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The Derby, l’edizione 2016 parla gaelico
Il nostro Derby fa scuola, dopo la bella, ma sorprendente, vittoria di Saent a fine maggio anche nei due Derby più famosi, quello di Epsom in Inghilterra e nel Jockey Club di Chantilly si sono avuti finali quantomeno inaspettati, se non proprio sorprese ad alta quota.
Partiamo da The Derby, la corsa per antonomasia che si disputa a Epsom dal lontano 1780.
Come detto i favoriti non hanno confermato le aspettative soprattutto la pattuglia O’Brien che aveva in US Army Ranger (Galileo) la punta ma che schierava altri quattro alfieri, alcuni anche con chance proprie come Port Douglas, Idaho o lo stesso Deauville, e che pur avendo gestito la corsa secondo i propri desiderata si sono dovuti accontentare delle due piazze d’onore.
Ma come abbiamo detto nel titolo, sabato si è parlato gaelico (la lingua autoctona parlata in Irlanda), sì perché a sventolare sul pennone più alto della tribuna di Epsom è stata comunque la bandiera tricolore dell’isola di smeraldo, rappresentata però da un altro trainer irlandese, quel Dermot Weld che grazie alla vittoria di Harzand (Sea The Stars) ha potuto mettere il suo nome nell’albo d’oro della corsa più importante e soprattutto storica del galoppo mondiale.