Aste BBAG: mercato in crescita

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Fast_LightningSettembre tempo di aste. Ieri a Baden-Baden andavano in scena quelle BBAG, la casa d’aste tedesca che ha visto i propri numeri lievitare in maniera vertiginosa negli ultimi anni a seguito del vistoso miglioramento del galoppo teutonico, che ormai rivaleggia con i migliori d’Europa pur avendo numeri che sono estremamente inferiori a quelli dei maggiori competitor del vecchio continente.
Quest’anno l’asta prevedeva 274 soggetti iscritti, di cui presenti erano 249. Un aumento di circa il 10% rispetto all’edizione scorsa dove gli iscritti erano 247 e i presentati 223. Iniziamo con il dire che anche in questo caso si è seguito il trend positivo già visto nelle altre aste yearlings in giro per l’Europa. Il volume d’affari della stessa asta nel 2013 aveva raggiunto il livello record di € 7.204.500 con la percentuale dei venduti al 67,71 con 151 soggetti passati di mano. Quest’anno a Baden-Baden hanno sfondato il muro degli otto milioni di euro, attestandosi alla cifra record di € 8.159.000, incremento del 13,2 per cento, mentre la percentuale dei venduti ha raggiunto il 70 per cento con 175 prodotti ceduti..
Il prezzo medio però si contrae leggermente da 47.711,92 del 2013 a € 46.622.86 e il mediano arriva aaste BBAG € 44.543,45 da 45.714,7, tali piccole riduzioni sono dovute sia all’aumento dei lotti presenti sia, a nostro parere, a riserve molto alte apposte da alcuni venditori per determinati lotti, vedasi ad esempio un figlio di Shamardal riacquistato a € 180.000, oppure un figlio di Monsun invenduto a 260.000 euro. Quello che rimane però invariato tra i due anni è la vicinanza tra prezzo medio e mediano, segno che il mercato non ha solo premiato con prezzi molto elevati pochi soggetti ma ha remunerato la grande maggioranza della produzione.
Il top price (in alto a sinistra la foto) dell’anno scorso è stato di 390.000, invece quest’anno Fast Lightning, figlio di Monsun, ha raggiunto quota 450.000 euro ed è stato acquistato dalla Panorama Bloodstock di proprietà dell’allevatore ed ex proprietario del campione Novellist, che ha anche raggiunto il top quanto ad ammontare di acquisti a oltre 700.000 euro. La mamma del puledro è Flashing Colour, vincitrice di Listed e piazzata di Gruppo 3 in Germania, che è al terzo prodotto da Monsun e la cui famiglia è piena di neretto tra cui troviamo Croeso Cariad vincitrice del Novella Listed a Milano e seconda delle Falmouth. (Vedi la Carta QUI) Curiosamente lo stallone tedesco, deceduto nel 2012, ha realizzato il top price come successo alle aste Arqana di fine agosto (Leggi QUI).
Molti, la maggioranza, gli acquisti esteri, principalmente francesi e inglesi, tra questi alcuni acquisti compiuti da David Redvers, manager del Qatar Racing e Pearl Bloodstock della famiglia Al Thani, per i quali ha acquistato tre prodotti tra cui un figlio di Champs Elysées per 110.000. Il Darley invece ha portato a casa per 150.000 euro un figlio di Cape Cross, invece l’agente John McCormack per 180.000 ha preso una femmina da Samum e l’ottima Bandeira che ha prodotto tra gli altri i vincitori di Gruppo 1 Baila Me a Be Faboulos. Tra gli acquisti transalpini vediamo molti nomi di noti, da Sylvain Vidal a J.C. Rouget. Un altro segno dell’internazionalità raggiunta da queste aste è l’acquisto da parte dell’Hong Kong Jockey Club, per 200.000 euro, di un figlio di Mamool e Lips Arrow, vincitrice di Listed e seconda nel Chiesa, nonché mamma del vincitore di Gruppo Lucky Lion, come primo prodotto. Gli acquisti sopra i centomila euro sono stati diciotto, cifra ragguardevole.
Per concludere un’asta che, pur senza fare i fuochi d’artificio come a Deauville, ha superato molti record precedenti e ha dimostrato la vitalità dell’allevamento teutonico, nonché la sua capacità di rispondere alla crisi tremenda passata ormai un decennio addietro. Grazie a un mix di serietà e idee innovative, tra cui la creazione di stalloni fatti in casa e la non cessione delle migliori fattrici, cioè il contrario di quanto fatto in Italia, la Germania è riuscita a entrare tra i grandi del galoppo europeo ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Lo diciamo da tempo, non ci vogliono idee mirabolanti o quantità astronomiche di denaro, basta la volontà di fare le cose per bene e la capacità di seguire delle linee guida giuste. Chiediamo troppo?

Antonio Viani@AntonioViani75

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