Keeneland September: pochi ma ottimi!
Nuovo mondo, nuove aste. Continuamo il resoconto delle aste yearling in giro per il mondo. Questa volta attraversiamo l’oceano e andiamo a analizzare le aste di Keeneland. Le September Yearling Sales hanno segnato un deciso miglioramento, a esagerare diremmo che hanno preso un razzo per la Luna, seguendo e migliorando l’andamento positivo delle precedenti aste del vecchio continente.
La scorsa edizione, 2013, i numeri avevano raggiunto i 2744 lotti venduti, per un totale di oltre duecentottanta milioni di dollari, una media superiore ai centomila (102.200) e una mediana di cinquantamila dollari. Ebbene quest’anno si era in presenza di un book molto più snello, da dodici sessioni si è passati a solo quattro, con 762 i lotti iscritti (contro i 3908 dell’asta passata), di cui 473 venduti per una percentuale del 62%. Il volume totale dell’asta è stato di oltre centoquaranta milioni di dollari, per la precisione 142.153.000, un ottimo risultato perché con poco meno di un quinto degli iscritti si è fatto la metà del risultato dello scorso anno. Il prezzo medio è passato da 102.000 dollari a 300.535, quindi circa il triplo. Il mediano, l’indice a mio parere più rilevante, ha visto un incremento da 50.000 a 240.000 dollari, poco meno di un aumento del 500%, credo non ci sia bisogno di commenti ulteriori.
A questo punto la scelta di ridurre la quantità di prodotti in vendita non può che dirsi azzeccata. Ovviamente dobbiamo considerare che un’asta più snella vuol dire selezionare i prodotti migliori e quindi era quasi scontato che i valori fossero in generale superiori, però ci troviamo di fronte a un tale incremento che è davvero sintomo di uno stato di salute ottimo del galoppo americano. Andando nel dettaglio il top price è diviso tra due soggetti (che vedete nella foto in alto), infatti la cifra massima, 2.200.000 dollari, è stata pagata per due puledri, un figlio di Tapit e Justwhistledixie, ottima in corsa e mamma di New Year’s Day (vincitore della Breeder’s Cup Juvenile), acquistato da Shadwell e un altro maschio figlio di War Front e Gold Vault (Arch) che è la mamma di Contested, acquistato da M.V. Magnier, il quale ha una passione particolare per questo stallone, visto che pure l’anno passato il top price, per 2.500.000 dollari, fu acquistato sempre da lui ed era un figlio appunto di War Front. I lotti che hanno uguali o superiori al milione di dollari sono stati tredici, non vi diciamo quelli superiori ai centomila perché sono davvero troppi.
Insomma un’asta che si chiude con tutti gli indicatori positivi segno che le scelte fatte a suo tempo dai dirigenti USA per ridare slancio all’ippica a stelle e strisce sono stati recepiti e valutati positivamente dal mercato. Ulteriore segnale, se mai ce ne fosse bisogno, che in America quando c’è un problema lo si affronta prendendo il classico toro per le corna, senza perdere tempo in estenuanti discussioni che alla fine portano a nulla. Saremo capaci una buona volta di copiare dai migliori?
Antonio Viani@AntonioViani75