Domani appuntamento con la storia: la 188esima edizione della Corsa dell’Arno!
Edizione numero 188 (Centottantotto!!) della Corsa dell’Arno.
Potevamo mai mancare l’appuntamento con la corsa più longeva d’Italia? Certo che no, questa prova rimane un caposaldo che ha resistito tenacemente di fronte allo sfascio della programmazione ippica italiana.
Pur senza avere un montepremi esorbitante, 55mila euro è il minimo sindacale per una corsa di tale fascino e tradizione, rimane uno di quegli appuntamenti che tutti gli allenatori e le scuderie si segnano sul calendario e scrivere il proprio nome nell’albo d’oro vuole dire fare parte della grande storia ippica italiana.
Questa edizione non fa eccezione, saranno in tredici a darsi battaglia nell’handicap limitato.
I Botti presentano due allievi, il primo è il peso massimo Mickai, il quattro anni da Mujahid che è rientrato in condizionata a Roma con un buon secondo dietro Bertinoro e prima della pausa invernale aveva pizzicato il Porta handicap limitato meneghino. Il Dioscuri è soggetto valido e qualitativamente all’altezza e il peso di 59 chili potrebbe non essere un ostacolo insormontabile. Altro bottiano è Storming Loose, il vecchio leone dei Bezzera ha ormai otto primavere ma il suo carattere indomito lo rende sempre velenoso. Il rientro è avvenuto con un terzo nel Camarrone, la classica prova di preparazione per l’Arno, vinta da Messer Guglielmo (Celtic Swing) con al secondo posto Demeteor entrambi presenti quest’anno. Il primo, allievo di Mariotti, è un habitué del circuito handicap e potrebbe essere un grande protagonista della competizione, anche perché la vittoria nella prova di preparazione dimostra che si trova a suo agio sul tracciato del Visarno.
Il secondo è il detentore del titolo e prova a bissare la vittoria dell’anno scorso. L’allievo di Menichetti è un vero cavallo d’acciaio pronto a ogni occasione, questa sarà la sua 58esima corsa e di anni ne ha solo cinque. Quest’anno Demeteor (Mujahid) ha già corso sei volte e forse va meno forte dello scorso anno ma staremmo molto attenti perché lui è davvero capace di tutto.
Scorrendo la scala dei pesi troviamo Il Romito a 58 chili. Il figlio di Shirocco di Allegra Antinori pare aver trovato la sua miglior condizione testimoniata dal secondo posto ottenuto in Listed nel Regione Toscana dietro Mawaal e quindi va messo tra i papabili per la vittoria finale, preferisce terreni più morbidi però ha già esperienza di Arno avendo concluso al quinto posto lo scorso anno.
Un altro che arriva dalla Listed toscana è il Guarnieri Baby Duro (Manduro) soggetto temibile migliorato molto e potrebbe essere qualcosa in più di una mera sorpresa.
Interessante la “calata” dei trainer milanesi, con Vitabile che presenta Shukal e i Marcialis Cafaggio. L’alfiere della Genets si è ben comportato nell’Handicap di Primavera, terzo, e per questo sarà uno dei più attesi. Il secondo sarebbe più pericoloso in caso di terreno pesante che non pare alle viste. Dal Lazio sale invece Giordano da Clodia (Shamdinan) fresco vincitore in handicap a Capannelle.
Il campo partenti è completato da Ballando Al Buio vincitore di un handicap di minima a Pisa all’ultima, Do Right che quest’anno ha combinato pochino, da French Alps ora passato a Maurizio Zeni che pare non aver ancora ritrovato la forma migliore e per ultimo Too Much Trouble che sale molto.
Mancano meno di ventiquattrore alla Corsa dell’Arno, la magia si sta per ripetere, mancheranno forse i Demidoff, i Poniatowski oppure i Fazio e i Pucci però il fascino della corsa più antica d’Italia è intatto. Domani alle 18.15 o giù di lì (speriamo non ci siano i soliti inqualificabili ritardi) si fa la storia con la Corsa dell’Arno!
Antonio Viani@AntonioViani75