dello stesso anno oppure le Irish 2,000 Guineas di Canford Cliffs nel 2010. In Francia le due Poules con Zenda nel 2002 e American Post nel 2004 e il Diane con Nebraska Tornado nel 2003, ma anche il Jean Prat con Dick Turpin (2010) e il Gran Prix de Saint-Cloud con Youmzain (2008). In Italia ricordiamo la sua affermazione nel Derby in sella a Bahamian Knight nel 1996, oppure il Di Capua con Mistle Cat dello stesso anno o ancora l’Italia di Posidonas nel ’95. Lo ricordiamo anche come Jockey di scuderia di Khalid Abdullah.
Il momento dell’addio alle piste arriva per tutti, per il 42enne Hughesie si è trattato di una scelta di vita e d’impegno, quindi non dettata da fattori esterni, ma dalla volontà di fare al meglio la sua nuova carriera che gli auguriamo possa dargli le stesse soddisfazioni della vita precedente. Lo rivedremo presto al tondino in giacca e cravatta!

Antonio Viani@DerbyWinnerblog

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