Il dilemma di una TV ippica che non fa il bene dell’ippica!

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unire_tv_mediumLa scorsa domenica ha riportato alla ribalta un problema che ciclicamente si presenta: l’inefficienza del canale tematico ippico, Unire Tv. Un episodio che ancora una volta va a colpire gli appassionati e non è di aiuto al settore.

  

Il pomeriggio domenicale estivo è un appuntamento irrinunciabile per ogni ippico.
In giro per il mondo che conta, cioè quello che ha abbracciato l’amore per lo sport delle corse, troviamo sempre un meeting che propone qualche corsa di Gruppo o qualche maiden o debuttanti interessante.
Così è accaduto anche ieri, con Deauville pronta a regalarci il Rothschild di Gruppo 1 e il Cabourg di Gruppo 3 per giovani, una prova interessante quest’ultima perché non solo ci dava la possibilità di ammirare le nuove leve, sempre fonte di sogni e speranze, ma anche prova propedeutica al successivo Morny (Gr1).

Ho fatto questa introduzione ahimè, non per parlarvi delle due prove in questione (per la cronaca il Gr1 lo ha vinto una bellissima With You mentre il Cabourg è stato appannaggio della promessa Comedy) ma per parlarvi di un problema che si ripresenta ciclicamente, cioè la totale inefficienza del canale Unire TV, il famigerato 220 del bouquet di Sky.
Purtroppo questo argomento lo abbiamo trattato spesso, soprattutto sui social e in questo ultimo caso vi invito a leggere l’interessante discussione che si è sviluppato a tal proposito sul nuovo forum ippico di facebook, Italian International Turf.
Proprio su questa pagina ci si è fortemente lamentati del trattamento riservato al Cabourg andato in onda in differita di circa 10 minuti.
Purtroppo non esistono motivazioni di concomitanza con altre importanti prove pattern e neppure con qualche corsa italiana.
La ragione di un simile ritardo è “semplicemente” dovuta alla presentazione del convegno di Merano che avrebbe avuto inizio circa un’ora e mezza dopo.
Vorrei fosse chiaro fin da subito che è lodevole il voler presentare un convegno in anteprima attivando un collegamento con l’ippodromo in questione, ieri Merano, e cercando di analizzare tutte le corse con giornalisti qualificati.
Però davvero nessuno dei responsabili di Unire Sat ha pensato a mettere in stand bydisperazione_2776061 per un paio di minuti il collegamento e dare la linea a Deauville?
Nessuno chiedeva di vedere anche il tondino del Cabourg (sia mai…) ma almeno di poter gustare la corsa in diretta o quasi, quello sì.

Ci sarà sicuro chi cercherà la difesa sostenendo che in fondo si trattava solo di un Gruppo 3 e che dieci minuti non sono un ritardo pazzesco.
Al di là che in un mondo che viaggia a mille all’ora anche un ritardo di un minuto rischia di essere troppo, ma la verità è che si è trattato dell’ennesima dimostrazione di come il canale tematico ippico, che dovrebbe essere la nostra prima vetrina, sia governato dall’improvvisazione. Incapace di riconoscere tra eventi principali e non, tra eventi che creano più o meno interesse.
Purtroppo non possiamo neppure dare la colpa ai cugini del trotto in questo caso, infatti è un “tafazzismo mediatico” tutto interno alla nostra disciplina. Se vogliamo questo è ancora più grave, perché in alcuni casi passati ci si poteva lamentare che alcune scelte penalizzanti il galoppo fossero da imputare alla maggior preponderanza in redazione di elementi  legati al mondo del trotto, ma qui neppure questo.
È paradossale che nessuno in TV abbia pensato al male che si faceva, non solo all’informazione ippica, ma soprattutto al settore nel suo complesso, che come detto dovrebbe avere nel canale TV uno dei principali mezzi per fare promozione.
La colpa non possiamo certo rivolgerla ai vari conduttori che seguono una programmazione imposta da altri (anzi, gli intervenuti sul forum erano ben consapevoli della brutta figura fatta), ma è possibile che i responsabili non ci arrivino?

Dispiace dover ogni volta rimarcare i tanti fondi pubblici – infatti si tratta di soldi che le Istituzioni destinano al nostro comparto e che annualmente il nostro settore si toglie dalle sue disponibilità – che paghiamo per Unire Sat e i vari “canali colorati”. Parliamo di quasi nove milioni annui, senza contare pubblicità e quant’altro.
Nessuno osa sperare in un prodotto simile a Equidia o altri canali presenti nei Paesi ippicamente più progrediti, ma pretendiamo da ippici e clienti che almeno si diano in diretta o con un ritardo di qualche decina di secondi le corse principali della giornata quando è possibile farlo.
Altrimenti con quale motivazione si può sostenere che siano corretti i quasi 54 milioni in 6 anni che Snai (tramite Teleippica) incamera?

clessidraMemento finale: il prossimo anno, se ci ricordiamo correttamente, si dovrebbe (in Italia si deve sempre parlare al condizionale perché nulla è certo) procedere al nuovo bando per la TV ippica.
Speriamo vivamente che il Governo in carica, nella scelta del nuovo soggetto responsabile della TV ippica, tenga in debito conto non solo l’offerta economica, ma anche le capacità di produzione.
Ve lo chiediamo per favore, evitateci altri sei anni di zapping scatenato e di polemiche continue, iniziamo a esserne stufi e se si stufano pure gli appassionati come noi…

Antonio Viani@DerbyWinnerblog

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