Tattersalls Ireland: mercato buono e tanti acquisti italiani
Anche le aste irlandesi, le September Yearling Sales, di Tattersalls Ireland sono terminate e quindi è possibile fare un’analisi generale. Innanzi tutto i dati macro indicano che rispetto all’anno scorso i puledri iscritti sono aumentati in maniera sensibile da 587 a 705, più 20%, di questi i presenti sono passati da 547 a 651. I venduti 2014 sono stati 568 pari all’87,25% dei presenti, ottima percentuale e in leggero aumento rispetto alla scorsa edizione dove i venduti hanno raggiunto quota 469 per una percentuale del 85,7%.
A Fairyhouse gli allevatori hanno perciò ottenuto nella grande maggioranza dei casi il prezzo che ritenevano congruo per i loro soggetti e questa è forse la notizia migliore, perché va da sé che una bassa percentuale di venduti è sintomo di una discrepanza di aspettative tra venditori e acquirenti che è foriera di elementi negativi. Gli allevatori nascono per vendere i puledri e tranne rari complessi, che a queste aste difficilmente si presentano, non vendere un puledro non è mai una decisione che viene presa a cuor leggero.
Tornando alle cifre, il volume d’affari, complice la maggiore offerta, è stato più alto rispetto al 2013, arrivando a 8.692.200 euro dai 6.872.400, più 26,5%. Per quanto concerne la media quest’anno è stata di 15.303 euro, mentre nel 2013 fu di 14.653. La mediana invece ha subito un rallentamento dai 12.000 agli 11.000 di quest’anno. Stranamente la mediana di quest’asta è identica a quella fatta registrare dall’asta SGA della scorsa settimana. Questa uguaglianza è certamente un fatto casuale perché è difficile trovare molte similitudini tra un’asta di 85 cavalli e una di 651 dove le linee presentate sono moltissime e gli stalloni rappresentati pure.
Il top price di quest’anno è stato di 115.000 euro (180.000 nel 2013) per un maschio da Twirling Candy e mamma Blue Angel piazzata di Listed acquistato dal Peter & Ross Doyle Bloodstock. Secondo prezzo a 110.000 per un maschio da Dark Angel.
Scatenati gli italiani che, a logica, visti i pochi lotti offerti nell’asta SGA sono stati “costretti” a fare un salto qui in Irlanda per approvvigionarsi di “materiale”.
La palma del maggior numero di puledri acquistati va a Endo Botti che porterà a Pisa qualcosa come nove prodotti, sei femmine e tre maschi, il più caro una femmina da Duke of Marmalade per 15,5mila euro. Subito dietro lo zio Alduino con otto acquisti, divisi equamente a metà per sesso e per un totale di acquisti che ha raggiunto i 135mila euro, il top a 31mila è stato pagato per un figlio di Rock of Gibraltar. La curiosità è l’acquisto di una figlia da Intense Focus, la cui mamma Wake Me Up è sorellastra del campione Dawn Approach, pagata 21mila.
Nove acquisti anche per l’agente Federico Barberini, un paio in partnership, il più caro un Canford Cliffs a 39mila, seguito da una femmina da Mastercraftsman a 35. Altri acquisti sono stati effettuati da Agostino Affè, quattro in totale i più cari una figlia di Roderic O’Connor e un maschio da Windsor Knot tutti e due per 8mila, oppure da Sebastiano Guerrieri anche lui quattro puledri, con una femmina da Approve e un maschio da Zebedee per 8,5mila euro. Altri acquirenti italici sono stati Vincenzo Fazio, un paio di femmine, Manila Illuminati tre puledri, ma abbiamo letto pure Giorgi, Di Chio, Fazio, Celli e Ligas, ci scusiamo con eventuali non citati.
Per finire con gli italiani bella notizia l’acquisto da parte di Giorgio Guglielmi di una femmina da Pour Moi per 20mila euro. Per quanto riguarda le filiali estere della famiglia Botti, Alessandro ha preso due cavalli, il più caro una femmina da Kyllachy per 17mila, mentre Marco ne porta a casa tre, il più caro un Poet’s Voice a quota 47mila che nasce da Hear My Cry che ha prodotto Magia Nera, vincitrice in Italia.
Un mercato irlandese che, sintetizzando, pur nel forte aumento dell’offerta ha tenuto bene, sintomo che la crisi è ormai alle spalle e che si può iniziare a respirare senza affanno.
Antonio Viani@AntonioViani75